Durante la trasmissione dell'Infedele, condotta da un signore ebreo a nome Gad Lerner, di professione giornalista, un ospite della trasmissione (che mi vergogno di nominare), dava a Fiamma Nirenstein della "fascista", anzi della "più che fascista" e questo insulto è stato lasciato cadere nel vuoto dal padrone di casa, il signore ebreo a nome Gad Lerner.
Il giornalista che non ha mai nascosto, da bravo ex militante di Lotta Continua, i suoi sentimenti antiisraeliani, ha permesso a un disgustoso indivuduo di diffamare un'ebrea, figlia di un sopravvissuto della Shoà scomparso recentemente, senza dire una sola parola, senza batter ciglio, senza un solo gesto di protesta o di schifo, senza l'educazione che obbliga un padrone di casa a difendere gli assenti dalle ingiurie dei presenti.
Complimenti, Gad Lerner.
Naturalmente, ancora una volta, tutta la mia solidarietà a Fiamma Nirenstein, contro tutto quello che questi nauseabondi personaggi riescono a dire e a fare, insozzando la Memoria dei nostri morti in Europa per mano dei nazifascisti di ogni paese europeo.
...Il giorno dopo, a Torino, Italia, dei facinorosi hanno trasformato la città più elegante d'Italia in una dependance di Gaza, urlando, bruciando bandiere di Israele e degli USA, tappezzando la città di bandiere palestinesi e slogan di morte a Israele.
Sono stati arrestati? Naturalmente no. Perché no?
Forse in nome di quella "libertà di espressione" che loro, i bruciabandiere, vogliono negare agli israeliani.
In conclusione: la libertà non è uguale per tutti; c'è chi è libero di imbrattare muri e bruciare bandiere, e c'è chi la pensa diversamente, ma per questo viene chiamato fascista.
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