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domenica 27 dicembre 2009

Cosa dobbiamo aspettare?

Piacerebbe a tutti che le forze politiche di maggioranza e opposizione dialogassero per riscrivere assieme la Costituzione. E' il Paese che ne ha bisogno e lo auspica almeno da dieci anni.
Adesso, dalla statuetta del Duomo, da più parte si sente dire che sta partendo il dialogo. Piacerebbe a tutti.
Purtroppo per il Paese, però, non vi sarà alcun dialogo tra maggioranza e opposizione; non ora, quantomeno. E per una ragione molto semplice, eccola: tra meno di tre mesi ci saranno le elezioni regionali e, il PD ci tiene a non perdere il serbatoio di voti del IdV. Le conseguenze del dialogo per il PD si tradurrebero in un successo generale del PdL in quasi tutte le regioni oltre che in un salasso di voti a favore dell'Italia dei Valori.
Ergo, sarà solo fumo.
La maggioranza e Napolitano si devono adeguare e convincersi che il sistema bipolare crea vincoli e tensioni tali che le riforme non saranno mai fatte a larga maggioranza, e allora..... cosa dobbiamo aspettare?
Si facciano le riforme con la conferma referendaria, come previsto dalla Costituzione.

martedì 22 dicembre 2009

Assolto per incompetenza d'indagine

Ho letto molto sulla vicenda del delitto di Garlasco e, comunque la si voglia vedere ed interpretare, la questione di base resta sempre la stessa: troppo spesso si tende ad individuare un sospettato da indagare e intorno a lui si costruisce (o si tenta di farlo) il castello accusatorio.
In questo caso l'unico indagato era Alberto Stasi, per l’ennesimo omicidio destinato, forse, a rimanere senza colpevoli.
Di indagini a 360 gradi neppure l’ombra e quando l’unica pista seguita si rivela errata spesso diventa troppo tardi per imboccare altre vie.
Nel corso di questi ultimi due anni (e qualche mese) dalla procura di Vigevano è uscito di tutto. Ci si riferisce, ad esempio, all’arma del delitto trasformatasi nel tempo in calzascarpe, poi martello da carpentiere, poi portavasi, poi ancora piccozza ed, alla fine, un bel paio di forbicioni da sarto ben appuntite. E il movente? Chi è riuscito a comprenderlo è bravo
Per non parlare poi dell’ora della morte della ragazza, orario che era fermamente documentato tra le 9,00 9,30, ma poi, solo quando emerge chiaramente che Stasi a quell'ora era al computer, l'accusa posticipa l'orario per far quadrare il cerchio: il fattaccio è successo dopo le 12,40.
Poi, il computer portatile dell’unico indagato sarebbe stato maldestramente manomesso, nei primi momenti dell’indagine, da investigatori che hanno arrecato più danni all’inchiesta che una tromba d’aria in un campo coltivato a tulipani.
E poi i verbali riportano che ci sono impronte degli investigatori dappertutto, il divano incautamente spostato e addirittura – come riportato dal Messaggero di venerdì scorso – “la sera, quando gli inquirenti se ne andarono, chiusero nella villetta Piuma e Minou” che altro non sono che i gatti della famiglia Poggi.
Vi sembra una cosa normale?

Io non so se Stasi sia innocente o colpevole, so che la magistratura ci ha regalato un altra persona "rovinata" perchè è stata assolta con la famosa formula dubitativa, nel senso che non si è riusciti a capirci nulla.
In effetti, per me la formula è tutt'altro che dubitativa; essa è certa, ed è: assolto per incompetenza di indagine.

Volete che vi ricordi un altro esempio? sappiamo, forse, chi è l’Unabomber che per lungo tempo ha terrorizzato l’Italia del nordest? No, non lo sappiamo e probabilmente non lo sapremo mai.
In compenso si è trasformato, rovinandone l’esistenza, un innocuo ingegnere (insomma una persona perbene) in un pericoloso criminale seriale: per fortuna dell’interessato (e della verità), quell’indagine è clamorosamente venuta meno e del colpevole (quello vero), a distanza di tanto tempo, ancora nessuna traccia.
Sono fatti, non chiacchiere: vicende per le quali, però, nessuno è mai destinato a pagare per gli errori commessi.

domenica 20 dicembre 2009

Un'altra vittima

Clemente Mastella ha dato mandato ai suoi legali di agire in tutte le sedi giudiziarie, nazionali ed europee, sia in sede civile che penale, per il risarcimento "dei gravissimi danni subiti in ragione dell'operato dell'ex Pm di Catanzaro Luigi de Magistris a seguito dell'inchiesta giudiziaria Why Not".
La richiesta risarcitoria inoltrata allo Stato italiano - che i legali hanno quantificato in dieci milioni di euro da destinare in beneficenza - trae origine, spiega una nota, dalla decisione del Gip di Catanzaro che, accogliendo la richiesta della Procura Generale, ha disposto l'archiviazione del procedimento giudiziario a carico di Mastella per infondatezza della notizia di reato.
"Si e' infatti accertato - spiega il comunicato del segretario dell'Udeur - che, nell'inchiesta Why Not, "mancavano completamente le condizioni dell'avvio dell'indagine penale avviata dall'ex Pm de Magistris procurando al segretario politico dell'Udeur e al suo partito ingenti danni materiali, morali e all'immagine".
Ci mancava per completare il curriculum di questo individuo: http://ilchiodo.blogspot.com/2009/11/vittime-di-de-magistris.html

Anche questa vicenda mostra la forza di una casta. Infatti se, nell'esercizio delle proprie funzioni, un Carabiniere "sbaglia", lui paga di persona, e la stessa cosa succede con gli insegnanti, i poliziotti,.... vale per tutti, ma se sbaglia un pm, debbono pagare gli italiani e lui diventa almeno eurodeputato.
Capito Elvira?

giovedì 17 dicembre 2009

colpevole d'innocenza

La Concita De Gregorio, la direttora de L'Unità, sconvolge la giurisprudenza e, a Ballarò, ha detto che deve essere Berlusconi a dover dimostrare di non essere pedofilo.
Cioè, per la De Gregorio, se uno fa un'accusa, non deve essere l'accusatore a portare le prove della veridicità di quello che dice, ma deve essere l'accusato a dimostrare la sua innocenza.
L'ex ministro Castelli le ha replicato: "se allora io dico che lei è una prostituta deve essere lei a dimostrarmi di non esserlo?"
E io, per esempio, aggiungo: "se io dicessi che lei è una zoccola?"
Come farebbe a dimostrare che non è vero?
E se non ha un alibi.....è colpevole.

Fini, il pentito?

Pochi credono, ed io tra questi, che Fini abbia voluto incontrare gli ex-An per gli auguri di Natale. E allora mi sono chiesto: "Cosa ha in mente Fini? perchè ora che sta all'interno di un partito che si chiama Popolo della Libertà, chiama a raccolta i "suoi" di un partito che non c'è più?"
Io non lo so, ma provo a ragionare.
Il PdL è nato dalla unione di Forza Italia (70%) e Alleanza Nazionale (30%).
Il problema dei problemi sta proprio in quei numeri tra parentesi. Perchè, con quei numeri, gli ex-An non riescono a portare avanti le istanze del popolo di destra e, paradosso dei paradossi, vedono invece realizzate tutte le istanze del popolo della Lega. Ciò perchè la Lega, pur rappresentando una minoranza, non fa parte del PdL, con cui ha solo una alleanza di governo, e può quindi permettersi di imporre i propri programmi/progetti.
Vedi i temi della sicurezza, dell'immigrazione, della scuola, ecc.
In questo modo gli ex-An stanno solo recitando la figura dei burattini e, viceversa, il popolo di destra accusa gli ex-An di essersi spostati troppo al centro.
Fini non ci sta, e vuole contare almeno quanto quelli della Lega.
Cosa potrà fare Fini?
Uscire dal PdL non avrebbe senso, perchè comunque gli ex-An rappresentano un popolo un pò più a destra del PdL e, in una eventuale coalizione.......potrebbero allearsi solo con il PdL.
Intanto questa tarantella tra Fini e Berlusconi, che svilisce i rispettivi ruoli, dovrà pur terminare in qualche modo e Fini non potrà andare avanti in eterno a fare il pentito perchè questo suo comportamento lo allontana ancora di più dal suo popolo, mentre riceve applausi dal popolo di sinistra.
Intanto Casini, dopo aver ospitato il fuggiasco (dal Pd) Rutelli, spera...

mercoledì 16 dicembre 2009

La zecca

Il direttore de Il Riformista ha ricevuto il cortese invito della redazione di Annozero a partecipare alla puntata di domani dedicata ai fatti di Milano; ha declinato l'invito ed ha scritto un articolo sul giornale che dirige per spiegarne la ragione, che è una sola: la presenza in quel programma di Marco Travaglio.
Polito ha riportato l'elogio dell'odio che Travaglio ha scritto l'altro giorno sul blog di Grillo: "Chi l'ha detto che non posso odiare un uomo politico? Chi l'ha detto che non posso augurarmi che il Creatore se lo porti via al più presto?"
Scrive Polito che lui non ha alcuna pregiudiziale morale, ma lui con uno così non vorrebbe mai trovarsi nella stessa stanza. In più c'è un problema di civiltà; Travaglio non è una persona civile, vive di insulti.

Mi sento di dover ringraziare Polito (uomo di sinistra), la cui testimonianza vale più di tanti appelli rivolti genericamente ad abbassare i toni.
Io concordo con l'opinione di Orpheus e credo anch'io che Travaglio abbia più la statura di una "zecca" che non quella di un "terrorista mediatico". Come le zecche si attacca al collo e succhia sangue dalla sua vittima, fino a raddoppiare le proprie dimensioni, non fisiche, ovviamente, ma quelle del conto in banca.
Ci fosse più gente come il direttore del Riformista nel Pd, non saremmo a questi punti, e il Pd non sarebbe il "lacchè" di Di Pietro; ma Polito era troppo intelligente, per essere apprezzato nel partito della Bindi.

domenica 13 dicembre 2009

no alla violenza, o si?

«Io non voglio che ci sia mai violenza, ma Berlusconi con i suoi comportamenti e il suo menefreghismo istiga alla violenza».
Antonio Di Pietro commenta così quanto accaduto a Milano dove il presidente del Consiglio è stato aggredito da un contestatore.
Tradotto dal dipietrese significa: la violenza è giustificata solo se contro Berlusconi.
Infatti, aggiunge «Io condivido le rimostranze dei cittadini che ogni giorno vedono un premier che tiene bloccato il Parlamento per fare leggi che servono a lui e soltanto a lui, mentre milioni di cittadini perdono il lavoro e faticano ad arrivare a fine mese».
Napolitanooooo, è inutile che ti arrabbi, non è vero che sei il presidente di tutti.

Ha incasinato tutto

Il disastro dell'ultimo governo Prodi affondava le sue radici nello scopo stesso dell'Unione: Tutti uniti contro il Cavaliere. Proprio quell’esperienza aveva insegnato che, a una coalizione, non basta vincere le elezioni, la vera sfida è governare.
E allora che speranze può avere l’ambigua alleanza di cui parla Casini? Udc, Api, PD e IdV tutti contro l'uomo nero.
Che possibilità c’è di vedere Di Pietro, Casini e Bersani e Rutelli nello stesso schieramento a governare insieme, con la sorpresa Fini? Praticamente nessuna.
In politica tutto è possibile, ma l'alleanza UdC-Di Pietro farebbe perdere all'Udc i voti dei tanti moderati ed a Di Pietro i voti di tanti scalmanati.
Poi c’è la vicenda Fini.
Perchè Casini annuncia sorprese?
Casini non è D'Alema, che dall'alto della sua esperienza vedeva le "scosse" che non ci sono mai state, se Casini parla di sorprese, sa di fare un danno a Fini. In questo modo è Casini che mette Fini nell'angolo, autorizzando ulteriori sospetti all'interno del PDL.
Al momento non mi è chiara l'esternazione di Casini, se non quella di voler dire: "Conto anch'io qualcosa".
Anche perchè, in questo momento, nessuno vuole le elezioni anticipate, ma lui, sconvolgendo la sua stessa strategia di voler distruggere il bipolarismo e creare il Centro come polo alternativo, fa ora una scelta di campo.
Più che un invito a Bersani, a me sembra un avviso a Berlusconi ad evitare le elezioni anticipate.

Il nostro Paolini

Ricordate Gabriele Paolini? Il personaggio distrurbatore, noto per le sue incursioni durante i servizi televisivi in piazza?
Ecco, Di Pietro ha assunto il suo ruolo. Ovunque c'è una piazza c'è Di Pietro a disturbare.
Anche l'altro giorno, durante la manifestazione della Cgil a Roma, che Epifani ha definito "non-politica" si è presentato il disturbatore Di Pietro per dire: “E’ l’ultimo appello che la società civile, il mondo del lavoro e della disoccupazione lancia alla Presidenza del Consiglio perché si occupi del Paese. Siamo molto preoccupati, la gente è esasperata, ogni giorno Roma è piena di manifestanti, ancora oggi siamo in tantissimi, per dire basta. Con l’ottimismo della speranza ci auguriamo che Berlusconi lasci il governo al più presto, prima che le manifestazioni si trasformino in rivolta.”
Non vi sembra che sia una chiamata a raccolta per spodestare con mezzi che non hanno niente a che vedere con la democrazia chi è stato eletto democraticamente?
Forse mi sbaglio, ma provate a mettere quelle parole nella bocca di Berlusconi; cioè provate a pensare a cosa sarebbe successo se quelle parole le avesse pronunciate Berlusconi, il puttaniere, il corruttore, lo stragista.
Ci Provo?
Ebbene, per prima cosa la Bindy, la Finocchiaro e Bersani sarebbero corsi a farsi intervistare, Fini avrebbe autorevolmente detto la sua (ormai ne dice una ogni volta che Berlusconi apre bocca) e perfino Napolitano avrebbe tuonato dal Colle, allarmato.
E l’Anm? Mica se ne sarebbe stata zitta! Un’occasione come quella quando sarebbe capitata di nuovo? Avrebbe mosso sicuramente tutte le sue pedine affinché qualche magistrato romano aprisse un’indagine o che si diffondesse la notizia che sarebbe in corso un avviso di garanzia e che per tali reati sarebbe previsto l'arresto preventivo.
Ho esagerato?
E invece il nostro Paolini scorre per le piazze indisturbato. A lui i magistrati e le Istituzioni concedono tutto. Sperano che riesca a rovesciare sua Maestà Berlusconi, condurlo in piazza, esporlo alla gogna, fargli lanciare qualche manciata di pietrame, qualche sollazzevole sputo negli occhi, qualche calcio democratico nel sedere, e poi relegarlo nelle patrie galere e buttare la chiave. Salvando così la democrazia e la costituzione.

giovedì 10 dicembre 2009

L'Analisi dello stato quo

La sovranità oggi in Italia, non credo di dire una cosa eccessiva, è passata dal Parlamento al partito dei giudici”.
E' questa l’“anomalia italiana” denunciata dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, per spiegare ai 1.500 delegati presenti al congresso del Partito popolare europeo (Ppe) in corso a Bonn, in Germania, la particolarità della situazione politica nel nostro Paese.
In Italia, ha spiegato, “non c'è l'immunità parlamentare, i pm non dipendono dal governo e si è formato nella sinistra un partito dei giudici. Non riuscendo la sinistra, divisa e allo sbando, ad avere ragione attraverso la politica, cerca di avere ragione del centrodestra attraverso i processi”.
Quindi il premier ha ricordato le cifre delle sue disavventure giudiziarie da quando è sceso in politica: “Io sono stato investito da una serie di 103 procedimenti, 913 giudici si sono interessati di me, 587 visite della polizia giudiziaria e della Guardia di finanza, 2.520 udienze: credo sia il record universale della storia – sono state le parole del presidente del Consiglio alla platea congressuale, con in prima fila la cancelliera Angela Merkel – Però soltanto assoluzioni, perché per fortuna è una parte dei giudici che sta con la sinistra. Poi i giudici soprattutto del secondo e del terzo livello sono giudici come negli altri paesi”.
Cosa succede in questo momento in Italia? – ha proseguito Silvio Berlusconi – Succede un fatto particolare che chiamo di transizione e che dobbiamo rimediare. E cioè: la costituzione italiana, come tutte le nostre costituzioni, dice che la sovranità appartiene al popolo. Bene, il popolo vota ed è il Parlamento che riceve dal popolo la sovranità. Il Parlamento fa le leggi, ma se queste leggi non piacciono al partito dei giudici della sinistra, il partito dei giudici si rivolge alla Corte costituzionale che ha undici componenti su quindici che appartengono alla sinistra, perché i cinque componenti di nomina del presidente della Repubblica sono tutti di sinistra, in quanto abbiamo avuto purtroppo tre presidenti della Repubblica consecutivi tutti di sinistra. Quindi da organo di garanzia la Corte costituzionale si è trasformata in un organo politico e abroga le leggi fatte dal Parlamento”.
In Italia, ha detto Berlusconi parlando sempre a braccio per 15 minuti, è in atto “una caccia all’uomo nei confronti del primo ministro”. “Questa è una situazione che voi dovete sapere – ha fatto notare il premier italiano ai delegati del congresso – perché molto spesso i giornali dei vari paesi rappresentano la situazione italiana in modo completamente diverso dalla realtà”.
“È una situazione transitoria, certamente – ha aggiunto Silvio Berlusconi – Abbiamo una grande maggioranza in Parlamento. Stiamo operando per cambiare questa situazione anche attraverso una riforma della nostra Costituzione”.

Quasi a confermare le parole (accuse) di Berlusconi, arriva puntuale la notizia della bocciatura da parte della sesta commissione del CSM del processo breve. Ovviamente l'unico voto a favore del processo breve è del rappresentante del PdL.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/politica/2009/12/09/visualizza_new.html_1644484523.html

La pace si fa con la guerra


I sondaggi rivelano paradossali stranezze.
Il 55% degli americani crede negli angeli, il 34% crede negli Ufo e ancora il 34% crede nei fantasmi, ma........solo il 26% crede che Obama meriti il Nobel per la pace.
Barak Obama andrà oggi a ritirare il premio e farà un gran bel discorso; prevedo che dirà che “siamo in ‘questa cosa’ con l’obiettivo di vincere” e che in programma “non ci sono scadenze, non ci sono date di rientro, non c’è exit strategy”. In programma c’è solo l’annientamento dei jihadisti. A quel punto, il Nobel per la Pace sarà più che meritato.

Società "partecipate" usate come dipendance del PD


Parla Spatuzza che, nelle vesti di pentito avrà il suo tornaconto, .......si muovono tutte le procure e, senza neppure verificare la solidità di quello che afferma, viene portato subito in un'aula di tribunale.
Parla un assessore, non se lo fila nessuno, neppure i giornali nazionali.
Ecco il fatto: Realfonso, assessore al Comune di Napoli, si è dimesso ed ha inviato una lettera al sindaco Iervolino dove punta il dito sulle società "partecipate" del Comune; praticamente dice: "la realtà delle società partecipate del Comune di Napoli resta figlia di un modo di fa­re politica che ha avuto la meglio in questi anni, che si è annidato so­prattutto tra le frange egemoni del Partito democratico e che sta evi­denziando i suoi limiti e le sue de­generazioni. Mi riferisco a un com­plesso scoordinato di strategie che puntano a proteggere interessi par­ticolari, e che tendono a usare le partecipate come macchine per il consenso , legate a prebende e a pri­vilegi. Sono criteri di gestione che finiscono col mortificare i cittadini e gli stessi lavoratori delle aziende comunali, in larghissima parte one­sti e volenterosi".
Realfonso non ci sta, e sbatte la porta.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2009/10-dicembre-2009/assessore-realfonzo-si-dimette-accusa--1602133195096.shtml
E i magistrati napoletani dove sono? Sono impegnati con Mastella, dipinto come il mostro. Non sta a me difendere Mastella, ma a dire che lui non aveva inventato proprio nessun sistema, lui ha solo copiato.

martedì 8 dicembre 2009

I nuovi mostri

Verrà scarcerato a breve, dal carcere di Ankara, Mehmet Alì Agca, l'uomo che sparò contro Giovanni Paolo II in Piazza San Pietro.
Dopo 28 anni di carcere, il prossimo 18 gennaio, lascerà le carceri turche ed è partita immediatamente la caccia alle sue prime dichiarazioni da uomo libero. Sono almeno cento le testate giornalistiche prenotate per un'intervista con Agca.
A quanto pare l'attentatore, però, non si concede per nulla e secondo alcune indescrezioni avrebbe chiesto almeno due milioni di euro per permettere ad un giornale di raccogliere le sue prime dichiarazioni.
Credo che Amanda Knox e Raffaele Sollecito non debbano poi dolersi tanto per essere stati ritenuti colpevoli di omicidio.........hanno solo costruito il loro futuro.

Diagnosi e terapia

Mi risuonano ancora nelle orecchie le parole di Diliberto, Rizzo, Giordano, sugli attentati in Iraq.
Era circa quattro anni fa e, per loro, gli attentatori erano dei "resistenti" che facevano degli attentati per cacciare l'"invasore" americano dal suolo nazionale.
In pratica, la loro analisi era che gli attentati erano "giustificati" dalla presenza dell'oppressore americano. E gli attentatori erano dei patrioti.
Adesso, gli americani non ci sono in Iraq, ma gli attentati continuano come prima, più di prima.
Questo è solo l'ultimo, 127 morti e 500 feriti: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=83468&sez=MONDO
Il 25 ottobre, il precedente attentato aveva causato 90 morti.
Diliberto, Rizzo, Giordano & co. andate a zappare la terra.
Mi fa piacere che gli italiani li hanno Cacciati dal Parlamento, ma mi preoccupa che Diliberto insegna all'università. Cosa impareranno mai i ragazzi? Se lui non è in grado di fare una semplice analisi dei fatti che accadono?
Boh!!!!!!!

Santo subito

Provo una certa ripugnanza a parlare di certe cose, ma ieri sono rimasto sconcertato nel sentire dire all'onorevole Orlando che Spatuzza, che è stato quello che è stato, sia stato folgorato da una crisi mistica.
Secondo me lo ha folgorato la frase biblica: "Gli ultimi saranno i primi" ed avrà pensato chi è più ultimo di me?
Mai parole bibliche sono risultate più profetiche, infatti, ancora in vita, si sta procedendo alla santificazione di Spatuzza, ancor prima di quella di Giovanni Paolo II.

Come Gentiloni

Ricordate quando la solita sinistra difendeva a spada tratta le leggi e le sentenze che pretendevano di negare a Rete 4 la concessione televisiva e chiedeva a gran voce di mandare “Emilio Fede sul satellite”? Ricordate quante e quali “robuste” argomentazioni giuridiche e politiche venivano sollevate, in base alle quali si voleva oscurare Rete 4? Praticamente l'"Antitrust". E chi faceva la voce più grossa di tutte era Gentiloni, l'allora ministro delle comunicazioni.
Allora io tifavo per Rete4 perchè non sopportavo e non sopporto che deve essere lo Stato, attraverso il meccanismo attuale delle concessioni e delle autorizzazioni ministeriali a gestire le frequenze televisive. Mi dava e mi dà l'idea di un regime, laddove l'informazione, si grida, deve essere libera.

Tanto premesso, non posso che biasimare la decisione del Ministero per lo Sviluppo economico di rinviare la concessione dell’autorizzazione alla trasmissione in digitale terrestre al canale televisivo “Cielo” di proprietà del gruppo News Corporation (Murdoch).
In pratica l'imperatore della pay-tv, sta cercando di entrare nella tv in-chiaro e per me è un suo diritto.
E’ facile interpretare la mancata autorizzazione secondo le tradizionali chiavi di lettura del “conflitto di interessi” e della volontà di Silvio Berlusconi di rendere più difficile l’accesso al mercato a soggetti che possano sfidare la posizione dominante di Mediaset nella televisione commerciale in chiaro. Se poi l’autorizzazione a Cielo dovesse venire definitivamente rifiutata, molti grideranno allo scandalo per il fatto che dall’alto si possa tappare la bocca ad un’emittente televisiva, contestandole il diritto a trasmettere.
Questo governo si sta comportando con Cielo come fece Gentiloni con Rete4, e a me non piace.
Detto questo, aggiungo subito che noto sull'argomento una posizione profondamente contraddittoria da parte del PD e dell'IdV; questi infatti parlano già di "complotto" e di "vendetta" mentre la coerenza vorrebbe che l’eventuale rifiuto dell’autorizzazione a Cielo dovrebbe essere ammantata nei fatti dalle stesse “robuste” argomentazioni giuridiche e politiche in base alle quali loro volevano oscurare Rete 4. Ma la coerenza non sta da quelle parti.

domenica 6 dicembre 2009

Sprecoooooo

A Napoli, in via Ponti Rossi, c'è la sede dell'Arcadis, agenzia regionale per la difesa del suolo.
Questa agenzia è nata nell'aprile 2008 su input dell'allora assessore all'Ambiente Luigi Nocera e da aprile 2008 sta regolarmente pagando, tutti i mesi, ben 72 addetti altamente qualificati per non fare assolutamente NULLA.

Sono geologi, architetti, ingegneri, avvocati e commercialisti che oggi si lamemtano perchè vorrebbero lavorare davvero, dall'alto del loro titolo di studio ed invece stanno tutti con le mani in mano, laddove «potremmo essere d'aiuto nella gestione dei disastri ambientali in Campania che è la regione con più alto numero di frane in Italia».

Ma allo stato attuale, da aprile 2008, si scopre che l'Arcadis è ancora priva di uno statuto che ne definisca i compiti, nonché il management (direttore generale e consiglio d'amministrazione).

E noi, poveri onesti cittadini, subiamo l'aumento dell'Irap perchè la Regione Campania ha i conti in rosso.
VERGOGNA

sabato 5 dicembre 2009

festival

Una nazione degna di tale nome permette l’associazione del nome del suo premier a vicende malavitose solo in presenza di prove schiaccianti, ottenute dopo indagini riservatissime e scrupolose.
Perchè noi invece siamo capaci di orribili show, come quello ieri rappresentato a Torino, che ci espongono solo a equivoci e critiche in ogni angolo del mondo.
Per questo i pm stanno perdendo la stima degli italiani.

Nel No Bday di oggi, cui hanno partecipato non più di centomila persone (gli organizzatori danno numeri imitando Epifani), gli striscioni erano "Dimettiti" e "fatti processare". In più i fischi pi sonori sono stati per Bersani.

Se questi sono gli unici argomenti dell'opposizione, Berlusconi può stare tranquillo che governerà fin quando lo vorrà.
Chi ci sta perdendo è l'Italia, che necessita di riforme (ma il nostro sistema le prevede condivise) e che invece viene sputtanata agli occhi stranieri.

Confusione

Cosa è diventata la Sinistra italiana?
Dopo aver affidato il loro futuro politico ad una puttana adesso sperano di trovare aiuto in un assassino che scioglieva i bambini nell’acido.
Basterebbe dire questo per capire con chi abbiamo a che fare, ma spiegarlo a personaggi come Ingroia è tempo perso. E allora non ci provo neppure.
E intanto oggi è in corso la manifestazione NO-B-Day; Nel passato una stupidata simile non era mai stata fatta perchè si va in piazza "per qualcosa" o "contro qualcosa" e non "contro qualcuno", o almeno senza dire oscenità.
Mi spiace ancora che il PD, come al solito, non sappia bene che pesci prendere: qualcuno andrà, qualcun’altro no, qualcuno ancora ha cambiato idea e forse va, gli altri ancora non sanno bene....

Come faremo a farci governare da questi che non sono d'accordo neppure sulle cose più elementari?

martedì 1 dicembre 2009

Svegliatevi

Quella che è appena iniziata sembra essere la settimana decisiva per Silvio Berlusconi. Ma lui, si sa, ha sette vite, proprio come i gatti. Il nostro Presidente si troverà infatti attaccato su tre fronti, anche se ai cittadini interesserebbe un quarto motivo.
Il primo è l’attacco al portafoglio. Togliere 750 milioni di euro al Berlusconi per darli a De Benedetti certo non fa lo stesso effetto che cercare di metterlo in galera, ma si sa: c’è chi si accontenterebbe.
Il secondo fronte a cui sarà sottoposto il leader del Pdl è quello che vorrebbe dipingere un Berlusconi con la coppola: l’artista impegnato nel ritrarre il cavaliere come mafioso è un pentito scaduto, tale Gaspare Spatuzza. Comunque sia, venerdì 4 dicembre sarà il giorno in cui Spatuzza riacquistaerà la memoria, perduta per 16 anni.
C’è poi il terzo fronte, che si apre sabato 5 dicembre. In quest’occasione si presenterà a Roma un popolo sotto forma del No B‐Day, una manifestazione convocata a Roma.

Se tutti fossero meno impegnati a far fronte alle accuse del pentito Sputazza, alle manovre delle toghe rosse, alle bordate di certa stampa, forse si potrebbe parlare un po’ di più di economia e cercare delle soluzioni un po’ più gradite ai cittadini.

Appare che la colpa di questo immobilismo sia dell'opposizione, ma Governare è compito del governo e, se non riesce a farlo, significa che l'opposizione sta facendo bene il proprio mestiere.
Ehi del governo, svegliatevi.
Altrimenti sarà facile concludere: visto che i tanti guai giudiziari di Berlusconi non gli consentono di governare, proviamo l'alternativa.
Sapete come la penso, credo che tutto sia meglio rispetto ai Di Pietro, Travaglio, Scalfari, Grillo, e gli intrallazzi del PD, ma...........svegliatevi.

Mezze società e mezze dipendance

Pier Luigi Celli ha inviato, dalle colonne de la Repubblica, una lettera a suo figlio.
Non credo che lo abbia fatto perchè abbia problemi di comunicazione con il figlio, ma ha voluto trovare un modo originale per rivolgersi ad un giovane, ben laureato, cui ha detto: questo Paese fa schifo, si va avanti solo per spinte familiari e clientelismo, il merito non conta, quindi, caro mio, per quanto mi dispiaccia, faresti bene ad andartene.
Sempre rivolgendosi al figlio, gli scrive. “Incapperai nei destini gloriosi di chi, avendo fatto magari il taxista, si vede premiato con un Consiglio d’Amministrazione, o non sapendo nulla di elettricità, gas ed energie varie, accede imperterrito al vertice di una Multiutility”, rischiando, nella vita professionale, di guadagnare “un centesimo di una velina o di un tronista”.

Tanto per ricordarlo, Pierluigi Celli è attualmente direttore generale dell'università Luiss di Roma ed è inoltre membro dei consigli di amministrazione di Lottomatica, Hera SpA e Messaggerie Libri. In passato ha ricoperto gli incarichi di Direttore Risorse Umane dell'ENI, è stato direttore generale della RAI, presidente di IPSE2000 e direttore Personale e Organizzazione in Enel.
E allora capisco l'opinione espressa da Celli: lui ha sempre "lavorato" in ambienti gestiti dal potere, dove il merito non importa, dove si devono solo gestire delle prebende. Ma, se in molti (di quell'ambiente) sottoscriverebbero la lettera di Pier Luigi Celli, non a torto, a me non è piaciuta.

Lui, che ha sempre sguazzato in queste mezze società per azioni e mezze dependance dei sindaci e dei politici, viene a dire a noi, poveri mortali, che questo sistema fa schifo?
Una facile ironia sarebbe quella di sintetizzare il concetto scrivendo: Celli ha commesso un errore, non doveva indirizzarla a suo figlio, ma al mio. Ma tu guarda un pò da che pulpito viene questa predica.

sabato 28 novembre 2009

L'avvoltoio

Ieri il Presidente Napolitano, ha messo in chiaro un altro paio di cosette:
Nulla può abbattere un governo che abbia la fiducia della maggioranza del Parlamento, in quanto poggi sulla coesione della coalizione che ha ottenuto dai cittadini-elettori il consenso necessario per governare“.
E ancora Napolitano dice:
Spetta al Parlamento esaminare, in un clima più costruttivo, misure di riforma volte a definire corretti equilibri tra politica e giustizia“.

Ecco la risposta di Di Pietro, scritta sul suo blog:
Non rimane che ragionare su come la Comunità Internazionale possa intervenire per vigilare sulla situazione politica italiana. Dopo tutto se gli Stati Uniti hanno deciso di scendere in campo per destituire Saddam e portare la democrazia in Iraq, possono tranquillamente intervenire per rianimare quella italiana e assicurare alla giustizia i nostri politici.

Tradotto dal dipietrese significa: Siccome le urne non gli danno ragione, e Napolitano ferma i giudici, bisognerà farsi venire qualche altra brillante idea. Eccola qua: chiediamo aiuto alla Comunità Internazionale.

Ma andiamo avanti, perchè il buon Di Pietro non si smentisce mai e coerente col suo abito da giustiziere con la toga che del diritto si fa beffe lancia alcuni interessantissimi suggerimenti ai politici che in questi ultimi mesi sono al centro di indagini e dichiarazioni di pentiti.
Ecco cosa dice Tonino:
Io, come cittadino e parlamentare, chiedo al Presidente del Senato di correre in un’aula di tribunale per smentire con i fatti quei macigni così ben circostanziati e che parlano di lui, di Filippo Graviano e dei loro presunti incontri. Così come vorrei che Silvio Berlusconi si presentasse spontaneamente, prima che qualche giudice trovi il coraggio di notificargli un avviso di garanzia, per confutare le dichiarazioni e le prove raccolte su di lui che lo indicano come “possibile mandante”, con il sodale Dell’Utri, delle stragi del ‘93.

Bene: in Italia esiste un principio, incastonato nella Costituzione e scandito all’articolo 27 comma 2, che vuole un cittadino “non colpevole sino alla condanna definitiva“. Ciò significa che nei procedimenti penali l’onere della prova sta tutto sulle spalle di chi accusa. Se il pm non porta prove a supporto di ciò che afferma nell’imputazione, se non dimostra cioè la responsabilità penale dell’imputato, quel processo finisce in un nulla di fatto. Per questo esistono i tribunali: affinchè chi accusa convinca il giudice della bontà di ciò che dice.

Ma per Tonino le cose dovrebbero girare al contrario. E’ l’imputato che dovrebbe dimostrare la sua innocenza. Alla faccia della Costituzione.
Le accuse infamanti rivolte dai pentiti a Berlusconi, Dell’Utri, Cosentino e Schifani, sono un piatto troppo succulento per l’ex magistrato di ManiPulite…E invece di chiedere chiarezza alla magistratura e contegno a chi ha in mano notizie tutte da verificare, cosa fa? Sfodera tutta la demagogia di cui è capace e chiama in causa i diretti interessati, quelli cioè che secondo la Costituzione dovrebbero essere considerati (anche da Di Pietro) “non colpevoli” fino a prova contraria!!! Che dovrebbero fare? Andare dai magistrati (che tra parentesi non li hanno manco chiamati per interrogarli – a parte Dell’Utri) e raccontargli cosa, esattamente?
Quando uno è estraneo alle imputazioni, più che dire: Io non c'azzecco nulla, cosa altro può dire?
Per questo la Costituzione prevede che sia l'accusa a dimostrare la veridicità dei fatti.
Ma questo è ciò che s’intende quando parliamo di due visioni completamente diverse del mondo. Da una parte il giustizialismo becero e manettaro alla Di Pietro e dall’altra il garantismo (minimo) che i costituenti hanno provato a realizzare.
Ora scegliete voi da che parte stare…

Non a caso Falcone insegnava: quando hai di fronte un pentito devi controllare con i fatti la veridicità delle sue parole e, quando hai controllato, devi controllare, controllare, controllare, e poi....controllare.

Etchiuuuù

Scusatemi, ma io sono allergico a scrivere dell'IdV. Ma sono costretto sa farlo perchè la notizia della chiusura delle indagini nei confronti di Americo Porfidia, deputato eletto nelle fila dell’Idv, accusato di estorsione aggravata dal favoreggiamento camorristico, sta passando inosservata.
I grandi giornali l’hanno completamente snobbata.
A parte Il Mattino che ha dato la notizia, Il Corriere della Sera non ha pubblicato nulla. Repubblica, L’Unità e il Fatto ovviamente hanno censurato la notizia. La Stampa ha dedicato poche righe parlando solo di estorsione, niente dal Messaggero e dal Quotidiano Nazionale.

Evidentemente se si tratta di Italia dei Valori e dei suoi problemi giudiziari bisogna coprire, ridurre e censurare. Non sia mai che si vengano a sapere intrallazzi con la criminalità organizzata tra gli onestoni di Di Pietro.

giovedì 26 novembre 2009

Processi a NY: sarà un boomerang?

La decisione di Obama di processare a New York alcuni dei terroristi del 9 settembre, davanti ad una corte penale (non militare), NON MI PIACE.
In questo modo ci sarà materiale per i media, con tutto quello che verrà fuori, la spettacolarizzazione, le polemiche... e qui mi sorge un dubbio: visto che anche il peggior criminale che finisce davanti alle telecamere americane, in genere, diventa un simbolo, a questi basta RECITARE BENE la parte per fare un figurone.
Se sapranno tirare fuori i mali dell'America e dell'occidente, e mostrare che loro invece sono capaci di morire per combatterla, finirà che Mr. No-Bell rischia, con questa sua scelta, che questi diventino eroi... che qualcuno li voglia persino sposare, adottare, educare, imitare,.....

PS:
Scusatemi, ma io non riesco a pensare a Obama e scrivere Nobel, (così come non lo pensavo per Arafat); forse un giorno farà qualcosa e allora cambierò idea per un riconoscimento datogli sulla fiducia o per condizionare la sua opera, ma non certpo per meriti.

La pillola killer

Stamani il governo ha deciso che prima di qualsiasi commercializzazione della pillola RU 486 sia necessario verificare la compatibilità delle procedure di somministrazione previste con i criteri elaborati proprio dalla legge 194.
In poche parole, si vuol mettere per iscritto che una donna non può far tutto da sè, ma che, anche volendo usare la RU486, dovrà recarsi in una struttura ospedaliera dove potrà esser tenuta sotto osservazione durante tutto il tempo che va dall’assunzione del farmaco al distacco del feto, prevenendo così ogni eventuale complicazione che fuori da una clinica sarebbe difficile da gestire.
Mi sembra sensato. Mi sembra chiarissimo l'intento di tutela della salute delle donne.

L'argomento è più complesso della semplicità con cui l'ho esposto e sono disposto a cambiare opinione se qualcuno/a mi convincesse del contrario.

Filippo Landi, torna a casa.

I servizi del TG3 da Israele di Filippo Landi, oltre a disinformare, sono anche patetici, nel loro tentativo di presentare sempre e comunque i palestinesi come buoni "resistenti".

Secondo questo acuto osservatore dei fatti medio-orientali, i tanti razzi sparati da Hamas verso Israele verrebbero lanciati solo per attirare l'attenzione sulla situazione in cui versa la popolazione di Gaza. In sostanza, secondo l’interpretazione di questo esemplare giornalista, i razzi di Hamas sarebbero più o meno fuochi d’artificio. Questo il Tg3 nazionale delle ore 14:30 del 22 novembre 2009.

Questo si chiama ingannare il telespettatore, una pratica nella quale Landi eccelle. La propaganda anti-Israele di Filippo Landi è inaccettabile. Sovvenzionata con i nostri soldi.

un leghista radicale

Ancora una volta un esponente leghista si dimostra la persona più sensibile alle esigenze della gente comune anche superando, in questo caso, lo scudo dell’ipocrisia di tanti individui e, soprattutto, di tanti politici e moralisti doppiogiochisti.
Nella sostanza, il Ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli, è favorevole alla riapertura delle case chiuse: "Bisogna ripristinare le case chiuse e le prostitute devono pagare le tasse ... la proposta di riaprire le case chiuse e creare quartieri a luci rosse è per noi di assoluto buonsenso. Una persona può avere una determinata esigenza sessuale e se vuole togliersi la soddisfazione lo faccia pure, ma questo non deve necessariamente disturbare gli altri, soprattutto laddove ci sono famiglie e bambini''.
Occorre aggiungere che tale soluzione provocherebbe un pesante danno economico alle organizzazioni criminali, permetterebbe controlli medici periodici, eviterebbe fenomeni di sfruttamento e marginalizzazione.

Come mai i radicali che vogliono tanto legalizzare la droga, non si sono mai esposti sulla legalizzazione della prostituzione?

il No Bell all'opera

Nel 1997 ad Ottawa i ministri degli Esteri di oltre cento Paesi firmarono un Trattato per vietare la produzione e l’uso di queste trappole di morte. Tra i Paesi che non firmarono il Trattato c'erano gli USA di George W. Bush, la Russia, la Cina e l'India.
Ieri, il portavoce Kelly ha comunicato che l'amministrazione USA ha deciso che, "per quanto riguarda le mine antiuomo, la nostra politica non cambierà".
E..... Obama vola a Stoccolma per ritirare il No Bell per la pace, dove spero spiegherà quale importante contributo daranno le mine antiuomo.

ps.
- in questi giorni Obama annuncerà l'invio di altri 30.000 soldati americani in Afghanistan ed ha già chiesto agli alleati di inviarne altri 10.000.
- ha evitato di partecipare al convegno della FAO contro la fame nel mondo lasciando che si trasformasse in un banchetto per gli invitati, senza concludere alcunchè per quelli che muoiono di fame.
-ha annunciato che parteciperà al convegno sul clima strombazzando -17% di emissioni entro il 2020. (Questo lo so fare anch'io, tanto nel 2020 chi mi riterrà responsabile di aver detto una bugia? E poi... Kyoto non prevedeva il 40-50%?)
Tutte cose che caratterizzano l'opera di un personaggio da No Bell.

I democratici avranno il coraggio?

Avevo visto giusto,
Nonostante il politichese, l’auspicio di D’Alema è chiaro: dove ci sono problemi con i centristi bisogna rimuovere gli ostacoli, anche sacrificando certi candidati.
Tradotto dal politichese significa, meglio sacrificare Vendola in Puglia e Bresso in Piemonte se nel piatto c'è l'alleanza con l'UDC.
Se scaricano Vendola e Bresso, cosa faranno con Di Pietro?
I democratici avranno il coraggio di scaricarlo?
Secondo me "se pò fa" http://ilchiodo.blogspot.com/2009/11/se-po-fa.html

martedì 24 novembre 2009

Se pò fa


A conti fatti il PD può scaricare Di Pietro:
PdL + Lega + Des/Mpa/Pen = 49,7%
Pd + Udc + Api + Rad + Prc/Pdci + Si/Verdi = 42,2%
Senza contare quanti saranno gli elettori dell'Idv che voterebbero ancora IdV se non fosse alleato con il PD? e quante persone moderate voterebbero PD se non fosse alleato con l'IdV?
Secondo me, se pò fa.
Questo il Trebbiatore lo sa e sfida e minaccia il PD a scendere in piazza il 5 dicembre con lui.
Ha paura che Bersani lo debba scaricare per fare un'alleanza con Casini (che proprio il nome di Di Pietro non lo vuole sentire) ed allora sfida e minaccia il PD a scendere in piazza il 5 dicembre con lui.
La paura gli fa dire: "Lo so bene, c’e’ qualcuno che dice "non ci vado perche’ non l’ho organizzato io come partito". Anche Craxi disse "me ne vado al mare", e si e’ ritrovato ad Hammamet".

Stronzo.... a chi?

“Per tre ore mi sono aggrappata al pensiero della vita. Mi sono detta ‘devo sopravvivere’ anche se credevo che mi avrebbe ammazzata».
Con queste parole la giovane investita due volte, picchiata e stuprata per più di 5 ore, ha raccontato al padre ciò che è successo nella notte tra venerdì e sabato, quando lei e il suo ragazzo sono stati aggrediti da un marocchino che, oltre a rapirla e abusare di lei, ha ferito il suo compagno con alcune coltellate.
Ben Karim Charcaoui, il marocchino, era un immigrato regolare, con permesso di soggiorno, senza lavoro e senza fissa dimora. Nel suo curriculum ci sono precedenti per droga e detenzione abusiva di armi e poche ore prima aveva già tentato di rapinare un'altra coppia con le medesime modalità.
Chi è lo stronzo?
Questo Stato che non lo riesce ad accogliere nel nostro Paese, non gli dà la possibiltà di condurre una vita migliore, di lavorare, di guadagnare, di essere curato, ecc.
http://www.bolognanotizie.com/2009/11/23/rovato-ricostruite-le-5-ore-dello-stupro-tra-i-vigneti-di-erbusco-il-profilo-di-ben-karim-charkaoui/

Caro Fini, cosa ci faceva questo avanzo di galera, ancora nel nostro Paese e soprattutto libero?

domenica 22 novembre 2009

Omicidio di Stato


L'autopsia compiuta sul cadavere di Brenda, il transessuale coinvolto nella vicenda del video-ricatto all'ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, trovata morta venerdì nel suo appartamento a Roma, ha confermato che il decesso è avvenuto per asfissia da ossido di carbonio sprigionatosi nell'incendio divampato nella sua abitazione.
La tac ha anche evidenziato che sul corpo del (o della) trans non sono presenti lesioni.
In più gli investigatori hanno chiarito che nell'appartamento non c'era del liquido infiammabile.
Il miniappartamento inoltre era chiuso a chiave con una mandata e un mazzo di chiavi è stato trovato all'interno dello stesso appartamento.
Il pc portatile è stato trovato nel lavandino dell'appartamento, come se fosse stato immerso in acqua. Anche se bagnato, sottolineano fonti investigative, è possibile recuperare il contenuto dell'hard disc.
Con questa scena del crimine, la cosa più ovvia da pensare è un incidente: si è addormentata, in qualche modo la stanza è andata a fuoco e lei (lui) è morta(o) per asfissia. Poi può darsi che esce qualcle altra cosa che fa cadere questa ipotesi ma, per come si presentano le cose oggi, la cosa puù ovvia da pensare è: incidente.
Ma i pm indagano per omicidio volontario.
In primis l'omicida dovrebbe aver avuto un altro mazzo di chiavi (per chiudere la porta con una mandata), e questo potrebbe anche essere, ma avete mai visto che per commettere un omicidio si usa la tecnica della lenta asfissia da monossido di carbonio e per fare ciò si dà fuoco alla stanza? Con un fiammifero? Magari le dò una botta in testa ed apro il rubinetto del gas. Avete mai sentito che per eliminare le informazioni da un pc portatile si utilizza la tecnica di mettere il pc in acqua? Se è portatile, me lo porto via; o no?

Ma per i pm si indaga per omicidio volontario.
Questa interpretazione fa gola a tanti ed ecco che si organizzano ed il tutto diventa Omicidio di Stato.
E ti pareva. Viene tanto ripetuto che ormai tutti scrivono dell'Omicidio di Brenda.

Caserta con le pezze al culo

Ecco la lettera, inviata ad un giornale locale, da uno dei dodici autisti, addetti ai servizi sociali, perchè il consorzio Icaro non riceve il corrispettivo da 22 mesi.

Carissimo direttore,
sono indignato con L’Amministrazione Petteruti, sì, sono proprio indignato.
Leggo svariate volte che l'amministrazione Petteruti sta facendo cose da vergognarsi, di tutte le Amministrazioni del Comune di Caserta non ne ho mai vista una cosi' (hanno distrutto una città.). Vorrei denunciare, alla sua attenzione una cosa gravissima per sfortuna mia, dico sfortuna perché per me dovrebbe essere una fortuna. e come me altre 11 famiglie, che lavorano da circa 10 anni per il comune di Caserta.
Direttore io so che chi lavora dovrebbe essere retribuito, almeno cosi dice la legge. penso, o mi sbaglio? Le faccio sapere che ci sono 3 pulmini con delibera comunale e appalto eseguito, e gestito dal consorzio Icaro che girano per la città di Caserta per il trasporto disabili e 2 pulmini con la legge 328/00, quindi arriviamo a 5 pulmini. Penso che tutti voi li notate perché girano tutto il giorno per la città, tra scuole e centri riabilitativi.
Ritorno alla denuncia e le faccio sapere che, da circa 10 mesi che non percepiamo lo stipendio dico 10 mesi e da una verifica effettuata non risultano versati i contributi da luglio del 2008, perché il consorzio Icaro, che gestisce il servizio, dice che loro non prendono soldi dal Comune di Caserta da circa 22 mesi e pertanto non è più in grado di anticipare i fondi per corrispondere gli emolumenti ai lavoratori.
Intanto ci sono 11 capi famiglia che vanno avanti a debiti per sfamare i loro figli. Allora, mi chiedo: è mai possibile che il Comune di Caserta non paghi perché non ha soldi e poi devo sentire che ci sono assunzioni e progressioni di livelli (come quelli avvenuti qualche settimana fa) e per di più ai servizi sociali?
E’ vergognoso!
Faccio presente che negli uffici dei Servizi sociali ci sono persone che se le grattano tutta la giornata e questo lo posso garantire. Basta entrare di mattina in quegli uffici per notare subito il clima che c'e'.
Sig. direttore in una riunione con il sig. sindaco Petteruti abbiamo fatto presente la gravità della cosa e la risposta sa qual e' stata? I soldi non ci sono. Mica li posso prendere dalla mia tasca? E’ vergognoso.
Questo e' il nostro primo cittadino sig. Nicodemo Petteruti e lui dovrebbe essere il papà della città complimenti sig. sindaco Petteruti , sono indignato di tutto questo sia come uomo che come lavoratore si perché hanno colpito la dignità di uomo .. e lavoratore
Allora dico al sig. sindaco Petteruti finisca di dare super consulenze d'oro e pensi un po' seriamente a chi lavora.
La ringrazio e la saluto Gaetano Barbato

Caro signor Barbato, oggi niente satira. Di fronte al dramma di chi da dieci mesi non prende lo stipendio c’è poco da scherzare. Ma non posso non condividere l'indignazione di fronte a una gestione del potere a dir poco demenziale, scialacquona e immorale.
Il problema non è solo Petteruti, ma anche e soprattutto le retorica di una sinistra ormai impresentabile in questa città, ghermiscono indennità e stipendi che rappresentano autentiche rendite parassitarie, che poi non sono altro che il pane che tolgono dalla bocca agli anelli deboli della catena, che siete voi.
Ecco, quello che indigna non è tanto la figura di questo sindaco, ma la correità dei media locali TVLuna, Telenostra ed anche TG3Regione che dedicano tanto spazio ai lavoratori della Fiat di S. Giorgio a Cremano, o a quelli della Alitech (già coperti da continue casse integrazioni ed attenzioni) e lasciano senza voce le famiglie ridotte con le pezze al culo solo perchè il datore di lavoro è una amministrazione "amica". Vergogna

Sig. Barbato, le dò una semplice esemplificazione della pochezza di questa amministrazione.
Non molto tempo fa, senza realizzare alcun intervento palliativo, è stata realizzata a Caserta l'isola pedonale più grande d'Italia. Con il risultato che tutto il traffico cittadino si è concentrato su due arterie: Corso Giannone e Via Roma.
La settimana scorsa l'Apac ha comunicato che sul Corso Giannone si è abbondantemente superato il limite delle polveri sottili. Invece di rivedere la regolamentazione dell'isola pedonale, questa illogica amministrazione ha deliberato la "chiusura al traffico" anche del Corso Giannone e di via Alois.
Con il risultato che Via Roma è ormai divenuta l'unica via carrabile. Ed ecco la lettera di un cittadino arrabbiato per la qualità dell'aria in via Roma:
http://www.casertace.it/home.asp?ultime_news_id=7227

A quando l'arresto di Berlusconi?

Ripeti un concetto, ripetilo ogni giorno, ogni ora. Trova uno che lo ripete con te, e poi un altro e un altro ancora. E............. il concetto, diventa 'la verità'.

Sono mesi che su alcuni giornali, in alcune trasmissioni TV e financo in parlamento si ripete: Berlusconi è mafioso.
C'è un pentito (affidabile?) che parla di cose sentite dire nel 1993, non c'è nessuna indagine in corso, nè Berlusconi è indagato da nessuna procura, ma esiste questo tam-tam di Berlusconi mafioso su Repubblica, su L'Unità, l'onorevole (?) Barbato (IdV) lo grida a Montecitorio e Ingroia ad Annozero dice che l'unica soluzione per Berlusconi sono le sue dimissioni.
E' la stessa tecnica già usata per Cozzolino; a quando l'arresto di Berlusconi?

PS
Prima, ad Annozero, Travaglio faceva il ventriloquo di Ingroia in quanto leggeva tutte le sue "idee", ma adesso i tempi sono maturi e allora Santoro fa scendere in campo direttamente il magistrato.

Vittime di De Magistris

Le accuse contro Prodi sono ritenute «generiche, vaghe e inidonee a fornire dati concreti su presunti favori a Saladino», e così il tribunale di Catanzaro stralcia la posizione di Prodi dall'inchiesta Why not. Caso chiuso anche per altre otto persone.
Ma vorrei ricordare che «Why not» è l’inchiesta che fu istruita dall'ex-pm Luigi De Magistris (che a questa inchiesta deve la sua notorietà ed ora è eurodeputato per l'Italia dei Valori nonchè moralizzatore via tv) e che ha portato alla caduta del governo Prodi ma.....lui non c'entrava nulla.
Prodi era estraneo alle contestazioni rivoltegli dal pm De Magistris così come Berlusconi era estraneo alle contestazioni che gli venivano mosse dalla procura di Milano nel '94. Anche in questo caso l'ex-pm si dette alla politica e ora fa il moralizzatore; anche in questo caso cadde il governo Berlusconi ma ..... lui non c'entrava nulla.
Questo è solo un parallelo, ma torniamo al De Magistris, detto "Gigineddu flop".
E si, perchè l'inchiesta Why not non è l’unico castello di carte giudiziarie eretto da De Magistris poi crollato.
Inquisì la madre di una sua collega di tribunale, che fu prosciolta.
Indagò il marito di un’altra collega: anche lui uscì immacolato.
Il Consiglio giudiziario di Catanzaro bocciò la sua nomina a magistrato di Corte d’appello in quanto le sue «inconcludenti fonti di prova» erano in realtà «rapporti personali tra indagati».
A Salerno è stato prosciolto da una cognata di Michele Santoro dalle accuse di abuso d’ufficio (indagò oltre i termini concessi) e concorso in diffusione di notizie coperte da segreto.
Si è occupato di reati contro la pubblica amministrazione dal 1996, appena insediato a Catanzaro, ma nessuno dei suoi indagati è mai stato condannato per reati amministrativi.
Ha fatto spendere montagne di soldi pubblici per consulenze che non hanno portato a nulla. Perfino Massimo Di Noia, avvocato di Tonino Di Pietro, chiese provvedimenti giudiziari contro il pm. «I procedimenti da lui istruiti, di grande impatto sociale perché istruiti contro i cosiddetti colletti bianchi, erano quasi tutti abortiti con provvedimenti di archiviazione, con sentenze di non doversi procedere e con sentenze ampiamente assolutorie»: parole messe nero su bianco dal magistrato Bruno Arcuri del Consiglio giudiziario di Catanzaro, il quale ne propose di bocciare la promozione di De Magistris elencando «una serie numerosissima di insuccessi», di «procedimenti infausti e immotivati», di «errori evitabili ed evidenziati dall’organo giudicante», di «violazioni manifeste di legge, addirittura diritti costituzionali», di «tecniche di indagine discutibili».
Una «patologia forse unica nel panorama delle iniziative di un pm».
Nel 2003 De Magistris pose sotto sequestro due villaggi turistici a Botricello. Diciotto indagati. Un blocco di quattro anni con perdita dei finanziamenti europei già stanziati (nove miliardi di lire). Nel 2007 il gip Tiziana Macrì, prosciolse tutti lodandone «la condotta corretta e trasparente».
Nel 2004 sequestrò un cantiere a Davoli Marina, subito dissequestrato dal tribunale della libertà. Nel 2007 mise i sigilli al centro turistico ecologico Marinagri: un investimento finanziato da Stato e regione, con opere per 100 milioni di euro, 47 imprese appaltatrici, 1.800 lavoratori. Tutto fermo perché il pm paventava inondazioni. Centinaia di famiglie della zona di Policoro rovinate dal sequestro hanno fondato l’associazione Vittime di De Magistris, con tanto di statuto, sito internet, rassegna stampa e recapiti telefonici.
Magari domani si iscrive pure Prodi.

Ecco, questo è il curriculum, tutto nero su bianco, del personaggio che è divenuto beniamino di Santoro & friends e che noi italiani abbiamo mandato a Bruxelles solo per la sovraesposizione mediatica che ha avuto il caso Why not.
Annozero dedicò varie puntate al caso Why not; Perchè ora non ne pubblicizza la conclusione? E perchè Travaglio, soprannominato il ventriloquo di Ingroia, aduso a leggere le carte delle varie procure, non ci parla mai del curriculum di De Magistris?

sabato 21 novembre 2009

Palloni gonfiati

Nel centro di Milano sono "apparse" decine di lumache fucsia alte due metri.

Si tratta di installazioni artistiche realizzate con plastica riciclata dal gruppo "The Cracking Art". Esprimono un messaggio ambientale (plastica riciclata) e soprattutto non costano nulla al cittadino milanese.

Come faccio a non paragonarlo ai 500.000 euro che Napoli spenderà per i Palloni di Nicoali che verranno messi a Piazza del Plebiscito?
500.000 euro che vengono prelevati dalle risorse europee che sevirebbero per altri scopi quali lo sviluppo e la lotta alla povertà della nostra Regione.
Buona Natale

giovedì 19 novembre 2009

Marameo

Aiutatemi a capire: "per fare il giudice si deve essere idiota" oppure "si diventa idiota facendo il giudice"?
Ecco il fatto: un giovane marocchino (non è importante) viene pizzicato a spacciare nella piazza di Santa Maria a Vico (CE) e viene condannato per direttissima a tre mesi con la detenzione domiciliare (presso un locale centro sociale).
Dopo qualche giorno questo giovane viene di nuovo pizzicato a spacciare, disattendendo anche ai "domiciliari".
Viene di nuovo processato per direttissima e gli viene comminata di nuovo una pena di tre mesi con la detenzione domiciliare.
Al paese mio ci sono due messaggi:
alle forze dell'ordine: "E' inutile che me lo riportate"
al marocchino: "torna tranquillamente a spacciare e, quando vedi uno delle forze dell'ordine, fa "MARAMEO"".

Giù la maschera

E' strano che gli autorevoli quotidiani stranieri, che fino a poco tempo fa blateravano che da noi c'è una dittatura, ora si accorgono che questo è il miglior governo da quando è nata la Repubblica (per le lodi tessute a Tremonti) e si accorgono che in Italia esistono ancora i comunisti (per i giudizi riportati su D'Alema)
Mi riferisco al Financial Times. Quel giornale che scrisse: Berlusconi è "unfit" per governare.
Il quotidiano economico londinese ora invece colloca il ministro dell’Economia al quinto posto della sua consueta graduatoria annuale dei ministri finanziari europei.
A giudizio del Financial Times, Tremonti «ha mostrato una gestione relativamente salda della finanza pubblica italiana, notoriamente bizzosa. La buona figura di Tremonti segnala come le fortune siano spesso state trasformate dalla crisi finanziaria: negli anni precedenti l’Italia era scesa vicino al fondo della classifica».
Bravo Tremonti, per il Ft.
E cosa scrive di D'Alema?
«Un uomo di sinistra, ferrato negli intrighi della politica italiana», che «ha cospirato per far cadere Romano Prodi, suo collega di schieramento, nel 1998». Gli si riconosce grande esperienza ma gli si rimprovera anche una scarsa padronanza della lingua inglese e si accenna alle sue posizioni anti-americane e anti-israeliane.
Ripeto, egli è definito «familiare con le oscure arti dell’intrigo politico italiano». «Alcuni Paesi vedono il suo passato comunista come un problema» e riporta anche le perplessità sull’inglese poco fluente dell’ex premier e sul suo atteggiamento verso Stati Uniti e Israele.

Strano che, ogni volta che un italiano può raggiungere incarichi importanti in Europa c'è sempre in azione la batteria degli inglesi, solo che, quando sparlano di Berlusconi, c'è un tam-tam mediatico, quando sparlano di D'Alema......

PS
Ricordo che il titolo "Berlusconi unfit..." lo lessi in copertina su L'Espresso.
Ora, per trovare "D'Alema unfit..." ho dovuto scovare un trafiletto a pag 18 del Corriere della Sera.
Ma questo stupido di Berlusconi non sa neppure gestire il monopolio dell'informazione che tutti gli attribuiscono. E' proprio uno sprovveduto

http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=2&sez=120&id=32102

Un trionfo

Quando ho letto questa notizia mi sono chiesto: con 500.000 euro/anno quanti operai si possono togliere dalla Cassa integrazione? oppure a quanti disoccupati si può dare un aiutino economico?
Questa volta non mi lamento solo per Di Pietro, che ha preso la palla al balzo, ma sto schifando letteralmente tutti quei figuri di palazzo Madama che, quando si tratta di rimpinguare le loro tasche e quelle degli amici, costituiscono un unico partito! Vergognatevi.
Cosa è successo?
E' successo che, come sempre succede all'inizio delle legislature, furono nominati i "segretari d'aula". Equamente ripariti tra i partiti di maggioranza e di opposizione. All'epoca Di Pietro rinunciò questa figura all'interno del suo partito e, a quel "posto", andò ad un senatore del PD.
Cosa fa un segretario d'aula? Deve leggere il «processo verbale» all’inizio di ogni seduta su quel che si è combinato nella precedente. Lavoro semplice, ma rende 250mila euro in più l’anno rispetto a quello di un senatore «semplice».
(Al segretario d’aula difatti spettano circa 3.400 euro in più di indennità (il lavoro di lettura in aula è di grande responsabilità); 11mila e rotti per i propri collaboratori (è un’attività che consente di mettersi in mostra, e dunque va adeguatamente gestita la propaganda); un ufficio di rappresentanza con segretaria; l’auto blu. Dulcis in fundo: ottomila euro l’anno per «elargizioni» ad associazioni e istituzioni. Anche gli amici del segretario d’aula hanno diritto a far festa, perbacco.)
Ora cosa è successo? E' successo che da un pò di tempo Di Pietro si era accorto di aver sbagliato, ed ha cominciato a pretendere che anche l'Italia dei Valori abbia il suo "segretario d'aula".
La normalità sarebbe stata quella che un uomo dell'Idv avrebbe dobuto "sostituire" un uomo del PD. Ma questo accordo tra PD e IdV nonè stato raggiunto e allora cosa è stato fatto?
Udite, udite,..... sono stati aggiunti due posti a tavola: uno al dipietrista designato (Aniello Di Nardo?), un altro alla maggioranza, per rispettare il principio di rappresentatività proporzionale.
Solo che questa soluzione non era legale e così i senatori ieri hanno votato la deroga all’articolo 5 del Regolamento, valida soltanto per questa legislatura: 239 sì, 12 no e 15 astenuti. Un trionfo

martedì 17 novembre 2009

NOT IN MY NAME


Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha detto:

''Noi riteniamo che l'ingresso della Turchia nell'Unione europea rappresenti un valore aggiunto per l'Europa e rappresenti un fattore importante di rafforzamento della possibilita' per l'Unione europea di contare sulla nuova scena mondiale''.

Ma chi gliele scrive queste battute? La gialappa's band?

La badante edile

Perchè Caserta, e la Campania in generale, è sempre agli ultimi posti nelle graduatorie di merito ed ai primi posti nelle graduatorie del demerito?
Non esiste attributo che faccia eccezione alla suddetta regola.
Prendiamo i servizi, il welfare, la sanità, l'istruzione, la pulizia delle strade...... siamo agli ultimi posti; prendiamo gli incidenti sul lavoro, gli omicidi, gli scippi, la prostituzione, il malaffare..... siamo ai primi posti.
Anche sull'A1N1, dove ci sono più morti? In Campania.

Ora sono stati resi noti i numeri relativi alle domande presentate per la regolarizzazione delle badanti; Al primo posto c'è Napoli, seguita da Milano, Roma e Caserta.
Ma come? Caserta? Un paesone di 80.000 abitanti, che non ha una alta percentuale di anziani, ha un numero di badanti uguale a città come Milano e Roma che hanno 3,5 milioni di abitanti?
E il tutto passa sotto silenzio.
Cosa se ne fa dunque Caserta di tante badanti?
È semplice, lo sanno anche i bambini: si fanno lavorare nei campi, oppure nelle imprese edili.
Quello che è successo è che un numero imprecisato di datori di lavoro ha trasformato robusti braccianti o operai impiegati in questo o quel cantiere in gentili assistenti per gli anziani.
Il tutto con lo stesso modulo utilizzato in altre città per regolarizzare, per davvero, la badante della nonna.
La(il) badante c'è, il datore di lavoro pure c'è,... il modulo è a posto.
Questo è un modo di pensare molto diffuso da queste parte, tanto,....... chi controlla?


domenica 15 novembre 2009

Le motivazioni che non possono essere scritte nelle ordinanze

Nel leggere l'ordinanza di arresto per Cosentino, non si capisce la motivazione della carcerazione preventiva.
I fatti risalgono al '94 e non possono essere inquinati e la ecoquattro non esiste neppure più. Quindi, nessun inquinamento. Per un parlamentare non c'è neppure il pericolo di fuga, quindi, ripeto, non si capisce il perchè della Detenzione Preventiva in Carcere per un innocente in attesa di istruttoria.
Poi, mentre mi scervellavo a leggere e rileggere l'ordinanza (che, come arguzia, fa il pari con la motivazione affibiata alla Sig. Lonardo di non poter risiedere in Campania e nelle province limitrofe), ho capito tutto:
Questo magistrato è proprio bravo e credo che il CSM lo promuoverà.
Cosentino ora è onorevole e gode dell'immunità all'arresto, ma se si candida a governatore, perde l'immunità e viene subito arrestato; poi si farà il processo e dopo 20 anni saprà se è colpevole o innocente.
In pratica, per evitare il "carcere preventivo" Cosentino è stato condannato a rimanere "onorevole" e non può più candidarsi a Governatotre della Campania.
E' un pò la storia (al contrario) di Tedesco, assessore PD in Puglia che, quando è stato indagato nell'affare-sanità, il partito lo ha eletto casualmente senatore (piazzandolo al posto di un collega che se ne è andato in Europa) e lo ha coperto con l'immunità. Ora tutti i suoi colleghi sono sulla graticola e lui è "onorevole".

Quanto vale la parola di un sindaco?

Quanto vale la parola di un sindaco?
A Caserta è uguale a zero.
Il sindaco (Petteruti) aveva assicurato ai commercianti un intervento per la riapertura del Corso Trieste per le ferie natalizie al traffico veicolare, ma ieri mattina, Petteruti, ricevendo la delegazione dei commercianti, ha allargato le braccia dicendo che la decisione sarebbe toccata solo ai capigruppo. E i capigruppo hanno detto no.
Una brutta manfrina azionata evidentemente dal sindaco che sa bene di governare senza una maggioranza politica e che ancora meglio sa che sarebbe andato decisamente sotto in Consiglio di fronte a una mozione che avrebbe consentito, almeno parzialmente e almeno limitatamente al mese di dicembre e ai primi giorni di gennaio, la riapertura al traffico veicolare di corso Trieste.
Ma che fa, la poltrona vale di più della dignità.
La lealtà è merce rara.
Anche l'assessore Ciontoli aveva garantito, nel corso della penultima puntata della trasmissione “Lo scudo”, in onda ogni giovedì alle 21,00 su Tv Luna2 e Tv Luna Sat, che avrebbe aperto un tavolo di confronto ampio e partecipato.
Non c’è che dire, c'è stato un lungo ed approfondito dibattito, forse alla sede del partito, e questa sera corso Trieste era veramente uno strazio. Non camminava, letteralmente, un'anima.
Però gli ambientalisti sono contenti.
Si, sono contenti di aver ridotto Via Roma a pattumiera di tutti i gas di scarico delle auto e degli autobus che devono attraversare Caserta, e di aver superato per 72 giorni (più del doppio della soglia massima di 35 giorni in un anno) il livello di guardia delle polveri sottili sul Corso Giannone.
PS. Nella nota non viene riportata la data in cui l'Arpac ha comunicato al Comune lo sforamento, che normalmente avviene dal 35esimo superamento.
Molti stamane si chiedevano dove erano gli ambientalisti quando hanno visto che per piantare l'albero di Natale a piazza Margherita, gli hanno dovuto "tagliare" le radici. Amen

La legge del contrappasso

A Napoli l’altro giorno Di Pietro è stato accolto con striscioni su cui campeggiava la scritta: «Fuori i collusi». Ancora a Napoli ieri Napolitano ha esternato: "In politica la moralità è tutto".
Nella Idv qualcuno potrebbe anche parlare, con un po’ di malizia, di una sorta di legge del contrappasso: e non avrebbe davvero tutti i torti, infatti l'elenco non è breve:
Paride Martella, ex presidente della Provincia di Latina arrestato nell'ambito dell'Inchiesta su appalti truccati della Acqua latina: un giro da 15 milioni di euro, anch'esso esponente di Italia dei Valori ed indagato per concussione e associazione mafiosa.
Franco La Rupa, nel 2005 è stato indagato dalla Procura di Paola per presunti brogli elettorali e illeciti nell’utilizzo di fondi della legge 488, mentre l’estate scorsa lo ritroviamo coinvolto nell’operazione «Omnia», indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.
Gustavo Garifo, capogruppo provinciale dell'IDV di Genova, ammanettato a ottobre per aver lucrato sugli incassi delle multe.
Andrea Proto, consigliere comunale, reo confesso, ha incassato una condanna a un anno e nove mesi per aver raccolto la firma di un morto.
Giuliana Carlino, consigliere comunale Idv, indagata per averne falsificato migliaia di firme.
Gaetano Vatiero, incarcerato per corruzione aggravata perché secondo i magistrati favoriva alcune Spa in cambio di quote societarie.
Mario Buscaino, già sindaco di Trapani, nel luglio del 1998 accusato di concorso in associazione mafiosa per voto di scambio.
Maurizio Feraudo, consigliere regionale calabrese, indagato per concussione (per anni avrebbe preteso la corresponsione di un tot sullo stipendio da un suo autista) e truffa, causa domande di rimborso su missioni mai compiute.
Rudy D'Amico, ex assessore dell’Idv, questa volta a Pescara, e rimasto coinvolto nell’inchiesta «Green Connection» sulla gestione del verde pubblico: è accusato di associazione a delinquere, abuso d'ufficio, tentata turbativa d’asta e tentata corruzione.
Vincenzo Iannuzzi, ex sindaco di Lungro (Cosenza), condannato nel 1992 per «falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale» e riabilitato dal tribunale di sorveglianza di Catanzaro qualche anno dopo: Di Pietro l’ha premiato candidandolo al Senato.
Giuseppe Soriero a cui il foglio calabrese «Il Dibattito» ha dedicato spazio per l’imbarazzata testimonianza al processo di Palmi sulle infiltrazioni mafiose al porto di Gioia Tauro. L’importante esponente Idv si sarebbe rifiutato di fare il nome del mafioso suggeritogli da un imprenditore per evitare ritorsioni.
Americo Porfidia, deputato, indagato dalla Dda di Napoli per 416 bis: associazione a delinquere.
Domenico D’Elena, candidato 2008 al Senato, rimosso da sindaco di un paese campano per «contiguità con la camorra» e con precedenti penali per assegni a vuoto, concussione, blocco stradale e il solito 416 bis.
Giovanni Paladini parlamentare e ras ligure che si è innamorato di una certa Marilyn (Fusco) e ha fatto di tutto per mandarla al Parlamento europeo. Tentativo bruciato dall’incauta ragazza, andata in tv a lamentare che «è in atto una persecuzione contro Berlusconi» e sconfessata da Idv.
Pino Aleffi, tessera 762 della loggia di Licio Gelli, candidato in Sardegna.
Tancredi Cimmino, nel 1998 fu chiesto prima il suo arresto e poi il rinvio a giudizio per associazione camorristica, falso e peculato per appoggi elettorali del boss Carmine Alfieri.
Aldo Michele Radice, portavoce Idv in Basilicata, consigliere del ministro Di Pietro, è invece alla sbarra dal 2006. Il Pm ha chiesto 9 mesi per una storia simile a quella di lady Mastella: la raccomandazione di un manager sanitario.
Cristiano Di Pietro, il figlio consigliere regionale a Campobasso, che su delega del presidente della Provincia era stato incaricato di partecipare al tavolo che si è tenuto al ministero delle infrastrutture con il papà Ministro Antonio Di Pietro, riducendo il tutto a una riunione di famiglia. Indagato per corruzione, turbativa d’asta e abuso d’ufficio
Lo stesso Di Pietro è indagato dalla Procura di Roma - con la tesoriera del partito, l’onorevole Silvana Mura - per truffa aggravata, appropriazione indebita e falso in un procedimento che cerca di fare luce sulla gestione delle risorse finanziare dell’Italia dei Valori.
L’ex Pm è «sotto processo» anche all’ordine degli avvocati di Bergamo perché quando lasciò la magistratura per fare il legale, prima difese il suo miglior amico accusato della morte della moglie a Montenero di Bisaccia, poi si costituì parte civile nello stesso procedimento. Tradendo due volte: l’amico e il cliente.
Fonti: il Giornale, La casta di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, la Stampa, la Repubblica, Orpheus

sabato 14 novembre 2009

Questo ddl è una porcheria

In risposta a Claudio e Maria:
io penso che il problema della giustizia è vecchissimo ma c'è sempre un motivo per non affrontarlo.
Ti parlo di casi personali. Io subii un infortunio all'occhio quando avevo 16 anni; sono stato rimborsato quando ne avevo 36. La causa civile è durata venti anni per avere la sentenza di primo grado e, per fortuna la controparte non si appellò.
Dario ha avuto un incidente con il motorino nel 2002, sono passati già 7 anni e si è ancora in fase istruttoria. Quando potrà finalmente essere risarcito del danno dalla assicurazione?
Un risarcimento che si ottiene dopo 20 anni di attese e di spese (le cause costano) sono il sintomo di una giustizia che funziona?
Oggi, le persone in Italia che sono in attesa di una sentenza sono 20 milioni. Non è un problema da affrontare?
Guardiamo in Europa. Il tempo in Italia per avere una sentenza è uguale alla somma dei tempi impiegati da Francia, Spagna, Germania e Inghilterra, mentre la spesa italiana per la magistratura è in linea con la spesa dei maggiori paesi europei.
(In Fancia una sentenza in una causa civile si ha dopo 15 mesi e epr una causa penale si ha dopo 4 mesi).
(7,6 miliardi di euro spesi in Italia contro i 6,6 miliardi in Francia).
E' un problema di risorse? Nooooooooooooo.
Nei nostri tribunali ci sono 11 giudici ogni centomila abitanti. Più che in Spagna, 10,1, e in Inghilterra, 7. In Francia sono 11,9.Se prendiamo il dato relativo al personale non togato, rimaniamo a bocca aperta. La Francia ancora una volta ci surclassa. Gli addetti sono 27.067 in Italia, 15.199 in Francia. L’ultimo rapporto Doing business 2009 ci colloca al 156° posto su un totale di 181 Paesi censiti. Siamo dietro Angola, Gabon, Guinea.
E allora? Come si spiega la nostra débâcle?
In Italia abbiamo una magistratura autonoma ed indipendente dal potere legislativo(caso unico in Europa), ed a me va bene pure così, ma allora si organizzino meglio e lavorino come in Europa.
Non ci vengano a raccontare che manca perfino il toner nelle fotocopiatrici. Le risorse le hanno a sufficienza.
Perchè in Europa un magistrato fa 25 udienze al giorno ed in Italia ne fa solo cinque? Perchè i magistrati lavorano solo mezza giornata, se hanno tanto lavoro? Mi fa ridere quel signore del sindacato che ogni volta ci racconta la favola che loro lavorano a casa, anche il sabato e la domenica.
Perchè non è possibile neppure denunciarle queste cose perchè altrimenti siamo passati per quelli che attaccano la magistratura?
E siamo costretti a pagare le multe all'Europa per la lungaggine dei processi? Il danno e la beffa.

Siamo così abituati a prenderci in giro che chiamiamo "processo breve" un processo che vede la fine dopo sei anni + 3, 4 o 5 di istruttoria.

Ti dico una cosa che forse non sai: era il 22 gennaio 2004 quando cinque senatori,che all’epoca erano i massimi esperti di giustizia dei Ds, il partito che era guidato da Piero Fassino, presentarono una legge che è la fotocopia (o l'originale) della llegge presentata oggi dal PDL.Questi cinque senatori erano Fulvio Fassone, magistrato di Cassazione e presidente di Corte d’assise a Torino e Pinerolo. Poi c’era la firma di Giuseppe Ayala, già magistrato della procura di Palermo e primo collaboratore del giudice Giovanni Falcone. Terzo firmatario Massimo Brutti, all’epocaresponsabile giustizia dei Ds e docente universitario di diritto romano. Quarto firmatario Guido Calvi, uno dei più grandi penalisti italiani. Quinto e ultimo firmatario Alberto Maritati, ex giudice istruttore a Bari ed ex procuratore aggiunto della Direzione nazionale antimafia.
Questa legge è proprio una schifezza?
SI, perchè, oltre ad essere fatta per il bene degli italiani, dà una mano anche a Berlusconi.

A proposito, proprio ieri è stata varata una norma sulla riduzione dell'acconto Irpef.
Se seguo la logica corrente ne devo oncludere che non doveva essere fatta perchè il primo fruitore sarà Berlusconi.

giovedì 12 novembre 2009

La realtà e la fantasia

Qualche giorno fa sul giornale delle Procure, quello di Travaglio e Padellaro, è comparsa una curiosa ricostruzione della famosa mail di Veronica Lario, quella in cui faceva esplodere il caso delle frequentazioni del marito.
Secondo il Fatto nella mail poi pubblicata su tutti i giornali mancherebbe un passaggio.
Quale? Veronica Lario avrebbe definito il marito, Silvio Berlusconi, un “maiale”.
Nero su bianco. Su questo gustoso retroscena al Fatto hanno costruito pagine di articoli, perchè la loro ossessione non è mica una cosa da niente.
La realtà, anche in questo caso, è diversa da quella raccontata da Travaglio&Padellaro.
Infatti ieri Veronica Lario ha scritto al Fatto per smentire tutto:
Egregio Direttore, leggo con stupore nel numero di oggi del Suo giornale che la mia famigerata comunicazione-mail del 28 aprile all’Ansa, nella sua versione originale, avrebbe contenuto la parola “maiale” riferita a mio marito.
Devo smentire recisamente l’affermazione: non ho mai rivolto a mio marito questo epiteto, né in quell’occasione né in altre. Le sarò grato se vorrà informare, con il dovuto rilievo, i lettori de il Fatto Quotidiano.
I migliori saluti
Veronica Berlusconi

martedì 10 novembre 2009

Peppone, l'unico comunista


La caduta del muro di Berlino rappresenta la liberazione della Germania Est dalla dittatura comunista e, più in generale, la morte del comunismo.
Dopo aver visto le manifestazioni per la celebrazione del ventennale della caduta del muro, credo che in Italia ci sia stato un solo vero comunista e si chiamava Giuseppe Bottazzi, detto Peppone.
Eh, si.
Tutti gli interventi televisivi, da Cacciari a Piovani, da Comencini a Sofri, una sagra di plausi alla conquistata libertà, ma tutti ad evitare di specificare che la libertà era oppressa dal comunismo.
Perfino il Presidente Napolitano evita di usare questa parola e leggete che ricamo di letteratura gli hanno dovuto preparare per inserire invece le parole fascista e nazista, che non ci azzeccano nulla con il muro, che fu costruito dal regima comunista della Germania dell'Est per evitare che la gente, in massa, scappasse alla Germania Occidentale.
Napolitano legge: "L'evento della caduta del Muro di Berlino, di cui oggi si celebra l'anniversario, è una data che al pari di quella del 9 maggio 1945 ha segnato uno spartiacque nella storia europea e mondiale del XX secolo..........si aprì allora la strada nella Germania Est, ma il cambiamento era già iniziato in Polonia e in tutti i Paesi dell'Europa centro-orientale, in direzione dell'affermazione dei diritti di libertà, che erano già stati sanciti, subito dopo la seconda guerra mondiale, in particolare con l'adozione della Costituzione a Roma e a Bonn, nei Paesi in cui erano stati sconfitti il nazismo e il fascismo"

Perfetto.
La parola "COMUNISMO" è scomparsa dal vocabolario e allora......tutti a festeggiare la caduta del muro come atto conclusivo della sconfitta del nazismo e del fascismo.
Che belle parole. Suonano pure bene.
Lo si dice con tanta disinvoltura, che mi viene il dubbio di andare a verificare se questa versione non sia stata riportata anche su testi scolastici.

Le nostre colpe

Voglio uscire allo scoperto, superando imbarazzi e vergogne, tanto qualcuno prima o poi doveva pur farlo.
Spero almeno che il mio outing serva ad altra gente nelle mie stesse condizioni, costretta a vivere nell’ombra e nel silenzio, completamente emarginata dalla cultura egemone di questo momento storico.
Sì, sono stanco di nascondermi: costi quel che costi, voglio qui dichiarare pubblicamente la mia normalità.

So di essere un diverso, non sono gay, non sono trans e non sono mai andato con un trans, anzi, neppure a puttane, non mi faccio di cocaina, non mi dirturba la vista del crocifisso.
Mi rendo conto di condurre un’esistenza contro natura e di non poter mai essere invitato ad un talk show.
Non credo di essere solo, anzi credo che molti siano nella mia squallida situazione, per cui non possiamo neppure avvalerci della leggi che tutelano le minoranze; non ci resta che abbassare lo sguardo e chiuderci nelle nostre colpe.

Gli uomini che vogliono diventare donna sono rappresentati al parlamento da Grillini, le donne che vogliono diventare uomini sono rappresentati dalla Concia, quelli che sono una via di mezzo erano rappresentati da Luxuria, ma a noi chi ci rappresenta?

PS
Lo volete capire o no che avete rotto con i trans?
Io non ho nulla contro i trans nè contro quelli che vanno con i trans, sono fatti loro; ma la volete smettere, filosofi da strapazzo, a volerci far credere che andare con un trans sia normale?
E poi chi dovrebbe darmi lezione? Parietti, Vento, Sgarbi, Luxuria, Grillini, Concia.....
E' come quando avete fatto una campagna per dire che le droghe leggere non fanno male, e poi vi lamentae che in Italia circola molta droga. Non avete neppure il senso del ridicolo.
Voi che fate informazione, ne capite di sociologia?

Lenzuolate

Ricordate il pacchetto che fu presentato da Bersani e andò sotto il nome di "Liberalizzazioni"?
Ve lo ricordo:
Stop ai costi di ricarica sulle carte telefoniche prepagate;
Informazione sui prezzi dei carburanti e sul traffico lungo la rete autostradale e stradale;
L'indicazione del prezzo dei voli aerei deve includere le tasse e altri oneri aggiuntivi;
Una compagnia di assicurazione non può assegnare al contraente una classe di merito più sfavorevole rispetto a quella risultante dall'ultimo attestato di rischi conseguito;
Scompare il PRA;
L'apertura di sale cinematografiche non può essere subordinata al rispetto della distanza minima fra più strutture;
La data di scadenza di un prodotto alimentare dovrà essere messa più in evidenza sulla confezione;
La cancellazione dell'ipoteca su un mutuo immobiliare sarà a cura del creditore.

Ora ve lo ricordate? E d'altronde non potevate averlo rimosso dalla memoria perchè tutti i giornali ne fecero un gran scrivere e le TV un gran parlare, come se fosse la manna scesa dal cielo che il popolo aspettava da secoli e se ne scriveva e parlava come se fossero le Riforme che avrebbero cambiato l'Italia.
Tanto se ne è parlato che è da allora che gli italiani hanno conosciuto, in maniera diffusa, il termine liberalizzazione, e, all'epoca la sampa le diffondeva come, non ricordo perchè, le lenzuolate di Bersani (come se Bersani, uomo legato al passato, fosse un riformatore) però ricordo che tutti i giornali accusavano addirittura il precedente governo Berlusconi di non averle realizzate lui queste meravigliose riforme.

Lasciamo stare il risultato; dopo quasi due anni dall'entrata in vigore delle liberalizzazioni si potrebbe anche valutarne gli effetti, ma questo sarebbe un altro capitolo (vuoto).
Quello che voglio invece evidenziare è che la settimana scorsa il senato ha approvato il decreto legge che riguarda la riforma dei servizi pubblici.
Avete forse sentito o letto qualcosa in merito?
Eccolo:
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/dossier/Italia/2009/commenti-sole-24-ore/6-novembre-2009/servizi-pubblici-locali-riforma.shtml?uuid=60cf42b4-caa1-11de-aaae-8b008265c0a7&DocRulesView=Libero

Altro che lenzuolate.