I due figuri

L’interminabile lotta fra Veltroni e D’Alema nasce dalla fondamentale differenza di vedute del futuro.
Il primo, pensa che “è meglio soli che male accompagnati”, mentre per il secondo bisognerebbe tenersi pronti ad eventuali alleanze con la sinistra estrema, l’Udc o la stessa Lega, se sorgessero contrasti nel centro-destra.
D'Alema crede di essere più intelligente, più realista, più serio nelle sue idee politiche dell’ex-sindaco di Roma. Questi gli appare come: un farfallone, un predicatore di ovvietà, un ipocrita che usa l’apparenza delle virtù per fare i propri interessi. E chissà quanto gli rode l’anima dover constatare che l’altro, con i suoi discorsi vacui, la sua retorica da parrocchia, ha avuto tanto successo. D’Alema avrà vissuto i successi di Veltroni come coltellate. Penso addirittura soffra meno per i successi di Berlusconi, di cui riconosce l’eccezionalità: ma Veltroni!
Tuttavia, nel progetto politico ha ragione Veltroni. D’Alema, con tutta la sua intelligenza è miope. È vero, alleandosi anche col diavolo, domani si potrebbe battere Berlusconi. Purtroppo, se l’esperienza dovesse essere la stessa che è stata fatta col governo Prodi, non si vede quale sarebbe il vantaggio. Governare con la sinistra estrema? Impossibile. Governare con Casini? Se non ce l’ha fatta Berlusconi, meglio non provarci. Governare con la Lega? Bossi ha troppo fiuto per sapere che, se si stacca da Berlusconi, le percentuali attuali se le sogna. Viceversa il progetto di Veltroni, quello di “andare da soli” è un progetto vincente. Nel 2013, un Pd assolutamente solo potrebbe fare una campagna semplicissima. E se il governo di Berlusconi lasciasse la gente scontenta come l’ha lasciata scontenta Prodi, il Pd non solo potrebbe vincere, ma potrebbe poi governare serenamente perché da solo.
Chi scegliere?
Come simpatizzante dello schieramento opposto questa lotta non mi affascina. Noi non dobbiamo farci impressionare dalla straordinria capacità di entrambi di saper cambiare faccia ad ogni ora del giorno. Personalmente ritengo più stimabile una persona con idee sbagliate ma oneste piuttosto che questi due figuri.