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martedì 30 giugno 2009

W l'informazione libera

Siamo in un paese in cui la libertà d’informazione è scadente perché il Presidente del Consiglio, nonché Caimano avrebbe messo il bavaglio alla libera informazione, questo il “mantra” che ripete la sinistra nell'applicare la sua strategia: una menzogna ripetuta più volte e con veemenza, diventa “verità” (per gli sciocchi).
Però la suddetta sinistra non spiega come mai, da settimane è in atto un battage mediatico ossessivo e martellante sulle colpe presunte del Premier con donne di dubbia moralità, e poco o nulla si dice del ramo principale dell’inchiesta che ha dato il LA a quest’ultima “caccia alle streghe” e cioè le “scosse” arrivate per alcuni autorevoli esponenti del Partito Democratico.
E’ stato infatti convocato in procura il governatore Vendola come persona informata sui fatti. Dovrà riferire sull’indagine interna avviata e conclusa dalla Regione sugli appalti assegnati per le forniture sanitarie al gruppo Tarantini. Ma da Vendola gli inquirenti si aspettano chiarimenti anche sulla posizione dell’assessore regionale alla sanità Alberto Tedesco (Pd), costretto a dimettersi alcuni mesi fa perché coinvolto in un’altra indagine che ruota attorno al capitolo appalti sui rifiuti ad Altamura. Tedesco è stato anche indagato per associazione a delinquere e corruzione insieme ad altre dodici persone e alla direttrice generale della Asl di Bari Lea Cosentino, anche lei considerata vicina al centrosinistra che governa la Puglia.
Dopo le dimissioni, Alberto Tedesco è stato chiamato a sostituire Paolo De Castro (eletto al parlamento europeo), a Palazzo Madama in qualità di SENATORE, ottenendo così lo scudo dell’immunità parlamentare. Questi i fatti.
Quali conclusioni trarne?
Innanzitutto che i giornalisti preferiscono andar a caccia di lucciole e lasciar in pace i grassi fagiani, e questo la dice lunga su chi CONTROLLA l’informazione in Italia. Secondo che i moralisti in servizio permanente attivo, prima di alzare il ditino, dovrebbero spiegare un bel monte di cose agli italiani, che non accadono nel privato, ma nell’ambito delle istituzioni.
Come mai non si è mai scritto niente dell'appartamento al centro di Bari di proprietà di Tarantini ed a disposizione dei politici locali per incontri sessuali?
Ma non è finita; altre “scosse” all’orizzonte per gli onestini del Pd, in Basilicata nell’ambito dell’inchiesta tela di ragno del Pm, dal pm Woodcock sono stati indagati il consigliere regionale Rosa Mastrosimone (esponente dell‘Alleanza di centro) e il vice presidente della Giunta regionale - nonché assessore all’Ambiente - Vincenzo Santochirico, del Partito democratico. Per entrambi, l’accusa è di truffa e peculato perché sulla base di quanto sostengono gli inquirenti, i due “sfruttando gli incarichi hanno sottratto risorse pubbliche”
Pubbliche lo sottolineo.
Come mai non si parla più di Del Turco in abruzzo?
Il Pd ha un problema morale che si allarga a macchia d’olio, non solo in Campania dove le giunte sciolte per infiltrazioni mafiose sono state 91 e 70 in Calabria, ma anche in Puglia e in Basilicata.
Ne vogliamo parlare o dobbiamo continuare con gli scoop alla Novella 2000?
Il problema è che anche i blogger di sinistra hanno perso la via maestra e scrivono solo di sesso.
Orpheus

La garanzia della continuità retributiva

Coordinamento di lotta per il lavoro,
Disoccupati napoletani,
Movimento e lotta per il lavoro,
Disoccupati e precari
Unione disoccupati organizzati,
Movimento disoccupati per il lavoro
Eurodisoccupati napoletani
Movimento centro storico
Movimento disoccupati di Scampia
Disoccupati storici
...... sono le sigle che ricordo a memoria (ma ce ne sono tante altre) e sono il risultato della gestione della città di Napoli da parte dei sinistri.
In pratica queste sigle raggruppano circa 4000 persone che per anni hanno partecipato a vari progetti di formazione sovvenzionati dalla regione e dalla UE e avrebbero dovuto dare vita a posti di lavoro stabile.
In effetti, dopo anni di formazione, ha dato luogo a dei movimenti che ora si agitano e, visto che non c'è lavoro, loro chiedono solo "la garanzia della continuità retributiva".

E' la Regione che li ha truffati o sono loro a truffare la Regione?
Invece di "sprecare" tanti soldi per formare 4000 persone, non si potevano spendere per creare 1000 posti di lavoro?
E perchè il povero cittadino napoletano deve pagare per le politiche sbagliate di questa amministrazione, ed è obbligato a vivere in una città ogni giorno bloccata da questi manifestanti?

domenica 28 giugno 2009

La ripresa del PD


giovedì 25 giugno 2009

Le verità parziali

La vicenda si racconta in poche righe: l’inchiesta del pm Giuseppe Scelsi, infatti, collegata a una precedente inchiesta, condotta dal pm Desirèe Digeronimo, della Direzione distrettuale antimafia di Bari, ruota attorno a Alberto Tedesco (Pd), assessore regionale della Sanità con la giunta guidata da Nichi Vendola.
Con Tedesco, è indagata anche Lea Cosentino, direttore generale della più grande Asl pugliese, anche lei nominata da Vendola.
Tedesco e Cosentino sono accusati di associazione a delinquere finalizzata al falso, alla corruzione e all’abuso di ufficio.
Alcuni mesi fa, in seguito a una miracolosa fuga di notizie dalla procura di Bari, Tedesco viene a sapere dell’indagine e si dimette dalla carica.
Subito dopo comincia a fare il pazzo affinché il Pd gli offra un paracadute. Quello dell’immunità parlamentare. Lo ottiene, senza grandi difficoltà, in questo modo: alle ultime Europee il Pd candida il senatore Paolo De Castro (due volte ministro dell’Agricoltura, con i governi D’Alema e Prodi) e per Tedesco, primo dei non eletti alle precedenti elezioni politiche, si libera un posto in Parlamento. Et voilà.
A questo punto, la domanda è semplice: siamo davvero disposti a non sapere nulla della malasanità di sinistra se in cambio ci dicono tutto sul gossip?
Di Pietro e Travaglio, dove siete?
Perchè Di Pietro non chiede il licenziamento dei direttori del tg3 e di rainew24 per non aver dato questa notizia?
Semplice perchè Travaglio e Di Pietro sono giustizialisti solo contro Berlusconi. E' questo il loro grosso limite che li rende squallidi. Ma, con il tempo uno impara a conoscerli e, se li conosci bene, li cestini. La loro verità è sempre parziale.
Perchè non viene chiesto il licenziamento del TG1 per non aver detto (ovvero per aver nascosto) che l'IdV nelle elezioni amministrative ha dimezzato i suoi voti rispeto alle elezioni europee?


Resistere, resistere, resistere

Ecco spiegato il ricorrente ..... torcicollo

Brunetta, bene! ma...

Il nucleo della proposta di Brunetta di adeguare la normativa italiana alle richieste dell'Unione europea è: L'aumento dell'età per il pensionamento delle donne nella pubblica amministrazione potrebbe essere di un anno ogni due anni in modo da passare da 60 a 65 anni in dieci anni.
Potrebbe essere un'idea, ma .......è opportuno dire chiaramente che i risparmi del'inpdap devono essere vincolati, anche per i governi futuri, alla realizzazione di tutte le facilitazioni inerenti alla condizione di donna-madre-lavoratrice.
E' ovvio che la faccenda viene vista dal sindacato in modo differente: loro vorrebbero prima le facilitazioni (con quali soldi?), ma già sarebbe un risultato che si mettessero d'accordo su "cosa" realizzare.
Con questo presupposto spero solo che Brunetta-Sacconi facciano in fretta.

Silvio, pensa agli italiani

Tutti i media riportano che in Italia è aumentata la pressione fiscale, come se fossero aumentate le imposte.
E' bene chiarire subito che questo risultato non è dovuto all'aumento delle imposte, bensì alla caduta del Pil. Ma viene subito un'osservazione: Possiamo pensare che l'Italia possa ripartire, dopo la crisi, se le condizioni fiscali sono così punitive?
Mantenere gli attuali livelli di pressione fiscale significa, a mio avviso, condannare l'Italia ad un definitivo declino e consegnare la ripresa ai Paesi fiscalmente meno esosi.
Silvio, oltre a pensare ai giudici, pensa anche agli italiani.

martedì 23 giugno 2009

Il segreDario giusto

Il Partito democratico, dalle politiche alle europee ed alle amministrative, ha perso tutto quello che poteva perdere. Tanto che oggi più che contare comuni e province che ha perso, fa prima a contare quello che gli è rimasto.

In sintesi

PROVINCIALI
2004: CS 50 - CD 9
2009: CS 28 - CD 34

COMUNALI (capoluoghi)
2004: CS 25 - CD 5
2009: CS 16 - CD 14

Ma il segretario, Dario Franceschini, esulta per la grande vittoria ottenuta. Dice che è un risultato molto positivo e che è cominciato il "declino della destra".
Ora si capisce come si fa a diventare segretari, bisogna avere delle doti particolari: non tutti riescono a dire queste cose senza che gli scappi da ridere...o da piangere!
Per fare affermazioni simili ed esultare per il grande risultato positivo, bisogna avere una bella faccia di bronzo. E Franceschini ce l'ha...

La giusta causa

"Dopo giorni di ripetuti oscuramenti da parte del Tg1, principale telegiornale del servizio pubblico, sul filone dell’inchiesta di Bari che vedrebbe coinvolto il presidente del Consiglio, chiediamo che il presidente di garanzia della Rai, Paolo Garimberti, convochi il consiglio di amministrazione per audire il Direttore del Tg1 e per affrontare in maniera approfondita il tema dell’informazione e del pluralismo nei telegiornali Rai, i cui principi di obiettività, trasparenza e imparzialità sono chiaramente indicati nel codice etico dell’azienda".
Qual è il problema? Quale sarebbe la sua colpa del direttor del TG1 (Minzolini)?
Quella di non voler trasformare il principale telegiornale nazionale in un coiffeur pour dames, come ormai è divenuto il TG3 e di non lottare per "la giusta causa".
Oppure il Pd, più semplicemente, non si rassegna ad avere un atteggiamento padronale nei confronti dell'azienda Rai, come quando c'era Riotta (sempre prono alla giusta causa).
.

Fatti, non parole

Lo scorso anno la Guardia di Finanza aveva chiuso con un recupero che risultò essere il più alto degli ultimi 10 anni.
Un certo Bersani (ve lo ricordate?) esternò che quello era lo strascico del buon governo Prodi e che invece, con questo governo, le entrate fiscali erano già diminuite. Dimostrando così tutta la sua sapienza nel confondere gli effetti della crisi con quelli dell'evasione fiscale.
Ora sono stati comunicati i dati dei primi cinque mesi del 2009: le cifre recuperate sopravanzano del 10% i risultati del 2008 e sono stati eseguiti sequestri di disponibilità finanziarie e patrimoniali a carico degli indagati per 176 milioni con un +160% sul 2008.
Ma il TG3 è troppo impegnato a seguire le vicende erotico-politiche per dare conto di questi fatti.
Fatti, non parole.
http://www.rainews24.rai.it/it/news.php?newsid=122246

domenica 21 giugno 2009

Macheccefrega!


magistrati pagati?

Giuseppe Scelsi entrò giovanissimo nel movimento Lotta Continua guidato da Adriano Sofri e lì cominciò a elaborare la sua cultura politica. Dal liceo Orazio Flacco e da Lc passò all’università e al Collettivo di giurisprudenza e scienze politiche. Poi, altro salto, ecco la professione e la scelta di Magistratura democratica, il grande laboratorio della sinistra in toga, la corrente ultrà, insieme ai Movimenti riuniti, dentro l’Anm e nel Csm. Nel 2005 cantò le lodi di Nichi Vendola, il rifondarolo al quale non mi risuta che nessun magistrato abbia mai fatto domande pr le sue dichiarazioni pro-pedofilia.
Giuseppe Scelsi è il magistrato che lavora all’inchiesta “letti bollenti di Silvio” .
Ed è "ineccepibile": Il giorno in cui il Corriere della Sera ha fatto scoppiare il caso D'Addario, si è premurato di far sapere che le registrazioni e immagini ottenute da un telefonino sono state sigillate in cassaforte. E i nastri sono stati ascoltati ma non sbobinati quindi non c'è alcuna trascrizione di ciò che Patrizia ha raccolto clandestinamente a Palazzo Grazioli.
Finalmente una toga che rispetta il segreto istruttorio e tratta un'indagine così scabrosa con il dovuto riserbo!
E allora come mai ieri mattina, sulla prima pagina di Repubblica, compariva il seguente titolo: “Ecco le registrazioni di Patrizia”? Anche il giornalista Carlo Bonini però puntualizza che i nastri "sono secretati", che la magistratura "ha apposto i sigilli sugli originali e ha disposto che non ne venissero effettuate le trascrizioni".
E allora come mai il contenuto viene ugualmente sbattuto in copertina? Come mai si vengono a conoscere particolari (sicuramente "fondamentali" per l'inchiesta) del tipo “il presidente del Consiglio si rivolge a Patrizia spiegandole che si assenterà per fare una doccia e mettere un accappatoio”? Oppure “il presidente invita la donna ad aspettarlo nel letto grande”? O ancora una telefonata del giorno dopo in cui il presidente "si dice ironicamente sorpreso" di trovare la signorina "un po' rauca" perché "la notte precedente non ha sentito strilli"?
Già: perché atti secretati e ascoltati soltanto dal pm finiscono trascritti non in carte giudiziarie ma su carta di giornale?
E come mai dal Corriere della Sera, sempre ieri e sempre in prima pagina, si apprende il racconto pressoché integrale fatto l’altro ieri mattina alle 8 agli uomini della Guardia di finanza barese da Barbara Montereale, un interrogatorio "segretato per ordine del pubblico ministero"?
E infine, c’è veramente qualcuno che davanti a tutta questa “spazzatura” mediatico-giudiziaria riesce ad indignarsi per la vita sessuale di Berlusconi, a casa sua con un’adulta consenziente, anche se retribuita per le sue prestazioni?
Oppure è necessario indignarsi perchè un funzinzrio dello Stato si fa sistematicamente “scappare” atti secretati facendoli finire sulle “gazzette rosse”.
E' lecito pensare che questo passaggio di notizie abbia un prezzo? Non tutti potranno poi entrare in politica (PD o IdV, come per Violante, Di Pietro.....l'elenco sarebbe lungo). E' lecito pensare che questi integgerrimi magistrati siano pagati, o comunque siano "al soldo" di qualcuno?
Presidente, apri gli occhi.
PS.
Ricordate Michele Emiliano? Era il pm di Bari che indagava sul caso Arcobaleno. Come è fnita?
E' finita con: Avanti un altro!
Il partito dei Pm che conducono inchieste che li fanno poi diventare parlamentari si infoltisce. Nel 2003 lascia la magitratura (ma pensa un po' che combinazione) ed entra in politica per la coalizione di centrosinistra. Nel 2004 diventa Sindaco di Bari. Dal gennaio 2005 è nominato delegato dell'ANCI per le Politiche per il Mezzogiorno e, dal 29 marzo 2007, coordinatore dei Sindaci delle Citta' Metropolitane. Dall'aprile del 2007 è, inoltre, presidente del Consorzio per l’Area di sviluppo industriale di Bari. Il 14 ottobre 2007 è eletto segretario regionale del Partito Democratico in Puglia.
Ricordate? http://www.lisistrata.com/cgi-bin/02lisistrata/index.cgi?action=viewnews&id=634

Orpheus

Dov'è la politica?

Oggi, giorno di elezioni in tanti Comuni e ovunque per il referendum, sono andato sul sito del Partito democratico ed ho letto di tutto, ma neanche una parola dedicata ad un programma, ad un idea, a risolvere uno solo dei tantissimi problemi.
Troneggia un invito di Franceschini dal titolo: Noi siamo pronti. ecco il testo: Nel 2009 non si vota in base alle appartenenze ideologiche, ma in base al programma; gli elettori scelgano la credibilità e la competenza dei candidati PD. Sono i candidati migliori, votateli, sapranno rappresentarvi come si deve.
Scusa Dario, a parte che sulla credibilità avrei da scrivere tantissimo, basterebbe solo fare la lista delle persone del PD che sono sotto inchiesta nelle varie amministrazioni comunali, provinciali e regionali, ma di quale programma parli?
Del programma Noemi? o di quello dei voli di Stato? o di quelli della D'Addario?
Ed io dovrei votare PD perchè siete bravi a spiare nella camera da letto dell'avversario politico?
Sì, perchè, noostante voi diciate in continuazione che vi interessa solo il discorso politico, io da mesi non trovo nessuna politica in quello che scrivete sui vostri giornali e nepppure sul vostro sito ufficiale.
Non siete più un partito politico.
Vi siete fatti trascinare da Di Pietro e questo è un errore imperdonabile.
Ah, Di Pietro!
Ecco la politica del sul blog:
Silvio Berlusconi non è più un politico, non è più un uomo del popolo, né delle istituzioni.
E’ circondato da paure, da paranoie, ora verso i giornalisti spioni, ora verso il suo avvocato, ora verso i suoi lacchè cospiratori, ora verso i cittadini comunisti.


Se questi sono gli argomenti che questi due burattini della politica mettono in campo come alternativa di governo, io credo che Berlusconi potrà governare tranquillo.
Anzi, un consiglio: Silvio, pensa a governare e va avanti anche con le riforme, non dar retta a chi ti dice che vanno fatte con grande consenso; fa capire al Presidente che quelli non faranno mai nulla. Vedi nelle relazioni sindacali ad un certo punto hai capito che gli accordi andavano firmati anche senza la CGIL, e allora, per le riforme, cerca il consenso dell'UdC.

sabato 20 giugno 2009

'Non c'è un giudice a Napoli?

Sono stati chiesti oltre 173 anni di carcere complessivi per i 72 gondolieri che, nel corso di una serie di proteste tra 2003 e 2005, bloccarono, secondo l’accusa, la circolazione lungo il Canal Grande.

Quando leggo queste cose mi chiedo se la Campania fa parte dell'Italia. Perchè?

Perchè qui tutti i giorni un gruppo di dipendenti Fiat di San Giorgio a Cremano occupa la stazione di Acerra, un altro gruppo di cassa-integrati della IXFIN occupa il casello autostradale di Caserta Sud, più gruppetti sparsi di disoccupati organizzati occupano varie zone di Napoli, da via Marina a via Foria, da Piazza Municipio a Piazza del Gesù.

Non c'è un giudice a Napoli?
Non è che qualcuno dellaLega ce ne può mandare uno?
Si ringrazia in anticipo.

La Norma Iervolino

Corso Secondigliano a Napoli, una città ripulita dalla spazzatura, ma non dai suoi abitanti.
Quanti motorini circolano sui marciapiedi? e quanti portano il casco?
Per un non-napoletano sembra un'immagine assurda, qui è la normalità.
http://www.ilmattino.it/video.php?id=1958
«Ormai è diventata una situazione insostenibile. Non ci sono distinzioni di orari o di giorni, tutto accade con molta semplicità, come se fosse nella "norma"».
Inutile chiedere spiegazioni alla Iervolino, risponderebbe: "Io ho emanato un'ordinanza che vieta ai motorini di circolare sui marciapiedi, pena il sequestro del mezzo. Mica mi si può accusare di non essre intervenuta?"

Montereale, ma chi crede di essere?

Barbara Montereale, 23 anni. E' lei l'amica che accompagnò Patrizia D'Addario, la 42enne grande accusatrice, alle feste a Palazzo Grazioli.
Anche per lei i magistarti iporizzano di avere ricevuto soldi da Berluscni per prestazioni sessuali con Silvio.
Sentita dai magistrati ha detto: "Rapporti sessuali con Silvio? Non mi ha chiesto nulla in tal senso, anzi mi ha trattato come una figlia. Mi ha solo aiutato economicamente, con una busta che conteneva 10mila euro in contanti, dopo aver saputo che vivevo un momento triste poiché con la mia bambina, che ha un anno e mezzo, non riuscivo ad arrivare a fine mese."
Nonostante le insistenze dell'intervistatore, non si sono minorenni, non c'è droga, non c'è sesso sfrenato, non ci sono compensi per prestazioni particolari, non ci sono voli di Stato; addirittura dice che tutte le ragazze lo chiamano "Papi".
http://tv.repubblica.it/copertina/cosi-ci-reclutava-berlusconi/34132?video
Purtroppo questa Montereale, per la sinistra, non e` credibile....e poi ...come si permette di non stare al gioco al massacro impostato dagli strateghi della sinistra .....? ma chi crede di essere...!

giovedì 18 giugno 2009

Non è una novità

Massimo D'Alema sostiene che "se qualcuno ha il coraggio di dire che manovro inchieste giudiziarie, lo denuncio perché è un mascalzone e un bugiardo".
Io dico che "mascalzone e bugiardo" è lui. Lo dico io ma lo pensano tutti gli italiani.
Massimo D'Alema non ha mai vinto una elezione. Non conosce il metodo democratico. La sua ascesa al potere è costellata di manovre di Palazzo, di operazioni dietro le quinte. È stato così nel 1994 contro Berlusconi, è stato così contro Prodi nel 1998.
Appare così anche oggi perché, in questa storia ci sono, diciamo, troppe coincidenze e troppe allusioni.

Vorrei ricordare un articolo comparso su Panorama l’8 giugno del 2000 con il titolo “Inchieste dimenticate, retroscena della tangentopoli pugliese” a firma di Maurizio Tortorella.
In quel servizio, mai smentito e mai querelato, si ricostruivano i retroscena che precedettero l’entrata di un altro magistrato barese, Alberto Maritati, in politica con il centro sinistra.
Anche allora c’era di mezzo un cosiddetto re delle cliniche e della sanità pugliese, il famoso Francesco Cavallari, detto “il re delle case di cura riunite”, un piccolo impero della sanità privata, con 4 mila dipendenti. Cavallari si era pentito e aveva fatto il nome di molti politici, tra cui D’Alema.
Al pm Maritati, il 19 settembre 1994 aveva detto: “Non nascondo che in una circostanza particolare ho dato un contributo di 20 milioni al partito. D’Alema è venuto a cena a casa mia, e alla fine della cena io spontaneamente mi permisi di dire, poiché eravamo alla campagna elettorale 1985, che volevo dare un contributo al Pci”.
L’accusa era stata ripetuta il 7 ottobre.
Gli inquirenti avevano chiesto a Cavallari i riscontri: “Quella sera, con D’ Alema, eravamo presenti in tre: io, il mio cuoco Sabino Costanzo, e il nostro amministratore Antonio Ricco, che era in grande rapporto d’amicizia con lui”.
Erano però passati troppi anni dal reato, si era già in zona prescrizione e il gip Concetta Russi, su richiesta conforme del pm Maritati, decise il 22 giugno 1995 per l’archiviazione.
Con queste parole: “Uno degli episodi di illecito finanziamento riferiti, e cioè la corresponsione di un contributo di 20 milioni in favore del Pci, ha trovato sostanziale conferma, pur nella diversità di alcuni elementi marginali, nella leale dichiarazione dell’onorevole D’Alema, all’epoca dei fatti segretario regionale del Pci”. E aveva aggiunto: “Con riferimento all’episodio riguardante l’illecito finanziamento al Pci, l’onorevole D’Alema non ha escluso che la somma versata dal Cavallari fosse stata proprio dell’importo da quest’ultimo indicato”.
Un banale episodio di finanziamento illecito dei partiti che però passò sotto silenzio. Neanche una fuga di notizie fino al pezzo su “Panorama”. Quei mesi che passarono tra l’apertura dell’inchiesta e la sua inevitabile archiviazione salvarono D’Alema da un processo.
E nel 1999 quando D'Alema divenne premier il pm Maritati diventò sottosegretario agli Interni. Qualcuno malignamente collegò le cose e ieri anche questa circostanza è tornata a galla, dato che la contiguità politica con gli ambienti giudiziari baresi per D’Alema e per il centro sinistra non è di certo un mistero. Né una novità.
Per carità, nulla di penalmente rilevante,..........solo intrallazzi.

La faziosa intellighentia di sinistra


«È con legittimo orgoglio napoletano e meridionale che accogliamo la notizia delle quattro nomination per l’Oscar al film “Il Postino” di Massimo Troisi, che non smette di stupirci». Era il 13 febbraio 1996 e Bassolino, sindaco di Napoli, salutava così il riconoscimento postumo all’attore e regista napoletano.

Ma Troisi non era parte dell'apparato di consenso bassoliniano ed è bastato poco più di un decennio a Bassolino ed al circuito culturale e mediatico della sinistra campana per dimenticare un personaggio.
Ieri, il quindicesimo anniversario della morte di Troisi, è stato cancellato dalla Regione Campania, dalla Provincia e dal Comune di Napoli.
E questo nel giorno di apertura del “Napoli teatro festival”, una maratona di 16 giorni, dove ci sarà spazio per il marchese De Sade, per Gramsci, per Dario Fo, ma non per Troisi, diventato straniero in Patria, grazie alle corti fameliche bassoliniane che presidiano il circuito della cultura e dello spettacolo.
Per “Napoli teatro festival’’ la Regione ha stanziato 100 milioni di euro, per la pseudoartistica stazione della metropolitana di Monte Sant'Angelo dell’indiano Ashir Kapoor, prediletto dal consulente artistico di Bassolino, Eduardo Cicelyn, due milioni di euro. I costi, però sono lievitati, come ha denunciato il “Corriere del Mezzogiorno”, di oltre 50 milioni di euro. E intanto non si trovano 400mila euro all’anno per riaprire il Museo Filangieri, che custodisce la memoria della grande Napoli capitale.
Inutile immaginare come sarà il Forum delle culture del 2013 se a gestirlo saranno gli stessi apparati del consenso che hanno cancellato Massimo Troisi.
L’unica cultura che non sarà presente sarà quella napoletana.

domenica 14 giugno 2009

Andate a rubare

Ex detenuti che scortano i croceristi che sbarcano a Napoli. L'iniziativa è della Regione Campania e rientra in un progetto per il reinserimento degli ex carcerati. Gli operatori dovrebbero essere dislocati in alcuni punti strategici della città e dovrebbero scortare le comitive che vogliono fare un giro in quelle strade considerate a maggiore rischio per la sicurezza. Gli ex detenuti impegnati nel progetto «Escodentro» sono circa 426.
VERGOGNA!!! Con tanti laureati nel settore mettiamo questa gente come biglietto da visita per la città.

Solo menti malate potevano partorire un'idea simile. E i corsisti I.SO.LA? Da anni abbiamo migliaia di giovani ai corsi di formazione al lavoro (con diaria): tra loro ci sono molti diplomati e perfino laureati nel settore che sarebbero stati più adatti, sicuri e si presentano anche meglio. (2 parole in inglese e in italiano le sanno spiaccicare)

VERGOGNA. La cosa farneticante è che l'assessore alla Formazione (Rifondazione Comunista) aggiunge che nessuno meglio degli ex detenuti conosce i pericoli della città.

Ragazzi napoletani, non perdete tempo a studiare andate a rubare che il posto è assicurato.

CHE SCHIFO. farabbutti.
Ps. Non ho nulla contro gli ex-detenuti ed il programma del loro inserimento. Lamento il fatto che la Regione Campania ha fatto partire da anni decine di corsi di formazione al lavoro, che coinvolgono migliaia di ragazzi e che vengono sistematicamente dimenticati ogni volta che si intravede un'opportunità di lavoro.
Questa è una vergogna.
La considerazione di un corsista: Se invece di andare a frequentare il corso di formazione fossi andato a rubare, spacciare, estorcere,.... adesso avrei avuto il posto.

sabato 13 giugno 2009

Caro Presidente

Caro Presidente Napolitano, con doveroso rispetto non posso non dirLe che quando si esagera e si va al di là della "modica quantità" è necessario mettere degli argini.
La Magistratura ha tracimato. Più del Vajont.
Troppe fughe dalle Procure. Mai una inchiesta per trovare il colpevole. Eppure c'è l'obbligatorietà dell'azione penale. Ma per chi?
Mi sorge un dubbio. Queste fughe hanno un prezzo?
A Lei questo dubbio non è mai sorto? Se lo è mai domandato?
Credo di no. Ed ha fatto male.
E sono convinto che molti media ci avrebbero campato per mesi se solo le parti in casa fossero invertite politicamente.
La libertà di informazione è importante, ma quello a cui abbiamo assistito in passato è stata più che altro libertà di diffamazione. Non è possibile alterare completamente il senso di una frase o di un evento innocente e farlo diventare qualcosa di losco, di sporco.
Oltre tutto, se ho ben capito,le intercettazioni delle quali sarà vietata la pubblicazione sono quelle destinate alla distruzione. Intercettazioni inutili per le indagini. Mi dispiace ma il giornalismo alla D'Avanzo o alla Travaglio, fatto solo di ignobili insinuazioni e sottintesi, mi fa schifo. Ed ancora di più mi fanno schifo coloro i quali cercano di sfruttare questo tipo di giornalismo rivestendolo di significati politici ed istituzionali. Gente disposta a mandare la propria moglie o la propria sorella a fornicare con Berlusconi per ricavarne un qualche vantaggio politico.
Spero che Lei Presidente conosca anche la sentenza recentissima della Corte europea dei diritti dell'uomo, che definisce il limite fra liberta' d'espressione e d'informazione e rispetto della vita privata di chiunque, compresi gli uomini con funzioni pubbliche.
E' strano che Lei non l'abbia nominata.
Per cortesia non faccia come Travaglio che recita solo la parte che gli piace evitando accuratamente tutto il resto.
grazie

giovedì 11 giugno 2009

Senza vincoli

Riccardo Villari ha appena finito di pranzare al ristorante della Camera. Ogni tanto, lui che è senatore, ci torna. È stato il primo ad uscire dal Pd. E adesso lo guarda da fuori anche se ne parla come del suo partito. Dice «noi», come se fosse ancora lì.
Senatore, è convinto che non succede nulla?
«Sicurissimo. Nulla di nulla. È così da quindici anni. Perdono e fanno finta di nulla. Ma quel che è più preoccupante è che oggi il Pd non ha più una prospettiva», dice sconsolato mentre imbocca il corridoio che arriva in Transatlantico.
Possibile che dopo una batosta così non succeda nulla?
«Nulla» insiste Villari. E riprende: «Perché è mai successo qualcosa? La Finocchiaro ha preso il 18% in Sicilia ed è stata premiata con la presidenza del nostro gruppo al Senato. Soro ha preso quella mazziata in Sardegna e fa sempre il capogruppo alla Camera. Tutti così, sempre».
Sono cambiati sette leader alla guida della sinistra.
«Ma quando mai. Stanno sempre là. Perdono e restano al loro posto. Ha visto Veltroni? All'ennesima sconfitta l'hanno cacciato. Ora sta zitto. Pensa che tra sei mesi arriva lui ci spiega come fare. Walter, ma che cazzo devi dire? Tu dovresti spiegare a noi cosa fare dopo che non ne hai imbroccata una?».
Intanto ha fatto nascere il Pd...
«Il Pd non l'ha fatto lui. Lui l'ha consegnato a Di Pietro. Ma si può fare? Siamo alleati con uno che pensa solo a fotterci. Ora s'è preso De Magistris, sembra un pazzo, vede P2 ovunque. Quello tre mesi fa giudicava le persone, c'è da inorridire. E bravo Walter».
Villari riprende: «Pèrdono e vengono premiati. Vede, ora abbiamo avuto il 26%, che consente ancora di tenere tutti dentro, di assicurare una poltroncina a tutti. Se prendevano il 24 non c'erano posti a sufficienza e allora qualcuno sbatteva la porta».
Rutelli va via?
«Ma che se ne va. Figuriamoci. E poi dove va?».
Da Casini...
«E Casini se lo piglia? Pier ha fatto terra bruciata. Ha una visione del partito padronale. Mo' voleva fare fuori pure De Mita. Ha visto che è successo nell'Italia del Sud? Ciriaco ce l'ha fatta per 1300 voti, per un soffio. Hanno tirato la volata a Trematerra, il capo della segreteria tecnica di Cesa».
Villari guarda fisso negli occhi: «Capisc a 'mme. S'erano bevuti pure De Mita. Casini non vuole comprimari. Appena uno alza la testa, via. Lo caccia».
E allora meglio De Mita?
«E che dubbio c'è? Quando mi sono candidato alla segreteria regionale, De Mita non voleva. Glielo dissi: "Cirì, mi ha ffà sbarcà almeno; non posso stare tutta la vita sulla nave". E lui disse di sì. Questi qua no, hanno paura che tu sbarchi, è la loro fine. Per carità, già sono pochi i posti, pensa se si aggiunge un altro».
E Gentiloni?
«Lui e Realacci sono rutelliani, poi veltroniani, franceschiani, rutelliani. Paolo aveva fatto la riforma della Rai ma la sua maggioranza l'avrebbe bocciata. Poi il Pd ne ha presentata una che era il contrario. Uno così sconfessato si dovrebbe ritirare. Niente, sempre lì».
Ed Enrico Letta?
«Oddio, Letta. Mamma mia, quello era ministro nel '96. Ha fatto perdere Prodi. E basta, no. Hai avuto l'occasione, hai perso. E fatti da parte! Tutta gente che nun c'ha 'nu voto. E parlano pure. Quando siamo al governo fanno i ministri, quando siamo all'opposizione i vicepresidenti della Camera».
Per esempio?
«Rosy Bindi. Era ministro della Sanità e fece incazzare mezza Italia. Poi abbiamo perso le elezioni. E ora pontifica, dovremmo fare così, colì. Ma che cazzo dici, Bindi? Stai seduta su una poltrona da vent'anni. Fatevi da parte. Basta, non parlo di politica».
D'accordo, parliamo di cose serie: Lavezzi lascia il Napoli? «Tutti ma il Pocho no».

Il boomerang

La Camera dice sì al ddl sulle intercettazioni, dopo che il governo ha ottenuto la fiducia. I sì sono stati 318, 224 i no, un solo astenuto.
Qual è la novità? La novità è che la maggioranza presente in aula era di 298 onorevoli e che la votazione finale si è tenuta a scrutinio segreto, come richiesto dal gruppo del Pd sperando in qualche franco tiratore.
«In pratica abbiamo preso 20 in più dei nostri. Il voto segreto ci ha premiato, visto che nel computo dei voti a favore ci sono 20 voti in più rispetto a quelli della maggioranza. Significa che circa il 10% dell’opposizione condivide le nostre tesi» ha commentato Alfano.

ps: questa notizia non la trovate su Repubblica.

Meglio un nemico vero che dei falsi amici

Che i sinistri siano incoerenti, non avevamo bisogno di Gheddafi per saperlo, ma non perdono occasione per mostrare anche di avere una memoria molto labile.
Sto parlando della visita di Gheddafi e premetto subito che il post non è di approvazione al Governo, (troppi salamelecchi), ma sulla ennesima sceneggiata sinistra. In tutta franchezza non mi sento di buttare la croce su Berlusconi, non mi piace Gheddafi, ma mi piace ancor meno avere le strade piene di clandestini. E con questo accordo ne verranno sicuramente meno.

Ma torniamo ai sinistri; Le anime belle dedite alla difesa dei Diritti umani a intermittenza, sono sul piede di guerra e pronte a dar battaglia al Governo per la visita del leader libico Muammar Gheddafi.
Pd, radicali e italia dei valori hanno definito questa scelta “una vergogna”, i radicali minacciano il solito sciopero della fame e la Finocchiaro ha già annunciato che i senatori del Pd diserteranno l’aula quando domani alle 11, Gheddafi parlerà in qualità di Presidente dell'Unione africana.

Ma dove erano questi signori quando, circa tre anni fa l’allora presidente del Consiglio Romano Prodi e anche quello della repubblica Giorgio Napolitano accolsero con tutti gli onori il presidente golpista del Sudan, Omar Hassan el Bashir?
Ah… già erano al Governo perché facevano parte di quella maggioranza. In quella circostanza i principi umanitari li seppellirono sotto la solita montagna di doppiopesismo, ipocrisia e falsità che li contraddistingue sempre.
Non voglio fare paragoni tra Al-Bashir e Gheddafi, ma solo ricordare che Al-Bashir è un dittatore sanguinario, condannato dal tribunale dell'Aja per i crimini contro l'umanità, accusato di sostenere le milizie arabe Janjaweed, responsabili di gran parte dei massacri in Darfur (450.000 morti e 2.700.00 profughi). In poche parole un genocida.
La visita fu aspramente criticata da Amnesty international e dall'Europa, l'International Herald Tribune diede molto risalto al fatto, con un articolo intitolato "La visita in Italia del leader del Sudan fa crescere la preoccupazione internazionale"(Ah l’avesse fatto Berlusconi le veline rosse avrebbero parlato subito di brutte figure dell’Italia all’estero). Amnesty accusò l’Italia di essere l’ unico paese a essersi sbilanciato così tanto con il Sudan. E Romano Prodi dovette risponderne anche all’Europa, perché 25 eurodeputati francesi e inglesi gli chiesero conto di questa, a loro avviso, "improvvida iniziativa". Per questa circostanza Prodi usò l'espressione "occasione utile". In Europa tutti però si chiesero in cosa consisteva questa presunta utilità. E se non ci fosse invece il rischio di legittimare un governo andato al potere con un colpo di stato islamista.
Dove erano le anime belle dedite alla difesa dei diritti umani?

La sinistra ha trattato con tutti i peggiori boia del mondo, da Ahmadinejad, ad Assad di Siria, passando per i leader di Hamas, e Fidel Castro. Vergognoso e immorale il biglietto di commossi auguri di buon compleanno, inviato dal Presidente della Camera Fausto Bertinotti a Fidel Castro.
E tanta indignazione la tirano fuori a comando SOLO per Gheddafi che non sarà uno stinco di santo ma NON E’ NEMMENO UN GENOCIDA.
Di vergognoso c’è solo il comportamento di una parte politica allo sbando che non sa più a che santo votarsi per rialzare un gradimento in picchiata libera. Quanto ai Radicali, la Bonino come Ministro del Governo Prodi andò in Cina, ma se ne guardò bene dal menzionare nemmeno di striscio, i diritti umani, cosa che fece persino quell’anima nera di Bush. Della serie ci si ricorda dei diritti umani solo quando non si ha una comoda poltrona di ministro.

Sono falsi, falsi, falsi.
Come dice Beppe Grillo: meglio un nemico vero che dei falsi amici! così siete gente di sinistra, non siete stati capaci di governare e adesso che troviamo qualcuno che vuole fare le cose per bene, voi siete capaci solo a mettere zizzania e fate quello che ci viene meglio fare: distruggere.

Valle a capire le donne

Generalmemte non mi interesso di queste cose ma, dopo aver tenuto tutti gli italiani (e qualche europeo) in apprensione per la presunta malattia del premier-mostro per la sua irrefrenabile morbosità verso le minorenni, fa specie che oggi scrive un'altra lettera e ci acussa di non aver capito niente.
Ecco il testo (questa volta inviato al Corriere della Sera): «In queste settimane ho assistito in silenzio, senza reagire mediaticamente, al brutale infangamento della mia persona, della mia dignità e della mia storia coniugale. Certo è che la verità del rapporto tra me e mio marito non è neppure stata sfiorata, così come la ragione per cui ho dovuto ricorrere alla stampa per comunicare con lui. Certo è che l’ho sempre amato e che ho impostato la mia vita in funzione del mio matrimonio e della mia famiglia».
Repubblica, che è aduso a porre domande, dovrebbe chiedersi:
1. Perchè la lettera di accusa è stata inviata a Repubblica ed il pentimento è stato inviato al Corsera.
2. Perchè l'accusa è stata fatta prima delle elezioni e il pentimento arriva solo dopo le elezioni?
3. A chi si riferisce Veronica quando parla di "troppe voci, incontrollate e malevoli"?
4. Nasce il sospetto che non "tutto "quello che Repubblica riportò come parole scritte da Veronica fossero autentiche?

Se queste domande non fossero lecite, resterebbe solo da ipotizzare che Veronica stia mercanteggiando con Silvio la separazione consensuale per ottenere il massimo tornaconto economico. Valle a capire le donne.

PS. un plauso al Corsera on-line che, pubblica le parole di Veronica e, per il momento si astiene da commenti.

http://www.corriere.it/politica/09_giugno_11/veronica_lettera_feff5bfc-564a-11de-82c8-00144f02aabc.shtml

A che siamo ridotti

Siamo a Napoli, a quattro passi dal caos della stazione centrale, c’è una piazzetta.
Niente suk, né monnezza, ma panchine su cui siedono mamme e vecchietti e dove i bambini piccoli giocano tranquilli. Per terra solo qualche foglia caduta dagli olmi che ombreggiano, circondando la piazza.
Non sembra di essere a Napoli, ma basta allontanarsi da questa piazzetta di Santa Maria la Fede, e torni subito nello standard del degrado napoletano.
Il merito è tutto di Claudio, due figli e poco più di trent’anni; il suo lavoro è quello di tenere pulita tutta la piazza. Non è un dipendente comunale e non è nemmeno al servizio di una ditta privata. Come molti napoletani, si è inventato un lavoro, quello di spazzino. Di mattina e per tutto il pomeriggio spazza per terra, pota le piante, raccoglie le cartacce e sistema le mattonelle della piazza.
I residenti della zona che affacciano sulla piazzetta gli danno un contributo volontario ogni settimana: «I soldi sono pochi, ma tutti quanti danno qualcosa. Riesco a mettere insieme 400-500 euro al mese», spiega Claudio.
La gente del posto è contenta di quello che fa: «Rende questo quartiere più vivibile ma ci sentiamo abbandonati dal comune, al quale paghiamo le tasse. Prima questa zona era veramente degradata».
Felice anche lo spazzino comunale dell'Asìa: «Mi dà una mano, Claudio è davvero molto utile. Io da solo non ce la farei a coprire tutta quest'area». Lui è contento, i cittadini forse un po' meno, visto che per la pulizia delle strade pagano due volte.
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/video/?vxSiteId=bc005c9d-d69f-463a-ae21-a260eceafed0&vxChannel=Ultime%20News&vxClipId=2524_73268&vxBitrate=300
Ecco un esempio di come si crea illegalità. Non è questo un lavoro "nero", senza contributi pensionistici nè previdenziali, senza assistenza malattia ed esentasse?
Un bravo comunque a Claudio, che non fa parte di quella schiera di disoccupati organizzati che "rubano" il sussidio dei tantissimi finti corsi di formazione organizzati dal Comune e dalla Regione.

martedì 9 giugno 2009

Uguale al suo datore di lavoro

Ancora non sappiamo per quali grandi meriti e capacità De Magistris dovrà rappresentare gli italiani a Strasburgo. Il suo capo Di Pietro ancora non lo ha spiegato agli italiani.
Ma lui già si è presentato, e come degno discepolo di cotanto maestro, ha iniziao subito con la scuola dipietrista, vale a dire accusare tutti gli altri che non appartengono alla sua parrocchia.
Ecco la suaprima esternazione: «La vittoria del Pdl in Campania non è merito di Cesaro ma del fallimento del centrosinistra sui temi morali e ambientali. Francamente - ha aggiunto De Magistris - devo dire che Cesaro non rappresenta degnamente nè Napoli, nè la sua provincia nè la Campania»
Tutti i sinistri sono sempre pronti, in ogni occasione, a difendere la costituzione e poi quando il popolo elegge democraticamente un politico del centro destra puntuale, come il suono di una campana, arriva il giudizio dei perdenti di successo pronti a contestare, pontificare.
Finitela con la vostra spocchia da primi della classe. Proprio per questi motivi il popolo vi ha puniti nelle urne dalle alpi al sud. Spogliatevi della vostra presunta superiorità.
Continuate così e sarete sempre distanti dalla "ggente", come dite voi sinistri radical chic in ogni circostanza.
Il popolo è con Berlusconi: rassegnatevi a lunghi anni di opposizione.
Perderete il Comune e la Regione. Infine, ascoltate in tv (quando non siete distratti dalle boiate che spara il buon Franceschiello) l'accademico d'Italia membro della Crusca, l'on. Di Pietro con il suo linguaggio forbito, aulico, pregno di vocaboli che denotano anni di studi in lettere e filosofia. Come disse Totò; mi faccia il piacere!!!
Al vostro De Magistris invio una selva di pernacchie. Inizia veramente male.
Se De Magistris sa qualcosa percui Cesaro è impresentabile, parli, dimostri e ci informi. Altrimenti taccia.
Se il problema invece è costituito dal fatto che Cesaro non sappia parlare non credo sia un gran problema. Di Pietro non è meglio.
Non mi piace la calunnia gratuita. Non conosco Cesaro, ma da napoletano ho sopportato una incapace IERVOLINO (al Comune) un inutile Di Palma (alla Provicia) ed un arrogante e pessimo governatore BASSOLINO (alla Regione) che hanno ridotto la nostra città in una pattumiera a cielo aperto con una diffusa illagalità legalizzata.
Se, come oggi dicono, avevano le mani legate dal governo nazionle del PD, dovevano andare via dicendo la verità. VERGOGNA.
Quindi, noi napoletani perbene se abbiamo sopportato questi tre potremo anche sopportare Cesaro; ma perlomeno vediamo cosa saprà fare senza condannarlo a priori, solo perchè è un avversario (per De Mgistris nemico).

Il PdL è minoranza nel Paese

Elezioni Europee.
Il PD scende nella misura che tutti si aspettavano; nessuno lo dice ma in realtà i voti che hanno perso sono quelli che molti che votavano Rif Com scelsero alle poltiche di “turarsi il naso” e votare PD per fermare Berlusconi ed il resto se li è presi Di Pietro.
Tutto secondo programma.

Il PDL onestamente ha avuto una battuta d’arresto rispetto alle sbandierte attese, soprattutto al nord, dove aumenta la Lega, mentre al sud e nelle isole tocca anche il 41% per cui quaggiù é stato un plebiscito.

Sono elezioni europee, ma tutti, proprio tutti analizzano i risulati con una vocazione localistica. E allora, siccome in Italia non c'è il bipartitismo, bensì c'è il sistema bipolare, diciamo che i numeri sono questi:

Elezioni Europee 2009:
Centro destra: 46,7
Centro sinistra: 36,5

Elezioni Politiche 2008:
Centro destra: 46,8
Centro sinistra: 37,4

La differenza è passata da 9,4 a 10,2; praticamente è rimasta invariata.
Quasi tutti esultano; la Lega e l'IdV a ragione, gli altri lanciandosi in spericolate e audaci piroette, ciascuno adattandosi i dati addosso come un vestito su misura.
Solo uno stupido ha osato dire: "IL PDL E' MINORANZA NEL PAESE" come se fosse una novità.
C'è sempre chi ci crede.

Mi stupisco che Franceschini non abbia ancora capito che non vengono votate le lamentele e gli slogan, ma i programmi e le idee. Continuando così, continuerà il dissanguamento. Spero si ravveda perchè io ho sempre sperato in un PD propositivo, di governo.
La mancanza di progetti del PD fa invece dire a Di Pietro che è lui l'alternativa.

PS: Chissà se a Veltroni gli stanno fischiando le orecchie.
Quattro danni in pochi mesi:
1. fa fuori il governo Prodi
2. annulla quella che io chiamo la sinistra "vera"
3. crea la sanguisuga Di Pietro.
4. consegna il governo a Berlusconi (ad aeternum)
Ma non era meglio che se ne andava in Africa.
Sarà questo il motivo per cui si tengono stretto Franceschini?
Meglio lo scemo del villaggio, aspettando il messia....

domenica 7 giugno 2009

Game over

Franceschini ha detto che Noemi, le foto alla villa in Sardegna, ecc. è stata tutta una manovra di Berlusconi per non parlare dei problemi veri del paese.
Diavolo di un Cavaliere! Una mossa veramente mefistofelica.
Dario, che invece voleva spiegare come avrebbe affrontato i problemi dei rifiuti, quelli del terremoto, dell’immigrazione illegale e della crisi economica, è stato costretto a esaminare, con signorilità beninteso, quanto siano depravati i figli di Berlusconi.
Si consoli, la partita è finita, o meglio game over!

Una battaglia giusta

Ci sono battaglie che vanno combattute e meritano di essere portate all’attenzione di tutti.
Una di queste è senz’altro quella che dallo scorso gennaio sta conducendo il presidente dell’associazione Agricoltori Federati della Provincia di Pordenone Giorgio Fidenato, il quale non versa più i contributi dei suoi dipendenti, ai quali dà la busta paga lorda.
Fidenato sta portando avanti quest’atto di «disobbedienza civile» senza treni pagati dal contribuente e senza spaccare vetrine o incendiare auto. «Ritengo che sia una cosa indebita che lo Stato ci chieda come imprenditori di lavorare per lui, che è quello che fa obbligandoci a fare il sostituto d’imposta. Noi, come imprenditori, riteniamo che lavorare per lo Stato, per lo più gratis, sia una norma anticostituzionale, perché la nostra Costituzione impedisce prestazioni personali e patrimoniali ai propri cittadini».
Parole chiare ed eloquenti da parte di chi trova incostituzionale che lo Stato lo obblighi a fare gratuitamente il gabelliere per lui.
E mentre i cinque dipendenti hanno detto di apprezzare l’inziativa, non così si può dire del sindacato, che per bocca del segretario regionale della Cgil del Friuli Venezia Giulia, Franco Belci, ha etichettato l’iniziativa come «un modo di indurre all’evasione fiscale».
Forse, nel corso accelerato di diritto costituzionale impartitogli dai compagni al buon Bechi non è stato detto che la Costituzione impedisce allo stato di imporre a qualcuno di lavorare gratis per esso.
Il significato dell’iniziativa, quindi, non è l’evasione, bensì aspettare l’inevitabile sanzione ministeriale e impugnarla per incostituzionalità davanti alla Corte Costituzionale, aprendo un contenzioso con lo Stato dagli esiti tutt’altro che scontati.
La reazione sindacale denota come la mente di certe persone sia ormai incrostata di pregiudizi ideologici. Secondo loro, le cose sono giuste perché così è sempre stato e perché il partito ha così insegnato loro. La loro tracotanza è pari solo alla loro ottusità.
Intendiamoci, Fidenato non è un bieco bolscevico, ma solo una persona che chiede di poter vivere e lavorare in santa pace, com’è suo sacrosanto diritto, in quanto è una persona pacifica, laboriosa e di buone letture. E se è anche un tantinino incazzata, ne ha pure tutte le ragioni.
Per lui fare la busta paga lorda costa praticamente zero, ma comincia ad avere un costo quando lo Stato lo obbliga al computo delle detrazioni fiscali per le quali deve affidarsi per forza ad uno studio specialistico (che è tnuto ad aggiornarsi continuamente per il continuo mujtare delle norme e delle aliquote) ed il costo per busta paga è tanto più alto quanto più l'impresa è piccola. Perchè lo DEVE fare? Perchè gratis?

sabato 6 giugno 2009

Obiettivo: Chiudere il termovalorizzatore

E' l'obiettivo della magistratura di Napoli. Quella magistratura che non ha mosso un dito quando per decenni si è sversato di tutto nelle discariche abusive gestite dalla camorra. Adesso si sveglia e non c'è giorno che non ci sia un controllo del termovalorizzatore di Acerra. Controllo ai materiali in ingresso, controllo al processo di lavorazione, controllo sui fumi di scarico, controllo sui documenti di appalto, controllo...
Tutti controllo giusti ed i magistrati stanno facendo il loro mestiere. Ovvero "sarebbe" giusto se questa fosse una prassi nazionale, ed invece no! Questa attenzione si riserva solo all'inceneritore di Acerra. Perchè?????
Perchè l'ha inaugurato Berlusconi e, tramite questo inceneritore ha per il momento risolto il problema della spazzatura in Campania.
Infatti il trinomio risolutivo è stato "raccolta differenziata" + "cdr (triturazione della spazzatura" + "inceneritore".
Ma questo ciclo sembra che si sia interrotto, perchè la raccolta differenziata, la cui responsabilità è dei sindaci, non funziona per niente oppure funziona male, per cui la triturazione non genererebbe materiale idoneo per l'inceneritore. Ma ai "solerti" magistrati napoletani non interessa risolvere il problema e andare a sporcarsi le mani per verificare la qualità della raccolta differenziata, bensì a loro interessa solamente fermare l'inceneritore e tornare con la spazzatura per le strade.
Poi ci penserà la politica ed i giornali a dire che Berlusconi non aveva risolto un bel niente.
A rileggerci tra qualche mese (dopo le lunghe vacanze estive dei magistrati)

prepariamoci al digitale

A breve anche in Campania si passerà al digitale terrestre. Ho amici che vivono in Sardegna ed in Piemonte, dove il passaggio è già avvenuto, e mi hanno raccontato questi inconventi aiquali è bene prepararsi:
Per ricevere in digitale occorre un decoder (uno per ogni televisore presente in casa: costo dai 30 ai 90€ per televisore) oppure un televisore con decoder integrato (costo medio 400-500€).
E' bene precisare che i decoder da 30€ sono solo degli zappers (consentono di ricevere il segnale digitale ma non consentono l'interattività).
Inoltre, essendo i videoregistratori analogici, non è più possibile videoregistrare un programma mentre se ne guarda un altro, a meno che non si doti il videoregistratore stesso di un altro decoder, col risultato di destreggiarsi con quattro telecomandi (tv, decoder tv, videoregistratore e decoder videoregistratore), o acquistando un recorder DVD digitale (l'equivalente odierno del vecchio videoregistratore), il cui costo si aggira intorno ai 300€.
Quanto al canone TV occorre precisare che essa è una tassa sul possesso non del solo televisore ma di qualsiasi apparecchio audiovisivo (radio, computer, telefonino con connessione ad internet), e VA PAGATA SEMPRE, esattamente come avviene per l'auto: non la uso, la tengo ferma in garage, ma LA POSSIEDO e quindi pago comunque la relativa tassa.
Stando così le cose, resta un mistero perchè l'importo del canone lo incassi la RAI che, secondo l'ultima sentenza della Cassazione, può anche "sollecitare" al pagamento cittadini che secondo un suo insindacabile parere non sono in regola.
Cioè siamo di fronte al gioco delle tre carte: si perde sempre e comunque perchè quando fa comodo è una tassa di possesso, ma è anche un canone Rai.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=61010&sez=HOME_INITALIA

Maxi scheda

E' il record italiano di tutti i tempi; nella consultazione elettorale per la Provincia di Napoli la scheda misura otre mezzo metro, servono due urne per contenere le preferenze e, per la prima volta, ai presidenti di seggio è stato consegnato un vademecum per la gestione della scheda con accurate istruzioni per piegarla e inserirla nelle urne.

Sulle maxischede sono riportati i 14 candidati alla carica di presidente, tutte le liste loro collegate (in tutto trentadue) e i trentadue nomi di candidati collegati ad ogni simbolo che si presenta in ognuno dei 45 collegi.

martedì 2 giugno 2009

Samantha chi?

Viviamo in un periodo mediocre, banale.
E' così oppure è l'informazione che ci riempie di banalità, colmando un vuoto fatto di nulla?
Subiamo una societa' fatta di futile esteriorita', di valori effimeri, di pochezza di contenuti.
In televisione si ammazzano per sparlare delle presunte scappatelle del Premier.
Proprio in questi giorni, una notizia davvero bella, e' passata quasi nel silenzio e nell'indifferenza. Nel nostro Paese, il merito conta poco. Anche quando se ne ha tanto, la notizia non crea piu' clamore. Per la prima volta infatti, l'Italia avra' una donna astronauta!
Da noi ahime', conta di piu' chi vince l'isola dei famosi - di cosa??? ed in televisione si ammazzano per parlare di una certa Noemi??? Quali meriti?????
Il suo nome e' Samantha Cristoforetti, selezionata in questo ruolo dall' ESA - European Space Agency.
Samantha ha 32 anni e' tenente dell'Aureonatica Militare Italiana. Due lauree. La prima in ingegneria meccanica, ottenuta all'Universita' di Monaco di Baviera. La seconda in Scienze Aeronatiche, presso la prestigiosa Accademia di Pozzuoli.
Premiata con la "Sciabola d'Onore" onoreficenza attribuita all'allievo che nei primi tre anni di corso, si classifica sempre primo.
Tra le prime donne in Italia a diventare pilota militare, la Cristoforetti ha frequentato con ottimi risultati anche la Scuola Superiore di aeronatica di Tolosa e di Mosca.
Attualmente le sue mani comandano la cloche degli AM-X e degli AM-XT del 32° Stormo di Amendola.
La tenente-ingegnere-pilota parla perfettamente il tedesco, l'inglese, il francese e abbastanza bene il russo.
Come hobbies ama la lettura, lo yoga, il nuoto, lo sci, la speleologia e la mountain-bike.

Dovendo scegliere con chi andare a cena, non avrei dubbi. Preferirei Smantha, sicuramente avrebbe molti piu' "argomenti"... di discussione, ma i giornali a stento ne danno notizia, mica ha vinto L'isola dei Famosi.
http://avventureplanetarie.blogspot.com/2009/05/samantha-cristoforetti-diventa.html
Angelo

E scese lo Spirito Santo.....

Le parole che il Papa ha espresso domenica non sono state vane.
Il mondo di oggi è avvelenato oltre che da un inquinamento atmosferico anche da un inquinamento morale che offusca le menti e i cuori, con immagini che spettacolarizzano il piacere, la violenza o il disprezzo per l'uomo e la donna e che finiscono per intossicare sopratutto i giovani.
Sono le parole dette da Benedetto XVI durante l'omelia dedicata alla Pentecoste, a quel giorno di quasi duemila anni fa in cui lo Spirito Santo discese, sotto forma di fiammelle di fuoco e di vento, su un gruppetto di discepoli e diede loro la fede, il coraggio, l'anima.

Le parole di Ratzinger, si rivolgono ad un auditorio internazionale e non a particolari casi nazionali e, durante la messa il pontefice ha spiegato come l'uomo moderno non si può rassegnare a ciò che «corrompe lo spirito.

Chi ha ascoltato queste parole? Su chi è sceso lo Spirito Santo.

Il primo è stato Gino, l'ex di Noemi Letizia che scrive a Noemi«Ti chiedo scusa, mi hanno usato». Ce l'ha con quelli di Repubblica e dice "Ora apro gli occhi e riesco a capire tutto. Le mie parole sono state strumentalizzate: da qualcuno che, non potendo attaccare l’uomo del popolo - così io chiamo il Presidente - per il suo lavoro, usa l’arma del gossip, del pettegolezzo.Qualcuno ha addirittura insinuato che tu abbia avuto rapporti di sesso con Berlusconi. Conoscendo te, e i tuoi valori, so che questo è impossibile. D’altra parte, che male c’è se il capo del governo è amico di una famiglia normale? Questo fa parte della sua vita privata."
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=60371&sez=ITALIA

Un'altra folgorata sulla via di Damasco è stata Laura Drezwicka, la concorrente bionda dell'ultimo "Grande Fratello", che in un'intervista a "Il Giornale" rivela che "I giornalisti dell'Espresso erano scatenati, volevano sapere tutto, ma proprio tutto sulle abitudini erotiche del presidente del Consiglio" ed indica anche la somma richiesta al settimanale: 50mila euro.
http://www.cittaoggiweb.it/notizie-in-rete/31-05-2009/Laura-del-Grande-Fratello-50mila-euro-per-sms-e-foto-in-posa-con-Berlusconi_24368.html

Poi c'è la confessione di Imma Dininni che ce l'ha con quelli di un settimanale romano (Espresso?) "Mi hanno offerto 50mila euro per infangare Silvio; trenta e poi altri venti".
con domande assurde tipo: Se alla festa di villa Certosa c’erano donne nude... «Un’insistenza davvero fastidiosa: “Ma è vero che il presidente fa tanti regalini?”, “Ma è vero che è rimasta a dormire in villa?”, “Ma è vero che il presidente vi chiede di spogliarvi?”, “Ma il presidente la chiama sul telefonino?”».
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=355631

Infine scende in campo Noemi con: «Il mio ex si è inventato la qualunque: e non credo gratis».
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=60626&sez=ITALIA

Che il Santo Padre ce l'avesse con l'editore di Repubblica?
Non lo so, ma i fatti dicono che Repubblica, tramite l'informazione, è alla disperata ricerca di perseguire un inquinamento morale, senza preoccuparsi di verificare se quello che scrive sia vero o meno.
E allora se "una" "confessa" che a Villa Certosa si sta nudi, questa notizia diventa una verità.
Per 50.000 euro si fa queto ed altro e allora vai con lo sputtanamento del puttaniere.
Per la gioia dei tanti (o dei pochi) Fioredicampo che solo in queste notizie trovano la medicina per curarsi le ferite di un'identità smarrita.