In Italia e' obbligatorio celebrare la festa dei lavoratori!
La notizia riportata dai quotidiani e' che il primo maggio a Firenze, ventuno negozi sono stati 'colti in flagrante' e multati. La loro colpa? Quella di lavorare durante il giorno in cui si festeggia il lavoro.
Sembrano cronache di un'era remota, di una citta' medioevale in cui vengono imposti divieti basati su calendari piu' o meno 'sacri': niente lavoro la domenica, il primo maggio, il 25 aprile, il Natale, niente aperture 24 ore su 24.
A meno che, come nel Comune di Cagliari, il primo maggio non corrisponda con la festa di Sant'Efisio, il patrono della citta', ed allora tutti i negozi possono stare aperti. Per chi non ha "santi protettori" arrivano invece le multe, nuova forma di remissione dei peccati del mercante.
Il tutto a scapito dei lavoratori che vorrebbero lavorare, e soprattutto dei cittadini che magari proprio in quelle giornate potrebbero fare acquisti con piu' calma avendone tutto il tempo. Oggi, nel XXI secolo, i consumatori sono invece costretti a fare le spese durante i giorni feriali, magari frettolosamente quando escono da lavoro.
Ma non c'è la legge Bersani che aveva liberalizzato gli orari e le licenze? O era tutta una burla?
Ma i vigili urbani fiorentini, multando i negozianti che lavoravano il 1° maggio, non stavano anch'essi lavorando?
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