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giovedì 29 maggio 2008

Il furbastro

La lettura della denuncia dei redditi dei parlamentari svela alcune operazioni che il presidente dell’Italia dei Valori, un certo Di Pietro, ha portato avanti a dispetto di quei principi che predica e con metodi che lui stesso perseguiva quando indossava la toga nel tribunale di Milano.
L’“affare” in questione riguarda l’acquisto da parte della società An.to.cri. srl di proprietà di Di Pietro di un appartamento a Milano e di un mutuo acceso presso la Bnl. Fin qui tutto bene. Ma poi si scopre che l’immobile è stato affittato all’Idv, il suo partito, il quale versa un canone superiore alle rate del mutuo stesso.
E' un caso? No, è un metodo; infatti la stessa operazione viene ripetuta a Roma.
Insomma l’integerrimo magistrato di Mani Pulite, il persecutore dei corrotti e dei furbetti, che ha anche ricoperto il ruolo di ministro, fa un doppio affare: compra per sé degli immobili che diventano un investimento e li fa pagare all’Italia dei Valori. Partito che “campa” fondamentalmente grazie al finanziamento pubblico dei partiti (cioè tutti noi).
Ma non c'è nessuna legge che lo vieta... e quindi... lui ingrassa.

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