L’“affare” in questione riguarda l’acquisto da parte della società An.to.cri. srl di proprietà di Di Pietro di un appartamento a Milano e di un mutuo acceso presso la Bnl. Fin qui tutto bene. Ma poi si scopre che l’immobile è stato affittato all’Idv, il suo partito, il quale versa un canone superiore alle rate del mutuo stesso.
E' un caso? No, è un metodo; infatti la stessa operazione viene ripetuta a Roma.
Insomma l’integerrimo magistrato di Mani Pulite, il persecutore dei corrotti e dei furbetti, che ha anche ricoperto il ruolo di ministro, fa un doppio affare: compra per sé degli immobili che diventano un investimento e li fa pagare all’Italia dei Valori. Partito che “campa” fondamentalmente grazie al finanziamento pubblico dei partiti (cioè tutti noi).
Ma non c'è nessuna legge che lo vieta... e quindi... lui ingrassa.
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