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martedì 30 marzo 2010

Di Pietro, il censore


Visto che non ne parla nessuno, come se essere fotografati accanto ad un boss della n'drangheta fosse una quisquillia (in un Paese dove avere avuto 30 anni fa un giardiniere mafioso, è prova di colpevolezza), ne parlo io.
Ecco ancora una volta beccato Di Pietro in dubbia compagnia, in una foto dell’estate del 2005 (e non del 1975) fuori da un ristorante.
Accanto a Di Pietro c’è Vincenzo Rispoli, il boss della ‘ndrangheta di Legnano, alle porte di Milano, nipote di Giuseppe Farao, capobastone dell’organizzazione ed è stato arrestato perchè accusato di essere a capo di una fortissima cosca nella zona di Legnano.
Nella foto il mafioso abbraccia Di Pietro mostrando che il rapporto non è di semplice conoscenza.
Compare anche (è il secondo da sinistra) un muratore che pochi mesi dopo sarebbe stato freddato in un regolamento di conti.
Non solo!
Un boss della n'drangheta sostiene una candidata di Di Pietro in Liguria. La candidata dipietrista al consiglio regionale Cinzia Damonte, 36 anni, funzionario dell'Agenzia delle Entrate, ex ds e attualmente assessore all'urbanistica del Comune di Arenzano (in provincia di Genova) è stata fotografata insieme a un noto pregiudicato calabrese, indicato in alcuni rapporti della Guardia di Finanza come "soggetto ben inserito negli ambienti della criminalità organizzata operante a Genova".
Le immagini della festa elettorale finiscono su Internet.
Questo è il partito della legalità...
Travaglio non ode non vede, non sente. E gli conviene
Ma Di Pietro è questo. Uno che candida chiunque gli porti voti. Fa tanto il pulito e poi ......
Orpheus

Nuovi stress


Demeritocrazia

Chi sbaglia paga.

Raramente si applica questa regola nella politica quindi, quando capita, è bene darne evidenza.
Ecco i fatti.
Quando Vendola in Puglia vinse le primarie del centrosinistra, Berlusconi propose l'accordo tra Pdl e l'Udc con la Poli Bortone.Ma Fitto riuscì a convincere Berlusconi che un suo candidato, Rocco Palese, avrebbe vinto anche senza l'UdC.
Così non è stato. Ieri ha vinto Vendola ed oggi il ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto ha presentato le dimissioni dall'incarico.
Giusto.

Dedicato anche a te

Ha vinto Berlusconi. Punto e a capo.
Ma Berlusconi non era un Leader al tramonto? del quale si vedeva il lento ma inesorabile e certo declino? e di cui il dopo-Berlusconi era già cominciato?
Ancora una volta hanno millantato un loro desiderio per realtà!
E dopo tali previsioni con che coraggio si presentano in tv? dovrebbero andare a nascondersi dalla vergogna (che infatti non hanno).
Mi sia consentito di dedicare questo successo ad alcuni personaggi.
Dedicato innanzitutto al Cav., che in ordine di tempo negli ultimi dodici mesi è stato: pedofilo reticente, puttaniere, mafioso, ideatore di stragi, piduista, fascista e sodomizzatore degli italiani (senza contare Bertolaso, la nuova Tangentopoli e altre simili panzane). Tanto da farci arrossire di fronte alle domande di amici stranieri.
Dedicato a Fini che, ammantato di pavidità istituzionale, non era a Piazza San Giovanni, (a proposito Presidente Fini, la Sua carica istituzionale, Le ha consentito di andare a votare?). Dedicato a quel partito senza democrazia interna, senza dialogo, becero e pieno di veline.
Dedicato agli ossessionati di Repubblica.
Dedicato al popolo viola che ora può tornare a elucubrare di democrazia sulla rete.
Dedicato anche al popolo delle carriole (la Provincia dell’Aquila è tornata al PdL) ricettacolo telecomandato di sezioni partito.
Dedicato a Bersani e alla Bindi, rispettivamente segretario e Presidente della Lega degli Appennini, ex-Partito Democratico, ormai capaci di vincere solo dove il sistema di potere è così marcio e costituito.
Dedicato all’ANM, ormai la vera opposizione del Paese, che da anni vuole imporre le regole invece che applicarle… che tornassero a fare i giudici passando meno tempo in TV e sui giornali. Dedicato agli ossessionati dal conflitto d’interessi, al soviet della Federazione Nazionale della Stampa, ai fotografi di villa Certosa e al povero appuntato costretto a passare la giornata ad intercettare il Presidente del Consiglio.
Berlusconi ha vinto. Punto e a capo.
Mi piace concludere con quanto ha scritto Franco sul Corriere della Sera: "Con questa affermazione elettorale Berlusconi è stato messo con le spalle al muro. Beati quelli del Pd che hanno perso e possono ora spassarsela".
Beh! ognuno legge le cose a modo suo, ma non credo che Bersani e Di Pietro hanno fato una campagna elettorale per perdere e poter spassarsela.

sabato 27 marzo 2010

Caro Santoro

Chi opera una scelta diversa dalla tua non è servo di nessuno, non è un lecchino, non è uno "scodinzolino", è semplicemente uno diverso, capisci?
Diversa sensibilità, diversa logica, diverse idee. Non è cattivo.
E ora ti sconvolgo: è addirittura migliore di te. Per il solo fatto che lui non si sognerebbe mai di giudicarti a causa delle tue idee.

martedì 23 marzo 2010

Slogan vuoti

Il popolo viola, ormai si sa, si inventa una bugia e poi, dilla e ridilla, diventa verità. Nell'ultima manifestazione ho letto due cartelli: “Sono 15 anni che Berlusconi promette tante cose e non le mantiene!” e :"da 15 anni l’Italia è in mano a Berlusconi!”e: "da 15 anni c'è il regime".
Questo ritornello è così tante volte ripetuto anche da Santoro, Travaglio, Annunziata, Floris, Lerner, Dandini, ....... che ormai tutti credono che sia vero.
E' bene allora fare un piccolo resoconto storico su chi ha governato il nostro Paese dalla discesa in campo di Berlusconi:
10 maggio 1994 – 17 gennaio 1995 Governo Berlusconi I
17 gennaio 1995 – 17 maggio 1996 Governo Dini
17 maggio 1996 – 21 ottobre 1998 Governo Prodi I
21 ottobre 1998 – 22 dicembre 1999 Governo D’Alema I
22 dicembre 1999 – 25 aprile 2000 Governo D’Alema II
25 aprile 2000 – 11 giugno 2001 Governo Amato II
11 giugno 2001 – 23 aprile 2005 Governo Berlusconi II
23 aprile 2005 – 17 maggio 2006 Governo Berlusconi III
17 maggio 2006 – 8 maggio 2008 Governo Prodi II
8 maggio 2008 – in carica Governo Berlusconi IV

Il Candidato o l’elettore della Sinistra che adora vestirsi di viola, spieghi adesso le ragioni per le quali secondo lui da 15 anni in Italia “comanda” Berlusconi, o in base a quale criterio in Italia esisterebbe “un regime” aiutandosi, nel caso, anche con una calcolatrice.
I Candidati o gli elettori più volenterosi possono anche confrontare il numero delle Amministrazioni Locali che negli ultimi 15 anni sono state guidate dalla Sinistra rispetto a quelle che sono state guidate dal Centro-Destra per approfondire ulteriormente…

Miei cari amici, se l'Italia è allo sfascio, come voi dite, non dimenticate la storia.
Un dato è incontrovertibile: In Campania governa la sinistra da 15 anni ininterrottamente. E i risultati si vedono.

Impediti

Grandi titoli per la riforma sanitaria voluta da Obama: Ora l'assistenza medica verrà assicurata per 32 milioni di americani che ne erano sprovvisti.

Bravo Obama, non tanto perchè mantiene una sua promessa elettorale, bensì perchè questa non è una riforma radicale ma è una grande riforma. Questo è il vero cambiamento.
Bravo Obama.
E noi in Italia? FERMI.
E non perchè non ci sia bisogno di riforme, ma solo perchè qualcuno, quello che le deve firmare, si ostina a dire che le riforme vanno fatte con una larga convergenza.
Vale la pena di ricordare a quel qualcuno che Obama ha fatto questo grande cambiamento con 219 voti favorevoli e 212 contrari; cioè con soli 7 voti di differenza.
E tutti oggi, giustamente, applaudiamo Obama, ma non pensiamo solo per un attimo che se negli Usa ci fosse stato Napolitano, quei 32 milioni di americani potevano pure continuare a "vivere" senza assistenza sanitaria.


Sig. Giorgio, la pensa ancora così?
Non si capisce perchè in Italia si debba per forza ottenere il consenso a quella parte politica che per principio vuole negarlo, proprio per impedire qualsiasi processo riformatore?
Non sarebbe opportuna la riduzione dei parlamentari e di tutti i consiglieri delle Regioni d'Italia? Così come la riforma del fisco che eviti che le tasse le paghino solo i lavoratori dipendenti ed i pensionati.

sabato 20 marzo 2010

Un vecchio gioco

C'è un Allarme!!!!
Veramente c'è ad ogni vigilia di elezioni. E lo gridano tutti i giornali di sinistra.
C'è il pericolo che le organizzazioni criminali appoggino i candidati del PdL.
Oddio!!!!
Io non so questi "signori" per chi votano, ma so che laddove essi "esercitano" la loro lucrosa attività, ci sono amministrazioni di sinistra e non da ieri. Parlo della Regione Sicilia (solo ieri liberata dalla sinistra), della Calabria, della Puglia, della Basilicata e della Campania. Tutte gestite dalla sinistra.
Se poi andiamo nel dettaglio del territorio dove opera la camorra, la Regione è di sinistra, la Provincia di Napoli è di sinistra, la Provincia di Caserta è di sinistra, la città di Napoli è di sinistra ed infine la città di Caserta è di sinistra.

Ora questi soloni di giornalai di sinistra non si sono mai chiesti cosa hanno votato in passato le organizzazioni criminali e chi è stato a mettere al potere gli attuali amministratori?
Non esisteva la camorra quando fu eletto Bassolino? Non esisteva la 'ndrangheta quando fu eletto Loiero?
Ma allora a cosa serve questo allarme preventivo? Serve, in modo che, quando in Campania per esempio vincerà il PDL, loro saranno già pronti a dire che i Nuovi amministratori sono la rappresentanza della camorra. Analogamente, quando in Calabria per esempio vincerà il PdL, loro saranno pronto a dire che i Nuovi amministratori sono la rappresentanza della 'ndrangheta.

Il gioco è vecchio, ma molti ci cascano.

Abile e Arruolato

C'è un partito, che si chiama Italia dei valori ove non si entra per concorso. Si accede solo per benemerenze conquistate sul campo.
Il requisito necessario è quello di possedere almeno tre delle cinque caratteristiche sottoelencate:
- essere un magistrato;
- avere indagato su un ministro o su una qualsiasi personalità che possa dirsi «berlusconiana»;
- avere sdegnosamente respinto ogni legittimo atto di Berlusconi;
- avere contestato platealmente il proprio capo in nome della Costituzione e della sacrale indipendenza della magistratura.
- nella fase di ammissione è importante che il candidato passi qualche notizia o rilasci almeno un'intervista al giornalino della scuola (Il fatto) e frequenti solo e soltanto trasmissioni autenticamente libere.

Di questa scuola degli eroi il capoclasse, come si sa, è Antonio Di Pietro, (quello di Tangentopoli, delle Mercedes e dei soldi restituiti nelle scatole delle scarpe, quello che è tornato in Italia, da emigrato in Germania, senza neppure una laurea e con le pezze al culo, ed ora è il secondo politico + ricco d'Italia).
Il suo sostituto è Luigi De Magistris, (quello di Why not, l'inchiesta più sforacchiata della storia).
Ultimamente si è aggregato Lorenzo Nicastro, pubblico ministero a Bari, (che si è puntualmente candidato capolista in Puglia dopo avere indagato a lungo sull'ex governatore Raffaele Fitto, oggi ministro della Repubblica).
Però è alle nuove promesse che bisogna guardare. E fra tutti i candidati spicca già Michele Ruggiero (nella foto).
Come? chi è?
E' il sostituto procuratore di Trani titolare dell'inchiesta che, proprio perché coinvolge Silvio Berlusconi, dal 12 marzo s'è guadagnato la sedia alla destra di Di Pietro.

Abbiamo un altro martire

Attraverso il solito sistema di collusi, di delatori e di informatori al servizio della Magistratura, il tribunale di Napoli rinviò a giudizio 4 assessori del Comune di Napoli (che furono costretti a dimettersi) per gli appalti truccati con la Global Service. La notizia, come sempre, era già sui giornali prima che arrivasse la comunicazione giudiziaria ed il quinto assessore. Sergio Nugnes, morì suicida.
Ieri c'è stata la sentenza di primo grado: tutti i 4 assessori sono stati assolti e Nugnes sarebbe stato il quinto.
I fatti finiscono qui, ma la sentenza lascia delineare delle agghiaccianti responsabilità in capo ai collusi cui si rivolge la magistratura; ma questo filone (come sempre e come la costante fuga di notizie) non sarà mai indagato e così accettiamo un sistema giudiziario che non dispensa legalità, ma morte e dimissioni.
Vale la pena però di ricordare come quei cinque assessori furono lasciati soli e condannati, oltre che dai giornali, anche dalle parole della Finocchiaro, di Chiamparino e di Renzi, e della stessa Iervolino che li definì "sfrantummati".
Va bene così, il sistema giudiziario ha rovinato la vita ad altre quattro persone e creato un martire.
Scrivo questo post per la memoria di Nugnes, per quelli che prendono per oro colato ciò che dicono i "collaboratori" di giustizia e per quelli che ancora gongolano del fatto che un assessore si deve dimettere non appena gli arriva un avviso di garanzia. (che stupidaggine).
Sarebbe come dire che un magistrato si dovesse dimettere ogni volta che il suo inquisito risulta innocente.

giovedì 18 marzo 2010

We can: Borse di studio e richiesta di voto.

Io ho esaurito le parole, ma lo schifo di questa campagna elettorale non ha limiti.
Tanti magistrati sono impegnati ad ascoltare le telefonate dei politici, forse tutti, perchè nessuno fa caso ad una lettera che la regione puglia, nella persona dell'assessore alla formazione, ha inviato "ad personam" (agli “assegnatari di borse di studio”) in cui è chiaro chiaro, nero su bianco una richiesta di voto... di scambio.
Ecco il testo della lettera:
“Gentile amica, gentile amico, ho il piacere di comunicarti che la tua domanda di accesso ai finanziamenti regionali per il dottorato di ricerca è stata accolta”. “L’Assessorato alla formazione professionale e chi lo dirige mantiene così il suo impegno verso i dottori di ricerca della Puglia e le loro famiglie” di “farsi carico del costo del dottorato nelle modalità indicate dal bando e portando a compimento una scelta, voluta dal presidente Vendola e dal sottoscritto, che vuole dedicare attenzione e investimenti finanziari verso le nuove generazioni e la loro qualificazione professionale post laurea”. Una “attenzione” che sarà estesa “anche ai dottorati del XXV ciclo”.
“Spero che l’apprezzerai insieme alla nostra determinazione a portarla a termine e che ci consentirai di continuare in questa azione dandoci fiducia e consenso nell’ormai prossimo appuntamento di fine marzo che chiama tutti i pugliesi alle proprie responsabilità”.
No comment

a orologeria?

I magistrati pugliesi applicano la par conditio: La notizia bomba è l’arresto di Sandro Frisullo, ex vice del governatore Vendola.
Le accuse all’esponente del Partito Democratico sono di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta.
Ma L'Unità parla solo di Berlusconi: vuoi vedere che verrà multata dall'autority perchè fa troppa pubblicità ad una sola parte politica?
A parte lo scherzo, l'arresto di Frisullo è vero e riguarda la gestione della sanità in Puglia.

A proposito della sanità pugliese di Ventola, ricordo:
-avevano promesso di revocare e cambiare il piano ospedaliero di Fitto:ad oggi sono stati capaci solo di attuarlo pedissequamente!
-avevano promesso di accorciare le liste di attesa:ad oggi sono triplicate!
-avevano promesso di togliere i ticket sui farmaci e sulla diagnostica:ad oggi non solo è aumentata la platea di chi paga il ticket,ma hanno aumentato anche in valore assoluto i tickets,oltre ad aver aumentato l’imposta sulle persone fisiche(ex IRPEF)e giuridiche(ex IRPEG) e l’IRAP!
-avevano ereditato dalla Giunta Fitto un attivo di bilancio per 9mln di €:ad oggi hanno creato un BUCO di bilancio ACCERTATO di ben 1mld di € e OCCULTO di ben 3mld di €!
-avevano promesso di dare il salario sociale:ad oggi non hanno dato niente.

Certo che a sentire Vendola resti incantato, ma nei fatti......
Ma i pugliesi lo rivoteranno perchè i giornali, anche quelli locali, sono troppo presi dalla questione delle intercettazioni. dagli ispettori a Trani, dalla mancanza di Santoro e Floris.

martedì 16 marzo 2010

ridateci Crozza

Sono giorni strani quelli che stiamo attraversando. Giorni che riflettono l’incertezza di un Paese sospeso tra un governo che sta fermo e non riesce a fare nessuna riforma anche perchè c'è qualcuno, colui che poi le deve firmare, che le vuole "largamente" condivise, ed un'altra parte che non vuole che le riforme le faccia questo governo.
E gli italiani? loro stanno nel mezzo a prendere botte da destra e da sinistra.
L’unica nota di colore sono le elezioni amministrative, che riescono a tenere accesi i riflettori sul mondo politico. Ma se qualcuno si aspetta che si parli di sanità, lavoro, welfare, resta deluso.
E il PD? Che sta facendo? Non molto, a dir la verità, lui non parla mai delle cose necessarie che non vengono fatte dal governo, perchè, per non farsi sottrarre voti da Di Pietro, è impegnatissimo a sintonizzarsi sulla frequenza d'onda delle procure, del cda della Rai, del popolo viola.
Che nostalgia, ai tempi di D'Alema le cose più interessanti che le diceva Moretti, ai tempi di Veltroni le cose più interessanti ce le diceva Maurizio Crozza, ora......ci hanno tolto pure quelli.
Sono rimaste le procure

Poche virtù, Tanti vizi

L’Italia è un Paese come tanti altri, con vizi e virtù.
Solo un giornale ha riportato la storia di una ragazza che la Cgil ha fatto lavorare in nero nei propri uffici calabresi per anni e poi è stata allontanata senza alcun tipo di tutela.
L’altro giorno è stato anche svelato il comportamento molto disinvolto della Cgil Puglia, che ha chiuso una società di assistenza fiscale, ha licenziato tutti i 27 dipendenti, per assumere venti da precari.
Dalla vicenda sono emersi altri dettagli sorprendenti. Ad esempio, un dirigente accusato di essersi appropriato indebitamente di 40 mila euro si è difeso spiegando che:
«il trasferimento di quelle somme di denaro sul mio conto assecondava una prassi da sempre diffusa in Cgil, in base alla quale i dirigenti del sindacato o di strutture ad esso collegate, possono prendere in prestito del denaro per l’acquisto di beni strumentali quali l’automobile (come nel mio caso)».Capito? Se sei dirigente della Cgil puoi servirti in cassa.

Storie tipicamente italiane ovvero di un Paese dove il confine tra lecito e illecito è sempre labile e molto personale. Inflessibili con gli altri (a parole), molti flessibili con se stessi (nei fatti). Non tutti, per carità. Anzi, per fortuna. Ma il fenomeno è diffuso. E riguarda chi dovrebbe tutelare la legalità.
Forse perché il sindacato non è migliore del Paese, ma ne rispecchia vizi e virtù. O sbaglio?

Non voglio essere governato da dei delinquenti

L'iter per condannare un cittadino impone il rispetto di regole processuali ben precise e deve fare i conti con la capacità di difesa dell'indagato.
Questa strada, usata contro Berlusconi, non ha portato da nessuna parte.
Ma costruire una macchina dedita al mero sputtanamento è cosa ben più semplice specie se si dispone di mezzi di informazione come Annozero o Il Fatto o Repubblica o L'Unità,.... di una solida sponda politica costituita da Antonio Di Pietro, di un opinion maker della fatta di Beppe Grillo e della non ostilità di una parte della magistratura.
Mettendo insieme questi ingredienti, e coordinandoli, tutto diventa più semplice.
Il premier non può essere intercettato? E qual è il problema? Basta mettere sotto controllo le linee dei suoi possibili interlocutori che prima o poi finirà per cadere nella rete a strascico pure il Presidente del Consiglio.
Il contenuto di quelle intercettazioni non potrebbe essere pubblicato? E chi se ne frega. Sarà il Fatto prima, Repubblica poi, Santoro poi e chissà chi altro dopo a metterle in prima pagina.
Ma le cose dette non integrano alcun reato e la procura di trani non è quella titolata alle indagini? E pazienza: non basteranno a condannare, ma contribuiranno a sputtanare.

E nel frattempo, Antonio Di Pietro preannuncia che ci saranno altre "puntate" su Il Fatto, e Beppe Grillo dichiara "Senza Di Pietro il Parlamento potrebbe chiudere".
Ecco, il cerchio si chiude.
C'è un'inchiesta giudiziaria ma che di giudiziario non ha nulla. Che viene tenuta in vita dall'obiettivo: Primum sputtanare, deinde condannare.
E spiace constatare che non solo questa strategia sembra assai più efficace della originaria ma che i vari decreti (processi brevi, i decreti salva liste, i lodo Alfano, ecc. ecc) non possono scalfire.
Il problema è che la maggioranza degli italiani non vuole essere governata da questi farabbutti.
Sarà importante?

dittatura giudiziaria

C'è da scompisciarsi: i pm di Trani hanno reso noto il motivo per cui Minzolini è iscritto nel registro degli indagati: per violazione del segreto investigativo; cioè Minzolini avrebbe reso noto il contenuto dell'interrogatorio al quale è stato sottoposto dalla Procura di Trani.
Ma come?
Tutti gli atti, tutte le telefonate, tutte le intercettazioni (lecite e illecite) e cavolate varie, che i pm di Trani DEVONO custodire come segreto, sono finite su tutti i giornali e nessuna istituzione ha mosso un dito, anzi tutti applaudono e, paradosso dei paradossi, viene inquisito Minzolini per il reato che i pm commettono tutti i giorni.
Siamo alla dittatura giudiziaria e Napolitano (Presidente del CSM) deve tacere perchè deve giustificare ogni sua azione a Di Pietro e a De Magistris.

Un'alternativa credibile e democratica

In relazione allo scandalo della pedofilia nella chiesa cattolica Luigi De Magistris, il puro dei puri, ritiene essenziale chiedere al papa di testimoniare.
A questo punto credo che la deriva giustizialista dell’IdV, delle camicia viola e del povero PD sia arrivata ad un punto di svolta perchè continuando così si rischia di deragliare nella pura farsa.
Gli esponenti di questa nuova e brutta politica dell’odio stanno evidentemente perdendo il contatto con la realtà.
Facciamo un piccolo resoconto degli ultimi giorni: Chiedono ed ottengono, festeggiando, l’esclusione delle Liste concorrenti dalle Elezioni, aiutati da chi appende nel suo ufficio la gigantografia di Che Guevara mentre auto-esalta la propria correttezza ed onestà intellettuale.
Intercettano esponenti del Governo senza che ci sia una inchiesta e senza che ci sia un reato e senza averne nessuna competenza, ma protestano se qualcuno lo ricorda e chiede spiegazioni per questo comportamento fuorilegge.
Protestano per una Legge che loro hanno voluto ma che non vogliono sia a loro stessi applicata preferendo che rimanga in vigore solo per gli altri. Sono tanto democratici da soffrire per ol silenzio televisivo di Santoro, ma poi vogliono far tacere Minzolini.
Chiedono le dimissioni del Capo della Protezione Civile perchè, si è alfine scoperto, ha la cervicale ed il tutto inneggiando ai loro eroi, i vari Tarataglia, Ciancimino, Genchi, Carlomagno, Spatuzza, D’Addario… non ci meraviglia che questo marasma di posizioni assurde ed idiote sia rappresentato dall’ex-PM campione di flop giudiziari.
Dopo gli attacchi al Presidende della Repubblica e gli insulti al Presidente del Consiglio adesso chiedono addirittura di mandare a processo il Papa e sostengono anche di essere una alternativa credibile e democratica…

domenica 14 marzo 2010

Berlusconi furioso

E' un Silvio Belusconi furioso: "A Manchester ci hanno impedito di vincere!!".
Clamorosa rivelazione sulla partita di Manchester: "non è vero che il Milan ha perso 4-0 perchè è una squadra alla frutta: la verità è che c'erano undici persone che si sono messe in mezzo al campo per impedirci di tirare la palla in rete! Noi a San Siro non l'avremmo mai fatto!"
Del resto, che qualcosa fosse poco chiaro era intuibile già dalle prime ore del pomeriggio quando si era diffusa la voce che una prozia dell'arbitro teneva in uno sgabuzzino nella casa in montagna un vecchio giornale con in seconda pagina una foto di Fidel Castro.
Inoltre, secondo informazioni raccolte direttamente dall'inviato de "Il Giornale", nello spogliatoio del quarto uomo campeggiava un poster di Luciano Moggi.
Il Milan era sceso in campo con tanto amore, ma pare che Ronaldinho e Huntelaar siano stati trattenuti più volte da esponenti dei radicali inglesi (i celebri "radicali liberi") e quindi impediti nella loro democratica azione offensiva; dall'altra parte il portiere impediva con violenza alla palla di entrare in rete... anzi, più di una volta si è gettato per terra.
"Questo è un comportamento anti-sportivo tipico di questi signori che avevano la maglia rossa: invidia! comunismo! l' odio contro l' amore!" ribadisce il Presidente Berlusconi "Quel Rooney, poi, è un provocatore: andava arrestato, come si permette di provocare in quel modo la difesa della squadra più titolata del mondo?"
Comunque, il Ppe presenterà un decreto interpretativo a Bruxelles , in modo che il risultato sia adeguato alla realtà: per ogni due gol del Manchester in casa sua, ne vanno assegnati 3 al Milan (il famoso 3x2). SE si applica ai supermercati non vedo perchèNaplitano non lo debba firmare. Il decreto è solo un atto per preservare la democrazia e la possibilità per milioni di tifosi d'essere rappresentati.
Un atto dovuto e giusto, contro lo strapotere delle giacchette nere, il nuovo comunismo.

Ecco un motivo per scendere in piazza

Per riscontrare se hai un tumore devi fare delle indagini con delle macchine costosissime e con elevatissimi costi di gestione.
Una macchian per la risonanza magnetica costa tra i 3 e i 4 milioni di euro, una macchina per la PET costa circa 2 milioni di euro e quello per la Tac costa un milione e mezzo.
Il professor Clarbruno Vedruccio, 54 anni, ha inventato un tubo lungo 30 centimetri che permette di scoprire i tumori non appena cominciano a formarsi. Una sonda elettromagnetica che vede qualsiasi infiammazione dei tessuti. Un esame che dura appena 2-3 minuti, non è invasivo, non provoca dolore o disagi al paziente, e fornisce immediatamente la risposta. Un test innocuo, ripetibile all’infinito e senza togliersi i vestiti.
Il ministero della Salute lo ha inserito nel repertorio dei dispositivi medici del Servizio sanitario nazionale ed il professor Umberto Veronesi lo ha sperimentato nel suo Istituto europeo di oncologia di Milano e ne ha decantato la validità.
Ma la Galileo Avionica, società del colosso Finmeccanica, l’azienda che lo produceva e lo commercializzava con il nome Trimprob al prezzo di 43.000 euro + iva, ha deciso di chiudere l'azienda che lo produceva.
http://www.trimprob-diag.com/trimprob.htm
Ecco un motivo per scendere in piazza. Quanta gente finirebbe di arricchirsi sui nostri malanni?Ma questo motivo, cioè la nostra salute, non è argomento di interesse politico.

Il presidente inadeguato

Dice Di Pietro: "alla manifestazione non parlerò del Quirinale; Mi sembra doveroso non cadere nel trabocchetto"
E allora ci ha pensato il suo delfino De Magistris con un post, che immediatamente pubblico con l’incredibile silenzio dei media nazionali, nonostante che dicesse cose gravissime tipo: Le indagini portarono all´iscrizione nel registro degli indagati anche l'allora Presidente della Camera Napolitano; si conclusero, poi, nei suoi riguardi, con l´archiviazione. Le carte di quell´inchiesta, comunque, delineano uno spaccato inquietante, descrivono "o sistema". Il Presidente della Repubblica è, quindi, persona inserita in un certo modo di intendere la politica. Quella politica che va profondamente cambiata, senza se e senza ma.
ecco tutto il suo post, che si intitola:
Il Presidente inadeguato
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano é stato uno dei leader della corrente "migliorista" del PCI. In particolare, esponente apicale in Campania. Molti personaggi di quella corrente sono stati travolti da tangentopoli. Emersero, all´epoca, contatti di interesse investigativo anche con Silvio Berlusconi e le società a lui vicine. I passaggi di denaro tra gruppi imprenditoriali di rilevanza nazionale, coinvolti nelle inchieste della magistratura, e l´area migliorista sono antitetici alla questione morale di Enrico Berlinguer.
Quanto mancano nella sinistra persone come Enrico Berlinguer e Sandro Pertini.I miglioristi napoletani, che facevano capo a Giorgio Napolitano, vennero coinvolti nelle indagini della magistratura napoletana avente ad oggetto la realizzazione della metropolitana. Una delle indagini più illuminanti circa il sistema corruttivo che coinvolgeva la politica a 360°.
Le indagini portarono all´iscrizione nel registro degli indagati anche l´allora Presidente della Camera Napolitano; si conclusero, poi, nei suoi riguardi, con l´archiviazione. Le carte di quell´inchiesta, comunque, delineano uno spaccato inquietante, descrivono o`sistema.
Il Presidente della Repubblica è, quindi, persona inserita in un certo modo di intendere la politica. Quella politica che va profondamente cambiata, senza se e senza ma.
Anche per questa premessa non posso dire di essere deluso da Napolitano. Il Presidente della Repubblica non sta facendo, in realtà, nulla per impedire lo svuotamento della Costituzione Repubblicana, nata dalla resistenza al nazi-fascismo, attraverso l´utilizzo illegittimo della legislazione ordinaria.
Non usa gli strumenti che la Carta gli affida per arginare il costante abuso del diritto.
Non impedisce che le norme siano divenute lo strumento per la realizzazione di profonde ingiustizie e per il consolidamento di un disegno autoritario che, per certi versi, é eversivo dell´ordine costituzionale.
Sta avallando l´attuazione del piano di rinascita democratica ideato da Licio Gelli ed oggi realizzato dal premier piduista Berlusconi.
Un Presidente che non ha volutamente difeso magistrati impegnati in prima linea, nel Sud, contro la criminalità organizzata e la corruzione e che non ha impedito che venissero illegalmente fermate indagini che stavano portando alla luce la "Nuova P2".
Il ruolo avuto da Napolitano nella vicenda della cd. guerra tra Procure è in contrapposizione con la difesa dei principi costituzionali di autonomia ed indipendenza dei magistrati.
La morte professionale di magistrati onesti ed indipendenti é stata sancita con il suo sostanziale avallo.
Un Presidente della Repubblica che non ha avuto problemi a promulgare leggi incostituzionali, come la vergogna del Lodo Alfano, oppure leggi in violazione del diritto comunitario, come lo scudo fiscale che introduce il riciclaggio di Stato.
Un Presidente della Repubblica che, in pochi minuti, ha promulgato un decreto legge incostituzionale in materia elettorale modificando le carte in tavola, avallando il ruolo di baro del diritto assunto del Governo.In questi casi, soprattutto se l´arbitro non è imparziale, é il popolo - custode primo ed ultimo della Costituzione Repubblicana - che alza la vigilanza democratica e non permetterà - con una resistenza pacifica costituzionale - ad una oligarchia istituzionalmente golpista di stravolgere lo Stato di diritto nel nostro Paese.
Luigi De Magistris

la democrazia 'vera'

Tutti in piazza. Evviva la democrazia.
La Democrazia quella vera. E per una ‘vera‘ democrazia l’essenziale non è che vinca la maggioranza della popolazione votante, ma la parte ‘migliore‘, in qualsiasi modo.
Se qualcuno ha qualche dubbio si vada a vedere la serrata serie di diffide preventive e di ricorsi fatti dal PD a tutti i livelli in cui era possibile poter ricorrere.
Tutto per una libertà "vera".
C'è anche chi la pensa diversamente ma la ‘vera‘ democrazia è proprio questo: volere a tutti i costi la libertà d’espressione di un Santoro o di un Travaglio, ma volere ‘cacciare a pedate’ un Minzolini.
Viva la 'vera' democrazia.

sabato 13 marzo 2010

CSM: Contro Silvio Massicciamente

Ci dicono che bisogna rispettare la magistratura, che bisogna avere fiducia nel sistema giudiziario, e blablabla....ma la giustizia italiana si piazza al 156° posto su 181 Paesi nel Mondo quanto a efficienza, addirittura viene dopo Angola, Gabon, Guinea, São Tome e prima di Gibuti, Liberia, Sri Lanka, Trinidad.
Tanto di cappello ai nostri magistrati, la cui boria è inversamente proporzionale alla qualità del loro operato.
C'è chi come il povero Pietrino Vanacore preferisce affogarsi, piuttosto che affrontare nuovamente il calvario giudiziario di un aula, dopo 20 anni di accuse non provate. Forse, in Gabon od Angola, Vanacore non si sarebbe suicidato, perchè lì, i processi durano meno che in Italia.
Cionostante il csm é andato a spulciarsi tutte le dichiarazioni del Premier degli ultimi mesi per partorire: Berlusconi mette a rischio la democrazia, delegittimando la magistratura.

Ah..Ah..Ah...questo si che è avere il senso del ridicolo!
Peccato che gli italiani non ridono e soprattutto non basano la loro sfiducia abissale nella Giustizia, sulle parole del Premier, ma sulle responsabilità oggettive, di una magistratura inetta e spesso incompetente, che costa tanto al cittadino e gli fornisce servizi minori che in Gabon.
Purtroppo per il csm, la morte di Vanacore, é in primis la morte della giustizia italiana, ed è a ciò che gli italiani danno peso.
Fa anche specie, come il csm, non abbia espresso nessuna posizione per ciò che è successo a Milano, considerata la sua preoccupazione per la Democrazia. Il magistrato addetto alla verifica delle liste ha usato due pesi e due misure. Ha bocciato alcune irregolarità nelle liste del Pdl e le stesse irregolarità le ha approvate per il Pd, ci sono le prove fotografiche.
Come mai il csm, anziché indagare sul doppiopesismo applicato a Milano dai suoi magistrati (che mina la democrazia) si riunisce in pompa magna per emettere la solita condanna a carico di Berlusconi?
Anche a Roma il magistrato (che, guarda caso, ha un ritratto del Che in bella posta), per LEGGE avrebbe dovuto consentire l’ingresso, anche tardivo, ai rappresentanti del Pdl e registrare il loro ritardo. Ripeto per legge. Non lo ha fatto, semplicemente se n'è infischiato di ciò che PREVEDE LA LEGGE.
Perchè il csm non censura questa grave mancanza? Perché tace su questi GRAVI attentati al voto e quindi alla democrazia? Perchè invece di farsi prendere dalla fregola di condannare Berlusconi non assume, come sarebbe suo compito, provvedimenti disciplinari contro il magistrato inadempiente?
Belle domande perchè?
Perchè il gruppetto delle toghe anti-berlusconiane ha "santi in paradiso", ed è più folto di quanto la sinistra voglia far credere.
Berlusconi è oggetto di una vera e propria persecuzione giudiziaria, ma di Piazzale Loreto ne abbiamo già avuto uno e penso possa bastare.
Orpheus

Manifestazioni identitarie

Oggi scende in piazza tutta l'opposizione (ad eccezione dell'UDC) che avrebbe il dovere di spiegare perché manifestano oggi, per che cosa o contro cosa.
Ufficialmemnte è contro un decreto che, firmato da Napolitano, è stato già annullato dai magistrati, ma poi si sforzano di gridare quello che questa manifestazione non vuole essere: non vuole essere solo antiberlusconismo e non vogliono prendersela troppo apertamente con il capo dello stato. E allora cos'è?
Ahhhh, ho capito, è in difesa della democrazia, dell'acqua pubblica, del lavoro, della pace nel mondo (no, quest'ultima motivazione è stata cancellata, Bush non c'è più). Insomma tutto coerente con le elezioni regionali.

Il 20 marzo invece scende in piazza il PDL: L’obiettivo è serrare file rintronate. Non c'è altro motivo.
E’ una manifestazione puramente identitaria. Chi la fa dimentica però di essere già maggioranza e di sostenere un governo solido nella pienezza dei suoi poteri.
Solo con Prodi (nell'Unione) si vide una cosa simile ove, anziché dimostrare di cosa sono capaci attraverso un’azione continua ed efficace in parlamento, si mettano a perdere tempo organizzando manifestazioni contro le opposizioni.

Ma, come si fa con le giornate senza auto, dove le strade vengono rese vivibili per i cittadini, non si può programmare di avere le piazze libere da queste invasioni quando esse sono inutili?

Nella terra delle bufale

Per tutta la giornata dell'11 marzo ha viaggiato sul web la notizia che una scossa tellurica sarebbe avvenuta il 12 marzo e che avrebbe interessato la provincia di Caserta.
Il Nucleo della Protezione Civile e l’Osservatorio meteo-ambientale che si trova presso la villa comunale S.Maria delle Grazie, sono stati subissati di telefonate allarmistiche da parte di decine di cittadini, preoccupati per il paventato attacco tellurico.
In tutto il Vesuviano si sono rincorse le voci allarmistiche che hanno avuto come effetto scuole vuote, supermercati presi d’assalto per fare provvista di generi di prima necessità, valigie pronte dietro la porta in caso di emergenza.
È l’effetto della psicosi terremoto che ha colpito in questi giorni l’area di Napoli e Caserta, in particolare quella vesuviana: una scossa sismica “prevista” da esperti non meglio identificati per la giornata di ieri e che ha indotto gran parte della popolazione a stare sul chi va là.
Il commento delle istituzioni locali è stato: “I terremoti non si possono prevedere. Chiunque abbia messo su internet una tale voce allarmistica è uno sconsiderato e non si rende conto del grave danno che tale voce può provocare”.

Perchè scrivo di questa notizia che tutti hanno bollato come "bufala"?
Perchè ieri, 12 marzo, una scossa di terremoto di magnitudo 3,5 gradi della scala Richter è veramente stata avvertita nella provincia di Caserta. Lo comunica la Protezione civile. L'epicentro è stato localizzato tra i comuni di Ailano, Baia e Latina, Pietravairano e Raviscanina. Dalle verifiche effettuate non risultano al momento danni a persone e cose. L'evento sismico è stato nettamente avvertito anche in provincia di Isernia.

FT: Malagiustizia genera disoccupazione


Ogni volta che il Finacial Times ha "sparlato" di Berlusconi, tutti i tromboni italiani, Repubblica e L'unità in primis, ne hanno fatto una eco sulle prime pagine dei loro giornali.
Ora, invece, tutti tacciano.
Cosa ha scritto il Financial Times?
Ha scritto: Il danno per l’economia che provoca una magistratura dai comportamenti anomali, come quella italiana, comincia a essere percepito non solo da una parte dell’opinione pubblica italiana, ma anche a livello internazionale.
Il commento-analisi si riferisce alla vicenda delle presunte frodi tributarie e finanziarie compiute tramite Fastweb e Telecom Italia Sparkle (Tis); il quotidiano ha censurato di fatto le condotte esagerate dei magistrati.
In particolare ci si chiede: Perchè Silvio Scaglia sta in carcere? Egli non ha nessuna intenzione di fuggire all'estero, contrariamente non sarebbe rientrato. E' inimmaginabile che possa commettere reati: di fatto non ha più cariche operative da circa tre anni in Fastweb. Non può inquinare prove che risalgono al 2007 e che la procura dice di aver già acquisito.
Ci sono due fatti che preoccupano la comunità economica internazionale:
1. buona parte della documentazione riservata è finita regolarmente ai giornali,
2. si tengono in carcere senza processo, solo per essere interrogate, personalità di spicco del mondo degli affari che peraltro non rivestono più le cariche per le quali sono indagati.
Questi comportamenti abnormi della magistratura italiana erano noti e costituivano già una delle principali ragioni per cui l’establishment economico internazionale diffida dell’investimento in Italia.
Ma quello che adesso è oggetto di sorpresa è la notizia che grandi imprese potrebbero essere oggetto di commissariamento come responsabili di reati commessi da dirigenti ed ex amministratori. E ciò prima ancora che sia stato accertato, tramite un processo, di chi sia la responsabilità personale dei reati commessi, chi ne abbia tratto vantaggio illecito e chi ne sia stato danneggiato.
Il Finacial Times in pratica allerta la comunità economica internazionale dall'investire in Italia perchè i crimini , se ci sono, dovrebbero essere puniti a sentenza avvenuta e non prima di un processo.

E’ singolare che si debba attendere l’editoriale di un giornale economico inglese per leggere che l’occupazione nelle grandi imprese in Italia può essere compromessa da norme potenzialmente dirompenti, norme che vorrebbero diffondere un verbo sbagliato: la convinzione che il capitalismo contiene in sé i germi della corruzione.

giovedì 11 marzo 2010

Da consumarsi entro una settimana

L'articolo 65 dell'ordinamento giudiziario definisce il compito della Cassazione in questo modo:
« La corte suprema di cassazione assicura l'esatta osservanza e l'uniforme interpretazione della legge, l'unità del diritto oggettivo nazionale, il rispetto dei limiti delle diverse giurisdizioni; regola i conflitti di competenza e di attribuzioni ed adempie gli altri compiti ad essa conferiti dalla legge ».
Chiaro no?
La Corte Suprema di Cassazione è in Italia il giudice di ultima istanza, quello che garantisce l'uniforme interpretazione di qualsiasi legge. Le sue sentenze sono dottrina, verbo, vangelo a cui tutti i giudici debbono poi fare riferimento.
Perchè ho fatto questa premessa?
Perchè solo poche settimane fa, in materia di autorizzazione all'extracomunitario di restare in Italia anche senza permesso di soggiorno quando ha figli in età scolare, la Corte aveva depositato una sentenza che consentiva l'autorizzazione perchè era stata ritenuta "ipotizzabile la grave compromissione del diritto del minore ad un percorso di crescita armonico e compiuto derivante dall'allontanamento di un genitore".
Sembrava giusto.
Ma oggi è stata depositata un'altra sentenza di segno opposto: I clandestini che hanno figli in eta' scolare devono essere allontanati dal nostro territorio in quanto la scolarizzazione rientra in una situazione "ordinaria" tale da non legittimare la permanenza degli irregolari. Cioè sottolineano gli ermellini: che la scuola non puo' piu' essere un motivo "straordinario" per usare tolleranza nei confronti degli immigrati irregolari.

Come prima cosa vorrei che ci spiegassero cosa, nel diritto, li ha fatto cambiare idea, e qualcuno poi dovrebbe spiegare perchè strapaghiamo questa alta istituzione se le loro uniformi interpretazioni hanno la durata di una sola settimana.

Chi deve salire sul banco degli imputati?

Premetto che sono un ambientalista, ma non ho i paraocchi.

La settimana scorsa su El País José Antonio Martín Pallín, magistrato e commissario della International Commission of Jurists, si lamentava del fatto che «è difficile trovare nelle carceri delinquenti ambientali» e si rallegrava perché le costituzioni di Ecuador e Bolivia riconoscono dal 2008 i diritti della Madre Terra.
Eppure io dico che ci si potrebbe stupire anche del contrario, e cioè che in prigione non ci sia nessun ambientalista accusato di crimini contro l’umanità. Vale a dire delle conseguenze sulla salute umana di alcune battaglie ecologiste.

Vi dò solo due esempi:
Secondo Jeffrey Loss, accademico canadese autore di Beyond Environmentalism, i riflessi della messa al bando del Ddt avrebbero causato negli ultimi quarant’anni fra i 15 e i 40 milioni di morti per malaria in più, in maggioranza bambini sotto i cinque anni di età.
Partendo dalla constatazione che fra il 1950 e il 1970, quando il Ddt era largamente utilizzato, l’incidenza della malaria nel Terzo mondo era crollata, per poi tornare a crescere in misura tale che nel 2000 i tassi di mortalità risultavano superiori del 40 per cento rispetto ai dati di inizio anni Settanta, Amir Attaran e Rajendra Maharaj hanno documentato sul British Medical Journal: «Benché centinaia di milioni di persone, probabilmente miliardi, siano state esposte a elevate concentrazioni di Ddt per ragioni legate al lavoro o alla residenza in edifici dove è usato in forma spray, non esiste nella letteratura scientifica un solo studio replicato da soggetti indipendenti che colleghi l’esposizione al Ddt a conseguenze negative per la salute. La relativa bassa tossicità ne fa invece un’arma ideale nella lotta contro la malaria».

Altro clamoroso crimine contro l’umanità di ispirazione ambientalista è l’ostruzionismo contro il “golden rice”, una varietà di riso Ogm arricchito di vitamina A che sarebbe utilissimo contro una carenza vitaminica che nel Terzo mondo riguarda centinaia di milioni di persone, soprattutto bambini, e che causa annualmente 250-500 mila casi di cecità e fra uno e due milioni di morti. Sostenere che il golden rice danneggerebbe l’ambiente è una tale idiozia che nemmeno Greenpeace ci prova più, ma gli ambientalisti hanno cambiato tattica: hanno fatto girare la voce che per prevenire la cecità bisogna mangiare quantità enormi di riso transgenico: chi dice due chili al giorno, chi cinque, chi addirittura nove. In realtà il golden rice attualmente disponibile contiene una quantità di betacarotene ben 23 volte superiore a quella della prima versione, per cui basterebbero 50 grammi di riso tre volte al giorno per avere risultati ottimi.
Invece secondo gli ambientalisti bisogna somministrare pastiglie di vitamina A. L’Oms lo fa già, spendendo 90-100 milioni di dollari l’anno, coi risultati in termini di mortalità e cecità che abbiamo detto sopra.

E allora chi deve salire sul banco degli imputati?

Boscetto: Partigiani e Meschini

Ieri ho ascoltato il dibattito che si è tenuto ieri al Senato sul legittimo impedimento.
Ho apprezzato un intervento lucido e di alto profilo istituzionale di cui è stato protagonista il sen. Gabriele Boscetto.
Innanzitutto il senatore ha parlato a braccio, cosa rara di questi tempi, e con il suo discorso è riuscito ad inchiodare il Pd alle sue responsabilità, di condurre cioè in questi anni, a partire dai tempi di Occhetto, una battaglia confusa e pretestuosa.
Non ho il testo del suo discorso, ma in pratica ha detto :
Non vi è dubbio che gli oltre 1700 emendamenti presentati dall’opposizione non potessero che sfociare in una richiesta di fiducia da parte del governo. E ciò era ben presente all’opposizione, la quale li ha presentati in così esagerato numero proprio allo scopo di costringere il governo a porre la fiducia per poi accusarlo di averla posta.
Se l’opposizione avesse voluto intervenire costruttivamente sarebbero bastati una ventina di emendamenti per cercare, se fosse stato possibile, di migliorare il disegno di legge, rinviandolo poi alla Camera per una seconda votazione.
Anche Berlusconi è un pretesto perché Berlusconi lo avete attaccato subito, nel 1994, con l’avviso di garanzia a Napoli, prima ancora che cominciasse a governare. Il motivo?
Perché sapevate, voi delle opposizioni, che Berlusconi avrebbe tentato di rinnovare il Paese e questo a voi non va bene. Oggi voi rappresentate il conservatorismo mentre il rinnovamento delle Istituzioni passa attraverso la maggioranza parlamentare che cercate di ostacolare con tutti i mezzi.

Ho ascoltato anche i vari interventi delle opposizioni e, specie quello della Finocchiaro e di D'Ambrosio, hanno sfoggiato il solito stantio j’accuse a Berlusconi.

Villa con condono eurostar

Si avvicinano le elezioni e aumentano i veleni, così esce che Michele Santoro, con parenti a Positano e Scala, di fronte Ravello, originario della provincia di Salerno, ha acquistato una villa con condono edilizio.
La costiera amalfitana, i limoni, il mare verde, un paradiso specie da quelle finestre affacciate sul golfo. Tre piani di roba con terreno e agrumeti, eccola lì Villa Santoro, nuova acquisizione del tribuno di Annozero, tenuta da 950mila euro. Abitazione con annesso terreno «disposta su tre livelli, composta da quattro vani al piano terra, da tre vani con cucina, bagno, ingresso, ripostiglio e terrazzo al primo piano» si legge nel rogito, e altro spazio da utilizzare e ristrutturare.
Don Michele da Salerno, gran fustigatore di condoni e scudi fiscali, fa shopping immobiliare in vista della prossima estate e le pratiche burocratiche, per il vip di origini salernitane, viaggiano come Eurostar.
La casa comprata il 26 giugno scorso ad Amalfi, frazione Lone, proprio 'ncopp ’o mare, aveva un difettuccio ma è stato tutto risolto per Santoro, e in tempi record, talmente record da far imbufalire parecchia gente in attesa da anni per le stesse questioni di permessi.
Nell’atto di vendita firmato dal notaio Andrea Pansa se ne parla dopo qualche pagina, laddove si precisa che il fabbricato presenta un successivo ampliamento «realizzato in assenza del dovuto titolo». In parole semplici: abusivamente.
Per quell’abuso edilizio era stata presentata domanda di condono presso il Comune di Amalfi moltissimi anni prima, nel marzo 1986, ovvero 23 anni di attesa senza nulla di fatto. Poi però è successo qualcosa, il «fabbricato» è diventato oggetto di interesse di Michele Santoro, quello della tivù, non uno qualsiasi ma una potenza soprattutto nella sua terra d’origine. E così Santoro a gennaio del 2009 versa già un preliminare, cioè un anticipo in diverse tranches. Dunque a gennaio, quando il conduttore Rai si aggiudica la nuova residenza amalfitana, la villa ha ancora il suo «ampliamento realizzato in assenza del dovuto titolo abitativo», cioè l’abuso.
Poche righe dopo, però, il notaio Pansa attesta la novità: «In data 21 maggio 2009 è stato rilasciato dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Amalfi permesso a costruire in sanatoria n. 175».
Ricapitolando la tempistica: primo pagamento a gennaio, condono dell’abuso a maggio, rogito a giugno. In sostanza la pratica ferma dal 1986 e ormai ricoperta dalla polvere viene miracolosamente resuscitata dagli archivi del comune di Amalfi e prontamente risolta nel giro di poche settimane.
Un miracolo, degno di Sant’Oro. Ma il paese è piccolo e la gente mormora, il miracolo santoriano passa di bocca in bocca, e arriva anche agli amalfitani che quel permesso lo aspettano da tempo, ma di miracoli non ne vedono affatto.
Si rivolgono alle associazioni, come «Cittadinanza Attiva», coordinata da quelle parti dal ragionier Andrea Cretella: «Mi sono arrivate un sacco di telefonate di gente indignata perché si è sentita scavalcata. Ci sono tantissime pratiche di quel tipo giacenti al comune di Amalfi e quella di Santoro è stata sbrigata subito, in quattro e quattr’otto? Abbiamo chiesto gli atti al Comune per capire come è stato possibile ma ce li hanno negati, e questo è grave».
Ma c’è anche un altro mistero a Villa Santoro. Il nome del venditore, Alfonso Cavaliere, corrisponde a quello di un consigliere comunale del Pd di Amalfi, cioè del Comune che ha condonato rapidamente l’abuso. La data di nascita coincide: 26 aprile 1965. Ma il consigliere del Pd, ha smentito di essere parte in causa: «No, non sono io, è un mio cugino...».
Misteri.
Il Comune di Amalfi, e questo non è un mistero, è gestito da una giunta di centrosinistra, e lì il paladino dell’anti-berlusconismo catodico, Michele Santoro nato a Salerno il 2 luglio 1951 e residente ai Parioli di Roma, è una celebrità, un vanto della costiera intellettual-progressista. Qualcuno se lo ricorda ancora giovanissimo agitatore e organizzatore della cellula salernitana di «Servire il Popolo», il movimento della sinistra maoista di fine anni ’60, e poi ancora giovane e rampante direttore della «Voce della Campania», già aspirante martire della libertà di stampa.
I lavori di ristrutturazione e di recupero dell’ampliamento abusivo della villa santoriana sarebbero già in corso. Il progetto definitivo, a quanto risulta, è stato presentato e autorizzato dall’Ufficio tecnico di Amalfi. Del resto c’è molto terreno da utilizzare intorno alla villa e sarebbe un peccato lasciarlo lì. A quanto si dice, Santoro penserebbe a una grande piscina. Si vedrà, prossimamente su questi schermi.L’affare è fatto, il buen retiro estivo di Santorescu quasi pronto, un bel costo però: quasi un milione di euro per l’acquisto più le spese di ristrutturazione.

martedì 9 marzo 2010

A carte scoperte

Questa volta sono d'accordo con Emma Bonino la quale sostiene che potrebbe anche ritirarsi dalla competizione elettorale per il Lazio perché non può sedersi a tavola con i bari.

Lei sa bene che non può specificare oltre, perché i bari, gli imbroglioni, quelli che predicano l'intransigenza per gli altri e invocano l'indulgenza per se stessi sono proprio coloro che la sostengono, nessuno escluso.

note di demerito

Ecco come un comune cittadino si sente nelle grinfie di tali soggetti.
Mi chiamo Michele Lanzo (ex-capo di Gabinetto del Presidente Loiero) e voglio, far conoscere De Magistris ai calabresi:
E’ dal 1994 che, immeritatamente, sono entrato nel club dei suoi perseguitati, ogni volta ne sono uscito a testa alta, e poi, mio malgrado, mi ha ricacciato dentro qualche altra storia.
Mi soffermo solo su due episodi.
Il primo è del 1997, quando all’indomani dello scioglimento della Giunta Gualtieri, al Comune di Catanzaro, tutti gli assessori, tra cui io, fummo raggiunti da un avviso di garanzia e dalla successiva richiesta di rinvio a giudizio. Il Gip dell’epoca respinse tale richiesta.
L’ex pm fece ricorso in appello, purtroppo con 15 giorni di ritardo. Fummo assolti, non solo per non aver commesso il reato ma anche per l’inefficienza di De Magistris, che con la sua condotta, però, ci impedì di difenderci.
Il secondo episodio è più recente. Si tratta della richiesta di rinvio a giudizio del sottoscritto per il reato di associazione a delinquere, per un'indagine che riguardava la sanità calabrese. Valutata l’infondatezza della gravi accuse, chiesi il rito abbreviato.
In udienza, davanti al Gup, ebbi l’onore della presenza di De Magistris, ma egli trattò il caso con grande sufficienza. Ricordo che il suo intervento durò solo pochi minuti, il resto del tempo lo trascorse su una panchina del corridoio del tribunale, chiacchierando al telefono. Non ascoltò neanche la puntuale e meticolosa difesa del mio legale. Eppure la richiesta era di una certa gravità: 3 anni e 6 mesi per associazione a delinquere, mica per abuso d’ufficio.
Il Gup respinse la sua richiesta, assolvendomi pienamente da tutte le accuse. La sentenza fu talmente chiara che De Magistris ritenne inutile proporre appello. Infatti non lo fece e anche in questo caso mi ha assolto nuovamente.

CSM e ANM: Inutili

Siccome l’inchiesta Why Not sui presunti illeciti nella gestione di finanziamenti comunitari continua a rivelarsi un flop senza precedenti (l’altro giorno, tra gli altri, sono stati assolti anche il Governatore della Calabria Agazio Loiero e il suo predecessore Giuseppe Chiaravalloti), chi fu l’artefice (l’attuale deputato europeo dell’IdV, Luigi De Magistris) di quella evidentemente fragile costruzione giudiziaria fondata su un presunto sistema di collusioni è passato al contrattacco e, intervistato dal (solito) Antonio Massari del Fatto Quotidiano, spara a zero contro i suoi ex colleghi calabresi.
Si viene così a sapere, ad esempio, che «in Calabria la legge non è uguale per tutti» e che in quella regione si potrebbe pensare ad una magistratura che è investita dalla questione morale almeno quanto la politica. Lui, De Magistris, sostiene di essere entrato in politica perché allontanato dalla magistratura «e proprio da quella magistratura, prona e ossequiosa, che tanto piace alla politica».
Insomma, a suo parere, «non si possono fare processi a Catanzaro». Punto.
Certo, all’ex pm poco interessa che l' inchiesta Why Not sia durata tre anni con un costo di circa 5 milioni di euro, e con molti personaggi eccellenti della politica nazionale trascinati nell' indagine (tra questi l' ex premier Romano Prodi e l'allora Guardasigilli Clemente Mastella, accusati dallo stesso De Magistris di aver fatto parte di un comitato d' affari e di una loggia massonica segreta con sede a San Marino) con accuse che il gip Tiziana Macrì, nel prosciogliere appunto Prodi e Mastella, stigmatizzò come «fantasiose».

Ma a me ora invece, interessa un altro aspetto delle dichiarazioni dell’europarlamentare dell’IdV: il Csm (e la sua sezione disciplinare) è al corrente che in Calabria ci sono magistrati che, “proni ed ossequiosi”, sono soliti frenare le indagini essendo “investiti dalla questione morale almeno quanto la politica”?
Lo stesso Csm, aprirà un fascicolo contro De Magistris per le dichiarazioni rilasciate, lesive della dignità dei giudici calabresi? O questo vale solo per Berlusconi?
E ancora, come si comporteranno quelli dell’Anm ed il suo presidente Palamara? Difenderanno i loro colleghi di Calabria o ne stigmatizzeranno pubblicamente i servili comportamenti denunciati dall’eurodeputato?
Ad oggi, di certo, da Csm e Anm, sulle dichiarazioni di De Magistris, c’è soltanto una realtà oggettiva costituita dal SILENZIO

Un altro raglio

Nel codice penale esiste un articolo semplice semplice, eccolo:
Art. 278 Offesa all'onore o al prestigio del Presidente della Repubblica
Chiunque offende l'onore o il prestigio del Presidente della Repubblica e' punito con la reclusione da uno a cinque anni.

Da nessuna parte sta scritto che questo articolo non si applica agli ex-magistrati, eppure, tralasciando di Pietro (per il quale non si applica nessuna legge) ogni giorno sento qualche ex-magistrato esternare offese e ingiurie.
L'ultima sta scritta sul blog di De Magistris:
Il Presidente della Repubblica non sta facendo in realtà nulla per impedire lo svuotamento della Costituzione” e “non usa gli strumenti che la Carta gli affida per arginare il costante abuso del diritto”... “sta avallando l'attuazione del piano di rinascita democratica ideato da Gelli ed oggi realizzato dal premier piduista Berlusconi”..."il comportamento del Presidente della Repubblica “è stato in contrapposizione con la difesa dei principi costituzionali di autonomia ed indipendenza dei magistrati”.... “non ha avuto problemi a promulgare leggi incostituzionali, come il Lodo Alfano, oppure leggi in violazione del diritto comunitario, come lo scudo fiscale”. Ultimo atto ingiusto, per de Magistris, il fatto che il Capo dello Stato “in pochi minuti ha promulgato un dl incostituzionale in materia elettorale modificando le carte in tavola, avallando il ruolo di baro del diritto assunto del Governo”.
Dunque, conclude De Magistris, "se l'arbitro non è imparziale é il popolo che alza la vigilanza democratica” per attuare una “resistenza pacifica costituzionale verso un'oligarchia istituzionalmente golpista".

In pratica De Magistris accusa Giorgio Napolitano di comportamento contrario ai doveri di garante della Costituzione e lo accosta addirittura a Gelli.
può bastare?

Prendi lezione dall'Iraq

Ieri l’autobomba a Najaf: tre morti e tanti feriti.
Poi altri attacchi. Colpi di mortaio sulla capitale. Siamo a più di venti morti e oltre cinquanta feriti. Edifici crollati, buttati giù da razzi e bombe.
E’ il prezzo, purtroppo provvisorio, per poter votare in Iraq.
Si vota, e 19.000.000 di iracheni vogliono votare. Intere famiglie faranno chilometri a piedi pur di esprimere il proprio voto. La voglia di immergere il dito nell’inchiostro non ha prezzo, non permette calcoli, non teme la stanchezza. Tutti insieme.
E pensare che da noi, in Italia, qualche politico populista con ambizioni dittatoriali vorrebbe far intervenire le Forze Armate perché è stato ammesso in lista il più votato partito del Paese.
Che lezione. Dall’Iraq.

Ormai siamo allo scontro tra poteri

Gli stessi cavilli costati l’annullamento al centrodestra sono stati ignorati con il Pd. Timbri mancanti, refusi e abbreviazioni presenti nei certificati. Ma i controlli sono stati fatti a senso unico. La Corte d’Appello, a parità di irregolarità formali, ha annullato solo quelle del Pdl, salvando invece quelle del Pd.
Se ora io dico che questi magistrati sono dei delinquenti, delegittimo la magistratura o sono i loro atti che delegittimano la loro categoria?

Oggi poi il Tar ci fa scoprire che l’errore (se vogliamo essere buoni e non dire di peggio) l’ha commesso la Corte d’Appello di Milano. Ma si sa, appena si vede l’ombra di Berlusconi, i nostri magistrati vengono colti da un improvviso attacco di bile, con la bava che esce dalla bocca. Un odio accecante che porta a fare di tutto e di più pur di colpirlo. E, come stavolta, capita di farla fuori dal vaso, commettendo abusi su abusi.

parole al vento

Stavo leggendo un giornale e le parole di Angeletti (UIL) mi sono proprio piaciute: "Se vogliamo veramente uscire dalla crisi, la priorità è una riforma fiscale che preveda la riduzione delle tasse sul lavoro dipendente".
In cuor mio ho applaudito per dieci minuti. E come fai a non essere d'accordo.
Anche i numeri confermano che le tasse sono alte; la prima fascia Irpef, cioè quella dei lavoratori più poveri, è del 19%. Caspiterina.
Poi ti addottrini meglio e ti accorgi che prima era del 10% e che è stata portata al 19% dal governo di Romano Prodi, con le firme di Bersani, Visco e Damiano.
Ma, come sindacato chi ha dato il beneplacito a che ciò accadesse? C'è la firma di Epifani, Bonanni e (udite, udite) Angeletti. Ma va a f...



domenica 7 marzo 2010

Una democratica volontà di non farmi votare

Il comportamento delle opposizioni, che insorgono, è la vera cosa indegna e, questo accadimento contrario mi fa pensare alla malafede.

Faccio un esempio: se vengo beccato alla guida senza la patente, due sono le cose o non ce l'ho o l'ho lasciata a casa, nel secondo caso l'inosservanza va sanata con la riproduzione della patente entro 24 ore presso un commissariato. La cosa è anormale se io invece vengo impedito a riprodurla e vengo sanzionato alla stregua di chi invece non ha mai conseguito la patente.
E' esattamente quello che è successo con le liste e, tutte le contestazioni dopo la sanatoria, mi suggerirebbe che era in atto una democratica volontà di non farmi votare.
Pensate che stia dicendo una cosa assurda? Eppure c'è un precedente famoso, quello del Partito Democratico americano, e riguarda Obama: http://saxolum.blogspot.com/2010/03/il-killeraggio-pre-elettorale-ha-un.html
E scendono pure in piazza il 13. Spero che piova a dirotto.

Auguri


AUGURI A TUTTE LE DONNE
che passeranno di qui.


Una donna vi regala sempre un sorriso,

vi terrà compagnia, e se avrete paura vi farà coraggio,

perchè un sorriso è come il sole del mattino,

illumina la strada e riscalda il cuore.


PS. Non smettete mai di sorridere
"Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che 'ntender no la può chi no la prova..."

arte?

Una divagazione:
Si, si, è proprio uno stivale, ma è anche una delle opere esposte alla fiera annuale d’arte contemporanea “The Armory show” che si tiene a New York.
Sarà che io non capisco niente di arte contemporanea, ma questo è proprio un.....artista dei miei stivali.

pro-life

I dati forniti dall’Instituto de Politica Familiar di Madrid nel suo periodico Rapporto sull’aborto in Europa impressionano sia come cifre assolute, sia per le tendenze sociali di cui sono sintomo.
Una gravidanza su cinque termina con l’aborto.
Nell’Unione Europa a 27 (UE27) negli ultimi 15 anni non sono nati a causa dell’aborto 20 milioni di bambini. Nell’intera Europa ogni anno non nascono circa 3 milioni di bambini. L’aborto è la prima causa di mortalità in Europa.
Oggi l’aborto è ancora illegale solo in Irlanda e a Malta. In 14 paesi la legge lo prevede in presenza di determinate circostanze. In 11 paesi si può abortire senza restrizione alcuna e con la semplicità di un farmaco da banco.

Dentro questo quadro fa impressione il dato spagnolo. Qui gli aborti son aumentati del 115 per cento annuo, pari ad un incremento di quasi 70 mila ogni anno. Dal 1985 si sono accumulati 1 milione e 350 mila aborti. I dati sono la conseguenza che in Spagna l’aborto è adoperato come sistema anticoncezionale: le donne che hanno abortito più di 5 volte è aumentato del 213 per cento negli ultimi 10 anni. Anche in Spagna, come avviene in Inghilterra con le adolescenti, l’aborto è sempre più banalizzato. Secondo la recente legge poi, aumenterà ulteriormente il ricorso all’aborto: sarà permesso già dai 16 anni, sarà libero fino alla 14 settimana con estensione fino alla 22ma in caso di supposti rischi, si restringe l’obiezione di coscienza, si lancerà una istruzione capillare nelle scuole improntate alla ideologia del gender e della salute riproduttiva.
Non credo che era questo che volevano i radicali e le femministe quando gridavano: il corpo è mio e lo gestisco io?
Sarebbe il caso di correre ai ripari, non abolire l'aborto, ma introdurre delle proposte di aiuti pratici per le madri in gravidanza e per le famiglie.
I governi stanno invece facendo molto poco, veramente nulla.

Iervolino: ma cos'è questa crisi?


Al Comune di Napoli hanno finalmente scoperto perchè questa amministrazione non funziona e non è in grado di garantire i servizi ai cittadini. E, solerti come sono, hanno subito intrapeso la dovuta azione correttiva.
Al Comune hanno infatti scoperto che esiste una norma che riguarda la dotazione dei dirigenti; essa impone un parametro: i dirigenti devono essere (o non devono superare, non si capisce bene) il parametro di 1 per ogni 55 impiegati o addetti cumunali. E, siccome questi ultimi sono un vero e proprio esercito, ne viene fuori che, secondo la norma il numero di dirigenti dovrebbe essere pari a 227.
Ma attualmente ce ne sono "solo" 106. Ecco il problema del Comune di Napoli e dei cittadini napoletani.
Ed ecco pronta la soluzione: Solerte come sempre, come per la spazzatura, per il traffico, per le strade colabrodo, per....il Comune ha approvato il «Piano di Fabbisogno della dirigenza». In buona sostanza, l’amministrazione ha approvato una dotazione organica di 210 dirigenti: 106 già sono in servizio e per i 104 posti vacanti verrà indetto un concorso pubblico.
A parte l'inopportunità di programmare un'operazione del genere in periodo elettorale, questo concorso fa la coppia con l'altro maxi-concorso da 534 posti bandito dal Comune di Napoli.

E la crisi? le difficoltà economiche del Comune? Vuoi vedere che anche stavolta ha ragione Berlusconi e che questa crisi esiste solo per il TG3?

sabato 6 marzo 2010

Somma Giustizia è Ingiustizia

Torno sulla vicenda della presentazione delle liste dei candidati per le elezioni regionali per ribadire che le leggi e le regole vanno rispettate, la forma è sostanza. Sbaglia chi lo nega.
Ma la forma non può divenire formalismo irragionevole che nega la sostanza e la finalità della legge e la finalità della legge è chiara: La raccolta delle sottoscrizioni è richiesta dalla legge per evitare che si presentino alle elezioni formazioni politiche assolutamente prive di rappresentatività.
Ora qualcuno potrebbe sostenere che il Pdl è un partito privo di rappresentatività, laddove alle ultime elezioni ha avuto tra il 35 ed il 38%?
Questo è ciò che Berlusconi ha spiegato a Napolitano e, se questo non lo capisce la magistratura amministrativa, e non lo riconoscono neppure i giudici dell'appello, un decreto interpretativo
è quello che ci vuole per fermare questi magistrati che applicano la somma giustizia.
Perchè ve la prendete con Napolitano?
Mi piace ricordare Terenzio: Ius summum saepe summa est malitia: somma giustizia equivale spesso a somma malizia.
La locuzione indica che un’applicazione acritica del diritto – che non tenga conto delle circostanze a cui le sue norme devono essere applicate nel singolo caso, e delle finalità a cui esse devono tendere – può facilmente portare a commettere ingiustizie o, addirittura, costituire strumento atto a perpetrare l’ingiustizia.

Questo un pm lo sa, ma leggete i commenti dei nostri eroi:

Donadi (Italia dei Valori):
Il comportamento di Napolitano è simile a quello di Vittorio Emanuele III che non ebbe il coraggio di impedire la Marcia su Roma e chinò la testa. Ieri notte il presidente della Repubblica ha chinato la testa.
Costantini (Italia dei Valori):
Questa notte e’ morta la democrazia in Italia, seppellita da un Governo che, con il contributo del Presidente della Repubblica, ha cambiato le regole del gioco
De Magistris (Italia dei Valori)
Per raccontare l’operato di Berlusconi in queste ultime ore si potrebbe prendere spunto dal titolo di un celebre film: ‘Mussolini ultimo atto’. Il dl salva liste PdL e’ un atto eversivo e tirannico che potra’ trasformarsi in un precedente nefasto per la tenuta democratica del Paese. Siamo al punto di rottura dell’equilibrio della Repubblica, al massacro del diritto e della Costituzione, di fronte a cui il Capo dello Stato china la testa e si dimostra accondiscendente
Di Pietro (Italia dei Valori)
Bisogna capire bene il ruolo di Napolitano sul dl salvaliste, una “sporca faccenda”, per valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l’impeachment nei suoi confronti per aver violato il suo ruolo e le sue funzioni. Di fronte a un golpe – ha detto Di Pietro che ha partecipato a un presidio del suo partito di fronte alla prefettura di Bologna – bisogna reagire nell’unica maniera possibile, con un’insurrezione democratica popolare.Il dl e’ un golpe di Benito Berlusconi

E questi erano pm; non ci resta che pregare di non capitare mai ad avere a che fare con la giustizia.

Fiori di zucca

Il Presidente Napolitano ha firmato il decreto salvaliste che consente di riammettere le liste escluse dalle elezioni in Lombardia e Lazio.
Manifestanti del Popolo viola (alcune decine) si sono riuniti in piazza Montecitorio e dicono di essere decisi a rimanere in piazza fin quando non avranno "una risposta da Napolitano".
Emma Bonino, indice una manifestazione davanti al Pantheon contro il decreto legge varato ieri sera dal Consiglio dei ministri. Al suo fianco si annuncia la presenza di molti big del centrosinistra; sicura la presenza di D'Alema e di Franceschini.
Tutto il centro-sinistra si mobilita: il 13 marzo tutti in piazza contro il decreto-legge interpretativo delle norme elettorali varato ieri sera dal governo e firmato dal presidente della Repubblica.
Antonio Di Pietro, arriva addirittura a ipotizzare la messa in stato di accusa del capo dello Stato. Scrive in una nota: "Ieri sera appena ho saputo che Napolitano aveva firmato la legge salva Pdl ho pensato tra me e me che il presidente della Repubblica si era comportato da Ponzio Pilato. Poi ho appreso che il Colle avrebbe partecipato attivamente alla stesura del testo. Se così fosse sarebbe correo visto che, invece di fare l'arbitro, avrebbe collaborato per cambiare le regole del gioco mentre la partita era aperta". "Allora c'è la necessità di capire bene il ruolo di Napolitano in questa faccenda onde valutare se non ci siano gli estremi per promuovere l'impeachment nei suoi confronti".
Che c'è tanta voglia di vedere Berlusconi in galera, non lo si può più nascondere, ma arrivare a.....Napolitano Correo, si è perso il lume.
E il PD scende in piazza con questo signore?

Un Paese viola-cupo

Sono indeciso se fischiare o pernacchiare.
Il Fatto:
La sua passione per la poesia, i suoi libri di favole per bambini, il lavoro e lo sport spingono i giudici del Riesame di Napoli a firmare la scarcerazione di Giacomo Cavalcanti, nome ancor oggi famigerato nella periferia occidentale di Napoli, a distanza di dieci mesi dal suo arresto, come responsabile dell’omicidio del boss Alvino Frizziero, e condannato per questo, in primo grado, a 24 anni di detenzione.

Ma qualche considerazione la voglio fare: partendo dal presupposto che la pena debba essere rieducativa, occorre altresì che essa sia certa e congrua perché abbia un qualsiasi valore ed effetto.
Dopodiché conta poco che il condannato scriva poesie, favole, non abbia mai avuto intenzione di fuggire, abbia mantenuto buona condotta, ecc. Tutto ciò potrà al massimo fargli avere un PICCOLO sconto di pena, non l'abbuono dell'intera pena, è assurdo.
Vorrei anche far notare un altro aspetto della pena: quello di servire da esempio e da deterrente per gli altri cittadini; e questo è un aspetto altrettanto educativo. Così invece si dà alla gente la certezza di poter far tutto impunemente o con modica pena.

Questo Paese sta diventando strano... siamo invasi da clandestini (che in Italia sono fuorilegge), i delinquenti/assassini li teniamo fuori dalle carceri,...... ma gli avversari politici li vorremmo condannati a morte e gli elettori non devono poter votare.
Vedo viola-cupo.

Sono anch'io un vate

Foto, riflettori accesi, interviste a destra e a manca appena qualche settimana fa per Massimo Ciancimino jr, l’eroe di talk show e paladino dell’antimafia, in particolare paladino della Repubblica, del Fatto Quotidiano, de L'Unità, di Annozero (tanto per citarne qualcuno) che hanno fatto in modo che questo signore e le sue "esternazioni" fossero diffuse ovunque, anche sui media stranieri, specialmente da quando ha detto che Forza Italia è nata sotto l'egida della mafia, e che Berlusconi ha fatto il costruttore (Milano2) con i soldi della Mafia.
Ora, ieri i giudici del tribunale d'appello di Palermo hanno ritenuto di non dover ascoltare la testimonianza del sig. Ciancimino perché essi ritengono, ed è scritto nei verbali del processo, che sia «contraddittorio», «generico», alquanto «confuso»: in una parola, inattendibile.
Ebbene, ieri c'è stato un silenzio di tomba; Niente sul sito internet dell’Unità, nulla su quello del Fatto Quotidiano di Marco Travaglio, niente su La Stampa, pochissimo, giusto un titolino, sul sito di Repubblica, nascosto in fondo alle notizie della home page. Eccolo: «Processo Dell’Utri, non ci sarà Ciancimino junior. Il senatore è accusato di concorso in associazione mafiosa. No dei giudici all’istanza di ammissione della deposizione. Era stata presentata dal Pg». Il motivo per cui Ciancimino non ci sarà non è cronaca di Repubblica; i suoi lettori non lo devono sapere.
Ora io chiedo è peggio Minzolini che esprime una propria opinione sui fatti o questi cialtroni che i fatti li nascondono?
Ma torniamo a Ciancimino, sorge spontanea e doverosa una domanda: se Ciancimino, non ha nessuna credibilità per i giudici della corte d'appello relativi al processo Dell'Utri, come potrebbe avere una minima credibilità nell'altro processo, quello contro il generale Mori? Credo proprio che il povero Ingroia debba cercarsi altri pentiti/accusatori! L'altra scelta per lui è quella di seguire Di Pietro, De Magistris, Nicastro, Emiliano e tanti altri.
Sono anch'io un vate?

giovedì 4 marzo 2010

il giornale dell'ortolano

Vuoi sapere tutti i dettagli di qualsiasi intercettazione telefonica che dovrebbero essere secretati dai magistrati. Leggi Repubblica e trovi di tutto e di più, interessante o meno ai fini processuali, ma utili per quelli che cercano pruriti......e per sputtanare i malcapitati.

Vuoi sapere come mai la Corte Ue ha condannato l'Italia per i rifiuti in Campania? Vuoi sapere i dettagli? Non so, gli anni a cui si riferisce la sentenza, chi in Italia stava gestendo il problema?
Non lo troverai su Repubblica che limita la notizia a :
La Corte di giustizia Ue del Lussemburgo ha condannato l'Italia sul caso dei rifiuti in Campania.Nella sentenza i giudici hanno accolto il ricorso presentato della Commissione europea nel luglio 2008.

Nulla di più. Il motivo? Semplice: Non c'entra nè Berlusconi nè Bertolaso; C'entravano soloProdi e Bassolino.
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/03/04/news/caso_rifiuti_in_campania_la_corte_ue_condanna_l_italia-2500792/

Repubblica? fa bene il mio ortolano ad utilizzare questo giornale (?) per incartare le patate.

L'ira delle donne


Si avvicina l'8 marzo e Napoli viene tapezzata di megamanifesti ove compare scritto piccolo piccolo "Compri la macchinetta.... sei pazzo" e grande grande "te la diamo gratis" con al fianco una sorridente figura femminile. E' la pubblicità del caffè Borbone.
Le femministe napoletane si sono giustamehte infuriate ed hanno formalmente chiesto alla Iervolino di far togliere i manifesti.
Complimenti all'agenzia pubblicitaria: Dal punto di vista strettamente pubblicitario è uno slogan molto efficace e sfrutta l'effetto moltiplicazione mediante le polemiche artatamente suscitate per far parlare di sè, al di fuori dei canali tradizionali della comunicazione pubblicitaria: In quanti conoscevano questa marca di caffè? In quanti la conosceranno a partire da oggi grazie a questa polemica?
Anche se dovesse essere deciso l'oscuramento dei manifesti, il risultato pubblicitario di una marca sconosciuta è stato ottenuto, sulla pelle della cultura combattuta dalla politica delle donne e dalle donne.
PS. Perchè non ho letto nessuna protesta per i manifesti di tinto Brass a Roma?

La Chiesa porgerà l'altra guancia?

Inutile dire che se avessero appoggiato la Polverini sarebbe successo un finimondo. Invece sostengono la Bonino, e non se ne parla neppure.
Per la giustizia italiana sono gli esecutori della strage di Bologna; hanno confessato di aver ucciso a sangue freddo decine di persone e sono stati condannati, complessivamente, a diciassette ergastoli: parlo di Francesca Mambro e Valerio Fioravanti che sostengono la Bonino.
Quindi, oltre ad aver imbarcato Tinto Brass, che da sempre fa scempio della dignità delle donne rappesentandole unicamente attravesro il loro "culo", oltre a Massimo Marino ,che portarà il popolo della notte al governo della Regione Lazio, adesso ci mettiamo anche gli esecutori di stragi.
Il problema è che questi veramente governeranno il Lazio.
Non aggiungo altro. Sono solo contento perchè così finalmente la Chiesa avrà la lezione che si merita e finalmente imparerà qualcosa.

Pivelli

E' un momento difficile per il PdL, perchè questa volta l'hanno fatta grossa. E per rimediare dicono delle castronate degne del cestino, perchè se chi governa un paese dice che non conta se un timbro è tondo o quadrato, se una firma c’è o non c’è, se si arriva in tempo o in ritardo, chi glielo spiega poi ai cittadini che è loro dovere pagare le tasse nei tempi fissati, presentare le domande per le badanti entro la scadenza, conciliare la multa entro i 60 giorni previsti?
Quindi, per piacere, almeno tacete.
Al limite è più conveniente dire: abbiamo sbagliato, è colpa nostra, ma dobbiamo porre rimedio perchè non si può negare il diritto al voto a milioni di cittadini.
E' sufficiente il Tar?, o ci vuole un decreto come fu fatto nel '95 e nel '94? Non lo so. Ma la battaglia per il diritto al voto dovrebbe essere combattuta da tutti, specie da quelli che si riempiono la bocca con: "Non la penso come te ma mi batterò perchè tu possa sempre esprimere il tuo pensiero" e che oggi invece si limitano a dire "le regole vanno rispettate".
Apprezzo invece Mario Adinolfi (PD) che sul suo blog contesta le esclusioni di candidati e liste di centrodestra dalle prossime regionali e scrive: "Se fosse successo a noi del centrosinistra saremmo già in piazza" e "se i giudici escludono Formigoni in Lombardia e il Pdl a Roma, vanno oltre il loro ambito e compiono un atto che somiglia ad un golpe. Voglio che il centrosinistra vinca le elezioni, senza scorciatoie e soprattutto senza appoggiarsi alla magistratura, perché se passa questo precedente le conseguenze possono essere pericolosissime per la democrazia. Se fosse successo ai nostri saremmo già in piazza: la democrazia si difende sempre e la possibilità degli elettori di centrodestra di votare il centrodestra va salvaguardata anche da noi di centrosinistra".

martedì 2 marzo 2010

Se sono una schiappa di magistrato cosa faccio? l'eurodeputato

Il colossale teorema giudiziario messo in piedi dall’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, che puntava a decapitare sia il centrodestra sia il centrosinistra in Calabria, è crollato come un castello di carte. Già i suoi successori alla procura avevano depennato una serie di accuse fantasiose nei confronti dell’attuale presidente della giunta calabrese, Agazio Loiero, e del suo predecessore, Giuseppe Chiaravallotti.
Oggi la fine di un incubo: i magistrati hanno deciso per l'assoluzione totale.
Amen

Ecco cosa scriveva il pm nel giugno 2007: Il pm: "Gestione devastante delle risorse pubbliche". "Dall'analisi delle compagini societarie e dei flussi economico-finanziari emerge uno scenario devastante circa la gestione di denaro pubblico": così scrive il sostituto procuratore della Repubblica di Catanzaro, Luigi De Magistris, nelle prime pagine del "Decreto di perquisizione personale e locale", eseguito dai carabinieri nei confronti di 20 persone. Il pm rileva la "pervicace volontà di depredare le risorse pubbliche pur di raggiungere lucrosi interessi criminali".

Ed ecco l'articolo di Repubblica che sputtanava tutti i presunti criminali, oggi riconosciuti innocenti.
http://www.repubblica.it/2007/06/sezioni/cronaca/inchiesta-catanzaro/inchiesta-catanzaro/inchiesta-catanzaro.html?ref=search