I magistrati di Napoli in un documento inviato al Csm esprimono forti perplessità sul decreto del governo su ambiente e rifiuti. Loro sostengono che l'abolizione del potere del pm di disporre sequestri preventivi di discariche e zone di stoccaggio sarà "un fattore di rilevante depotenziamento" del contrasto alle attività illegali "di tutti gli inquinatori del territorio". E significherà perdita di efficacia "nel contrasto della criminalità organizzata".
Sono parole condivisibili in qualsiasi Stato che non sia l'Italia. I magistrati di Napoli dovrebbero documentare quale contrasto hanno finora opposto alla criminalità organizzata. Se solo avessero fatto il loro mestiere contro le discariche abusive e le organizzazioni malavitose, adesso non staremo parlando di emergenza. Gli unici atti che io ricordo sono unicamente stati indirizzati ai funzionari dello Stato e nei fatti hanno sempre ostacolato i piani per risolvere il problema.
E' proprio questa incontrastata realtà che ha spinto Berlusconi ad introdurre nel decreto l'abolizione dei sequestri preventivi delle discariche. Ed ha fatto bene.
D'altronde anche i domicialiari imposti solo ieri a persone del pool di Bertolaso, quando le richieste risalgono a gennaio, puzzano più della spazzatura.
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