Sono centinaia di migliaia e depositati ci sono centinaia di milioni di euro. Ma tra poco, ad agosto, saranno espropriati. Sono i libretti postali "dormienti", quelli che da più di dieci anni non registrano alcun movimento, né in entrata né in uscita, e che contengono almeno più di 100 euro. Secondo quanto stabilisce il regolamento collegato alla Finanziaria 2006, questi libretti, come tutti i conti correnti bancari nelle stesse condizioni, il 26 agosto confluiranno nel fondo nazionale destinato al 20 per cento ai lavoratori precari e per l'80% a risarcire le vittime dei crack bancari.
Come dire che sono soldi che svaniranno nel marasma delle pubbliche amministrazioni.
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