Ancora una volta il pubblico delle reti Rai deve assistere allo spettacolo offerto dal giornalista Travaglio, questa volta ospite di Fabio Fazio nella trasmissione “Che tempo che fa”.
Oggetto della discussione, ad un certo punto, è il Presidente del Senato Renato Schifani. L’occasione è ghiotta per gettare fango sulla seconda carica dello Stato, senza la minima possibilità di contraddittorio e con la totale assenza del pluralismo tanto lodato dalla sinistra. Schifani è accusato senza neanche tanti giri di parole di collusione con la mafia, e di rapporti con diversi mafiosi. Travaglio rincara poi con insulti diretti alla persona e afferma: ” se dopo De Nicola, Pertini e Fanfani, ci ritroviamo con Schifani sono terrorizzato dal dopo: le uniche forme residue di vita sono il lombrico e la muffa. Anzi, la muffa no perché è molto utile “.
Oggi i dirigenti della Rai, tra cui il DG Cappon e il direttore di Rai3 Ruffini, si lamentano, e bollano il comportamento di Travaglio come “inescusabile”; anche la Sen. Finocchiaro è intervenuta per criticare Travaglio . Quest’ultimo, in barba alla Costituzione che prevede il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, si permette di compiere insinuazioni gravissime. Senza prove, senza atti processuali (perchè processi e sentenze contro Schifani non ve ne sono), senza portare il punto di vista del diretto interessato, il minimo di fronte all’enormità delle affermazioni.
Oggi Travaglio dice (su Repubblica) che il PD "non fa opposizione perchè, dice lui, se lo facesse mi avrebbe dato solidarietà".
Detto questo, lasciatemi spezzare una lancia a favore di Travaglio. Questo bravo giornalista ha la libertà di direb quello che vuole; è un suo diritto. Lui ha sceltom il filone dell' antiberlusconismo e non lo dico con dispregio, anzi!
Travaglio è un giornalista free lance, scrive e parla per chi lo paga e, finchè ha un pubblico che lo segue, guadagna. Chi è il pubblico che lo segue? Lo stesso che segue Grillo e che segue Di Pietro (l'unico rimasto a difendere Travaglio), lo stesso che si entusiasma solo quando tira mazzate sulla testa del Cavaliere e dei suoi berluscones. Travaglio lo sa e, giustamente, cerca di tenersi e coltivarsi il suo pubblico. Tutto qui.
Il problema Travaglio io lo vedo soltanto quando parla sulle TV di Stato perchè qui, secondo alcuni, viene pagato da tutti (attraverso il canone).
Il buon Travaglio potrebbe parlare su qualsiasi TV commerciale che, fattisi i suoi conti, troverebbe remunerativo ospitarlo e magari assegnargli un programma tutto suo. Remunerativo, Travaglio lo sarebbe di sicuro perchè lui ha una bella fetta di mercato, la stessa che compera i suoi libri, legge i suoi articoli, ascolta i suoi interventi nelle piazze riempite da Grillo, vota per Di Pietro o per la sinistra radicale.
Nell'attuale situazione il Pdl gongola: perchè Travaglio e il suo odio costituiscono la garanzia di una vittoria per il centrodestra, sostenuto da un’ampia fascia di cittadini che non ne possono più di questa arroganza, di questo uso delle reti pagate con il canone, di questo astio contro persone, fino a sentenza definitiva, innocenti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento