Si chiamano avvocati di Stato; sono 370 in tutta Italia e devono rappresentare e difendere l'amministrazione statale in tutti i tribunali.
Ma quando vincono le cause, incassano in prima persona le spese legali che le loro controparti devono versare. Incassano personalmente un rimborso per svolgere il compito per cui vengono già pagati con lo stipendio.
Si chiama "quadrimestre" perchè le spartizioni avvengono ogni quattro mesi.
Una somma enorme: nel 2006 sono stati 42 milioni e 405 mila euro, che poi vengono divisi secondo criteri territoriali. In media, nel 2006 ogni toga pubblica romana ha intascato 91 mila euro, che diventano 244 mila a Bari, 247 mila a Potenza, 261 mila a Venezia e ben 296 mila a Messina: sempre oltre allo stipendio.
Il capo di questa avvocatura a Messina nel 2006 ha ricevuto 222 mila euro di stipendio e quasi 300 mila dal bingo dei "quadrimestri"
Viste le condizioni disastrose in cui versa l'amministrazione della giustizia, che ha tempi vergognosi e lamenta carenze di fondi, non sarebbe meglio usare i 42 milioni del "quadrimestre" per fare qualcosa per velocizzare i processi? (ditelo a Di Pietro).
Non sembra una riforma così difficile da realizzare...
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