Scrive Giorgio Bocca su Republica del 10 luglio: “Chi di noi è passato per il lungo viaggio dentro il fascismo, ha visto in questi anni e mesi, ripetersi il cammino verso la riduzione della libertà”.
Questa volta alcuni sentimenti di Bocca li proviamo anche noi: i processi politicizzati, le intercettazioni passate ai media per organizzare selvaggi linciaggi delle persone, i comizi in piazza con il linguaggio da osteria degli squadristi. Ecco tutte vicende che ci ricordano il fascismo.
Che per noi resta sempre quello di individui che ti vogliono togliere la libertà. E che perlopiù si vestono di nero. Questa volta con una toga invece che una camicia nera
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