"Non appena Berlusconi è sceso in politica, egli è stato oggetto di un inusitato attacco giudiziario che non è una sua questione privata, ma un drammatico fatto politico e istituzionale: 90 processi, 2500 udienze, 500 magistrati impegnati, 470 perquisizioni, episodi gravissimi come quelli avvenuti nel 1994 con la violazione del segreto istruttorio sul Corriere della Sera e nel 1996 con il caso Ariosto alla vigilia delle elezioni.... Questi episodi e molti altri ancora sono la dimostrazione che si è trattato di un uso sconvolgente della giustizia, da parte di un gruppo di magistrati politicizzati, volto a manipolare il quadro politico e ad influire sui risultati elettorali.
Ci vuole una grande dose di mistificazione, di ipocrisia e di disprezzo dello Stato di diritto per liquidare tutto ciò come un fatto personale".
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