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sabato 12 luglio 2008

Panella Docet

Come funziona il sistema giustizia con le intercettazioni?
Cerchiamo di spiegarlo con l'esempio dei medici del Santa Rita.
Alla base vi deve essere un qualche reato (e i medici del Santa Rita ne hanno compiuti ad abundantiam), o comunque una parvenza di reato, se no, nessuno ci casca. Poi ci deve essere la manina che opportunamente, proprio in concomitanza con la conferenza stampa dei magistrati, fornisce ai giornali intercettazioni telefoniche che fanno fare agli indagati le figure più meschine e orripilanti. Il tocco delizioso del nuovo rito italiano, è la conseguenza logica delle due mosse precedenti: sta ormai all’imputato così sputtanato – scusate il termine, ma è esattamente questo lo scopo che scientificamente questi magistrati intendono perseguire - dimostrare la propria innocenza. L’accusa ritiene di avere fatto quel che doveva, tanto che non si preoccupa di quella quisquilia che sono la raccolta di prove e i riscontri obiettivi.
Nel caso dei medici del santa Rita, appena i Pm, che hanno “arrestato i mostri” e creato panico in Italia, hanno presentato le loro “prove” ad un giudice terzo, questi le ha trovate nulle, inconsistenti.
Dopo lo sputtamento dunque, scompare la strage, non ci sono cinque omicidi, neanche tre, neanche uno: tutto questo era falso, tanto falso che non c’è stato neanche bisogno di un processo per stabilire che nella clinica Santa Rita non si uccideva. Un impianto accusatorio inventato in forma tanto palese e plateale da imporre una immediata derubricazione del reato e proscioglimento dall’accusa più infamante.
Certo, i medici del Santa Rita hanno probabilmente compiuto altri gravissimi reati, hanno probabilmente usato i malati come merce, hanno forse truffato le Asl e lo Stato. Ma non sono degli assassini.
Non lo sono per la giustizia, ma lo sono però, indelebilmente, per l’opinione pubblica perché il loro nome, la loro foto, le loro presunte vittime sono state presentate dai due magistrati (anzi, magistrate), in conferenza stampa: interviste, articoli, inchieste e quanto più si ritrova sull’immensa piazza mediatica italiana, dove hanno sapientemente usato delle intercettazioni.

Certo che il funzionamento della magistratura non è la priorità del Paese se paragonato al problema delle famiglie che stentano ad arrivare a fine mese, ma insorgere perchè questo sistema non si tocchi, come fa l'ANM, ha dell'assurdo.
Come assurdo è ricordare che anche nella solennità del Parlamento il PD e l'IdV sbraitavano che gli arresti del Santa Rita erano stati resi possibili solo dall’uso massiccio delle intercettazioni e che quindi non andavano limitate.

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