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martedì 15 luglio 2008

Pure loro devono "campare"

Napoli: una città abbandonata.
Con l’estate e l’arrivo dei crocieristi si ripropone la drammatica emergenza criminalità nell’area circostante il porto di Napoli. Appena fuori dal Molo Beverello, i turisti si ritrovano in una terra di nessuno dove le aggressioni, i borseggi o le truffe sono episodi quotidiani. Fonti della questura parlano di sette scippi negli ultimi giorni nell’area attorno al Beverello. Ma l’ex questore Fioriolli ha proibito la diffusione alla stampa dei “mattinali” con le denunce: così è difficile monitorare l’entità del fenomeno. Ma residenti, commercianti e turisti raccontano di esperienze terrificanti.
In una città senza controllo sguazza il delinquente e cresce la criminalità, ma che ci vuò fa, pure loro hanna campà.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho un ricordo bellissimo di Napoli, dove ho trascorso qualche giorno di vacanza due anni fa.
Ho passeggiato tranquillamente in largo e in lungo... per tutti i vicoletti, anche i più malfamati, perché la mia curiosità è insaziabile e non potevo non vedere tutto. Unica precisazione: ero "scortata", cioè a braccetto, tra mio marito e il caro amico che ci ha ospitati.
Ciao e buonanotte:-)

Anonimo ha detto...

Buffissimo... ci siamo scambiati un commento nello stesso istante:-)

Anonimo ha detto...

A me spiace parlare male della mia bellissima Napoli ma, oramai, con la tolleranza (o l'incapacità di gestire?), la illegalità è divenuta norma.
Napoli è proprio un'altra nazione in cui non esistono leggi:vuoi andare senza casco sul motorino? a due o tre persone per volta? non ti vuoi allacciare le cinture in auto? vuoi parcheggiare in seconda o terza fila? vuoi andere contro senso? vuoi fare il parcheggitore abusivo? Vuoi occupare un intero marciapiede con la tua mercanzia? Ebbene, vieni a Napoli. A Napoli si può fare. E lo puoi fare anche davanti ad un vigile, un polizziotto, un carabiniere.
In questa illegalità ci sguazzano solo i delinquenti, mentre la gente onesta riduce il suo spazio di libertà.
Proprio il ripristino del rispetto delle regole, indispensabile per svelenire il clima di insicurezza avvertito dai cittadini e imporre in modo più convincente la legge a chi delinque, avrebbe però bisogno d’una cristallina coerenza di comportamenti da parte di chi ci amministra.