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domenica 8 giugno 2008

Perchè non se ne sta a casa?

Caserta, 7 giu. (Ufficio Stampa Consiglio Regionale della Campania) - ‘’Per contrastare il linciaggio mediatico contro le eccellenze enogastronomiche della Campania, specialmente quello orchestrato (forse non senza interesse) oltre i nostri confini, occorre unirsi, stringere alleanze, fare sinergia. Se vogliamo annullare gli effetti negativi dei tanti falsi allarmismi e ribadire la bontà e la salubrità dei nostri prodotti tipici, a partire dalla mozzarella di bufala, non dobbiamo commettere l’errore di dividerci, di disperdere risorse ed energie. Per recuperare credibilità per i nostri prodotti di eccellenza serve uno sforzo davvero corale, di respiro europeo, mondiale, lontano da ogni campanilismo e isolazionismo. Occorre una strategia di ‘recupero’ di medio e lungo periodo, condivisa con tutti e da tutti i soggetti interessati. Per difendere i nostri grandi marchi, il made in Campania, dobbiamo imparare, finalmente, a remare tutti insieme, dalla stessa parte: istituizioni pubbliche, associazioni di categoria, imprese artigiane, commerciali e turistiche’’.
E’ quanto ha ribadito oggi il presidente del Consiglio regionale della Campania, Sandra Lonardo, partecipando ad una degustazione di prodotti tipici di Terra di Lavoro, alla presenza di numerosi rappresentanti dei Paesi esteri accreditati in Campania.
In quanto Presidente del Consiglio Regionale invitata a questa manifestazione, La Lonardo avrebbe avuto moltissimo da dire. Moltissimo, ma non quello che ha detto.
Che senso ha parlare di sinergia mediatica per diffondere la bontà e la salubrità dei prodotti campani, quando ormai è di dominio pubblico che nel nostro territorio sono state interrate montagne di rifiuti tossici? Lo afferma anche uno stizzito Napolitano rimarcando che ciò è agli atti parlamentari (ma a lui interessava solo dire che provenivano dal nord). Che è stato come dire: Tutti sapevano e sanno.
E allora un Presidente del Consiglio Regionale, invitato a questa manifestazione, vi prende parte solo se ha da portare programmi operativi di bonifica del territorio su cui poi cercare sinergie per la diffusione mediatica. Uscirsene invece con frasi del tipo: I prodotti sono buoni e il nostro compito è quello di divulgare questo verbo……. è sintomatico di una politica demente, che va oltre l’ipocrisia.
Concordo con shadang: era meglio che restava a casa a cucinare per il marito.

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