Le dichiarazioni odierne dell’Alto Commissario dell’Onu per i diritti umani Louise Arbour, in merito al disegno di legge del Governo italiano per l’introduzione del reato di immigrazione clandestina sono ingiuste ed ipocrite.
Per due motivi:
1.questo DDL non è in vigore, ma è un progetto all’esame del Parlamento sovrano, che può decidere di approvarlo, modificarlo, respingerlo.
2. l’Onu non è mai intervenuta per censuare gli altri paesi europei dove già esiste il reato di immigrazione clandestina.
Dall’Alto Commissario dell’Onu è quindi arrivata una prova di ignoranza dei reali obiettivi del progetto di legge, e queste accuse neanche tanto velate di razzismo, xenofobia sanno tanto di superficialità, o, peggio, di mossa voluta.
Giusta la risposta di Frattini: "Si tratta di una questione che non ha nulla a che vedere con la xenofobia o con la discriminazione su base razziale, e che affronta invece il fenomeno dell’immigrazione illegale e degli strumenti legislativi per ridurlo, nell’ambito beninteso delle garanzie previste dall’ordinamento giudiziario e nel pieno rispetto delle direttive dell’Unione Europea”.
Io non l'avrei neppure risposto. Che ne sa lui che il capo della polizia Manganelli ha documentato che il 30% (su base nazionale) dei reati vengono commessi da clandestini e che questo numero sale al 70% nel nord?
Vi rendete conto cosa è il 70%? E quanto ci costa in termini di addetti ai lavori (magistratura, polizia, carcerieri, vitto e alloggio), di tribunali che si ingolfano, di carceri traboccanti, oltre che di sicurezza dei cittadini onesti?
Regolamentare questi delinquenti si chiama razzismo?
Direbbe Totò: ma..... mi faccia il piacere.
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