Comunque si giudichi la cosa, questa manovra finanziaria ha per destinatari gli “ultimi”. Nel senso più ampio delle espressione. I provvedimenti sono molti, e altri ancora dovrebbero essere considerati. Ma credo che come assaggio sia più che sufficiente.
Due nei della manovra sono il rinvio dell’abolizione di alcune Province ed il rinvio del lavoro precario.
Tuttavia, e come già per i provvedimenti del primo Consiglio dei ministri, non si può che dire: che Berlusconi ha fatto in un giorno, ciò che Prodi non è riuscito a fare in due anni!
Nel dettaglio:
Card
Si prevede, innanzitutto, l’attribuzione alle persone più anziane e ai pensionati al minimo (fino ad 800/1000 euro), di una card (400 euro/anno) mediante la quale si avrà diritto a sconti su bollette e generi alimentari.
Ires
La copertura finanziaria di questa misura, sarà garantita dalla cosiddetta Robin Hood Tax.
Cioè da un aggravio del prelievo fiscale - in termini di Ires, che passerà dal 27 al 33% - a carico dei petrolieri (togliendo l'agevolazione che era stata graziosamente concessa dal governo Prodi) e che potrebbe riguardare anche banche e assicurazioni.
Piano casa.
S’intende agevolare le famiglie a basso reddito, le giovani coppie, gli anziani, gli immigrati regolari e gli studenti fuori sede nell’acquisto della prima casa. Mediante la definizione di un Piano - che sarà approntato entro 60 giorni dall’entrata in vigore del provvedimento - per l‘individuazione di: “misure di recupero del patrimonio abitativo esistente o di costruzione di nuovi alloggi”.
Benzina
Si introduce un meccanismo automatico (e non discrezionale) di diminuzione delle accise sulla benzina, quando il prezzo internazionale del greggio cresce in misura pari (o superiore) al 2% rispetto al valore indicato come riferimento nel Dpef.
Taglio agli stipendi d’oro dei manager.
I manager di aziende pubbliche riceveranno emolumenti decurtati di un 25% (rispetto al loro valore attuale). Così come sarà ridotto il numero dei componenti i Cda di imprese non quotate e controllate - direttamente o indirettamente - dallo Stato.
Riduzione dei costi della Pa e lotta ai fannulloni.
Dal primo gennaio 2009 la pubblica amministrazione sarà obbligata a tagliare del 50% le spese per la pubblicazione (in versione cartacea) di leggi ecc. ecc.. Il tutto sarà disponibile in Internet, in modo accessibile a chiunque.
Per in fannulloni si prevedono tagli alla busta paga. Chiunque presenterà certificati medici falsi, o lascerà l’ufficio dopo aver timbrato il cartellino, subirà decurtazioni di stipendio. Inoltre sarà passibile di essere denunciato per truffa aggravata e di essere licenziato.
Carta di identità.
La carta di identità durerà 10 anni (e non cinque come ora).
Enti inutili.
Verranno aboliti gli enti con meno di 50 dipendenti. E si procederà ad una forte riduzione di tutti gli altri.
Scuola e uso dell’e-book.
Dall’anno prossimo sarà possibile scaricare gratuitamente i testi scolastici da Internet. Mentre si sta valutando se obbligare gli insegnanti a consentire immediatamente l’uso degli stessi (in versione scaricabile e versione normale) sin dall’anno prossimo, o a partire dall’anno scolastico 2011-2012.
Sanità e ricette online.
Ancora in dubbio è l’introduzione di ticket sanitari. I tagli alla sanità regionale, invece, passeranno da 1 miliardo di euro a 250 milioni. I medici di base - e tutti gli altri del servizio sanitario nazionale - forniranno ricette solo on line.
Impresa in un giorno.
L’idea suggerita da Daniele Capezzone si traduce in realtà: sarà possibile aprire un’attività imprenditoriale in un giorno, mediante autocertificazione; i controlli saranno solo successivi.
Mister Prezzi.
Saranno incrementati i poteri del cosiddetto Mister Prezzi, la figura esosa introdotta dal Mortadella (sic).
Via al divieto di cumulo tra pensione e reddito da lavoro.
Sarà possibile cumulare interamente il reddito da pensione, con quello da lavoro dipendente o autonomo.
Nucleare.
Il Governo s’impegna - entro l’anno - ad individuare i criteri per l’identificazione dei siti dove realizzare centrali.
Servizi locali.
Al via la liberalizzazione dei servizi pubblici locali: mediante l’affidamento della gestione a Spa da individuarsi per il tramite di gare pubbliche, o a società miste (a capitale pubblico e privato).
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