L'anno scorso alcuni giuristi scrivevano che l'emigrazione criminale sceglie l'Italia perché grazie alle leggi e ai giudici permissivi si può facilmente delinquere.
Si alzò un polverone: Ma che diamine! Ce la prendiamo sempre con la magistratura. Non sappiamo fare politiche di integrazione e di accoglienza e scarichiamo la criminalità degli immigrati sulla magistratura.
Vi riporto quello che hanno scritto i giudici sul delitto perpetrato dal giovane rumeno Nicolae Mailat ai danni della signora Reggiani Giovanna:
«La Corte pur valutando la scelleratezza e l'odiosità del fatto commesso in danno di una donna inerme e da un certo momento in poi esanime, con violenza inaudita, non può non rilevare che sia l'omicidio che la violenza sessuale, limitata alla parziale spoliazione della vittima e ai connessi toccamenti, sono scaturiti del tutto occasionalmente dalla combinazione di due fattori contingenti: lo stato di completa ubriachezza e di ira per un violento litigio sostenuto dall'imputato e la fiera resistenza della vittima. In assenza degli stessi, l'episodio criminoso, con tutta probabilità, avrebbe avuto conseguenze assai meno gravi».
Capisci? secondo il giudice la Reggiani è colpevole di non aver consentito di essere stuprata in pace.
In più all'aggressore gli vengono concesse le attenuanti generiche perchè incensurato, clandestino ed ha vissuto in un ambiente degradato.
Troppi malfattori hanno capito che l'Italia è un paese senza legge, dove si può commettere qualsiasi reato e non pagare quasi mai il conto oppure ottenere un sostanziale sconto.
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6 commenti:
Mi scuso per il ritardo nel rispondere. Ti ringrazio per l'apprezzamento e per il simpatico premio, cose sempre gradite.
Ho letto i tuoi ultimi post e devo farti i complimenti per le acute osservazioni che condivido in pieno. E' sempre piacevole scoprire che ci sono anche persone fuori dal coro sinistro. Aiuta a sperare, anche se io sono piuttosto pessimista. Coraggio, ancora grazie e buona giornata :)
L'Italia è la terra delle contraddizioni e in tema di giustizia,lascia molto a desiderare..
un abbraccio e grazie per le parole di stima nel mio blog (graditissime!)
Carmen
ninetta.ilcannocchiale.it
Tempo fa accadde un episodio analogo, ma diverso: ad un uomo sardo vennero concesse le attenuanti (per aver picchiato selvaggiamente la moglie) in quanto "sardo".
Chiesi all'amico Maralai se e quanto si fosse sentito offeso sapendo che i sardi "godono" di tale pregiudizio;-) Fatti dire da lui.
Un abbraccio.
facciamo ridere. sinistra o destra al governo, restiamo italietta.
tanto casino su lampedusa e poi con le loro auto i migliori malfattori invadono il territorio.
continuiamo a dare un'immagine di paese florido, prospero, esente da crisi, dove i propri governanti sono i primi inquisiti ma mai giudicati.
evviva l'eldorado italia.
Anch'io ho sentito parlare spesso di questo, siamo una meta molto ambita per la scarsa severità delle pene. Non fa una piega.
x fiore.
il fatto che fossero state concesse le attenuanti a un "sardo", non fa che confermare il contenuto del post: in Italia la maglia della giustizia è troppo larga.
Come i domiciliari concessi all'autore dello stupro di capodanno a Roma. Perchè?
perchè era ubriaco, drogato ed ha detto che non lo fa più.
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