Stendere uno zerbino con il proprio logo davanti all'ingresso del negozio è pubblicità; attaccare in vetrina gli adesivi delle carte di credito accettate all'interno è pubblicità; esporre i cartelli con i tipi di gelati in vendita è pubblicità.
Naturalmente esiste apposita tassa, a effetto retroattivo.
In verità esiste una sottile differenza tra "pubblicità" ed "informazione dovuta", ma a Bologna, fino a questo momento sono state notificate 2300 infrazioni di questo tipo, retraoattive fino al 2003, che frutteranno all'Amministrazione Comunale più di 1 milione di Euro.
Artigiani e Commercianti, con le associazioni di categoria, si sono subito attivati per contrastare quella che è stata definita "Delirium Tax".
In effetti si ha l'impressione che al Comune di Bologna si stia raschiando il barile.
http://www.corriere.it/cronache/09_gennaio_15/bologna_delirium_tax_alberti_83f4ee5c-e2d4-11dd-abc2-00144f02aabc.shtml
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