Il partito voleva un azzeramento totale degli assessori come segno di una svolta radicale ed un totale rinnovamento. A rappresentare questa svolta c'era Nicolais, ex ministro ed ora responsabile del PD per la provincia di Napoli, delegato da Veltroni a trattare con la Iervolino. Ma la Iervolino si è incaponita, ha sostituito solo gli assessori dimissionari per le note vicende giudiziarie ed ha realizzato un rimpasto. Però non usate questo termine con la Iervolino. Lei ha precisato che non è un rimpasto ma un rinnovamento. Fatto sta che Nicolais si è dimesso.
E Veltroni lo ha sostituito con un commissario.
Fin qui i fatti, ma c'è qualcosa che non torna.
Se le cose vengono raccontate come sopra, non si capisce perchè Veltroni sostituisce Nicolais con un commissario quando poi Nicolais stava solo chiedendo alla Iervolino di fare quello che voleva Veltroni: azzerare la giunta per dare una svolta a 180°.
Vediamo di dare invece la giusta interpretazione alle posizioni:
Tra poco arrivano i fondi Eu, tanti soldi, tanti tanti. Si possono accontentare tanti amici. E allora, come prima cosa, il termine dimissioni è stato cancellato dal dizionario del PD campano. Come seconda cosa, si sa che questi soldi andranno agli amici degli assessori ed allora anche Nicolais/Veltroni vuole partecipare al banchetto (che poi porterà tanti voti alla persona) e, cosa fa per avere i "suoi" all'interno della giunta? Richiede la rinomina di tutti e sedici gli assessori, di qui la richiesta di azzeramento che fa passare come segno di svolta. Se ne cambio sedici ci posso infilare qualcuno dei "miei".
Ma Nicolais fa i conti senza Bassolino. Come cosa c'entra Bassolino? Mica è una novità che Rosetta Iervolino sia una pedina di Bassolino e non è neppure una novità che tutti gli assessori comunali siano bassoliniani.
Alla fine, contro il volere di Nicolais (cioè del Partito) Rosetta sostituisce solo gli assessori dimissionari , e Nicolais si dimette con una lettera a Veltroni in cui dice "perche' non sono riuscito a portare a termine il mio compito, e in un paese civile per questo ci si dimette".
Poi aggiunge "Non ho parlato ancora con Veltroni, pero' ho parlato con Bettini. Vedro' il segretario nei prossimi giorni". "Era necessario un azzeramento - aggiunge - un sostanziale rinnovamento. E invece ecco le riconferme e le sostituzioni. E poi la soluzione intravista nei professori universitari. Ma i professori universitari non servono in quanto tali. Io ho fatto tutto senza interessi personali - conclude Nicolais - il sindaco invece mette il registratore quando parla con me".
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4 commenti:
Nicolais si è dimesso per molto meno di ciò che ancora non è in grado di schiodare Rosetta dalla cadrega (come la chiamiamo dalle mie parti...).
Io provo a sperare che questo funga da esempio, ma credo anche che tale speranza sia molto molto vana.
Buona serata.
Luca.
E noi campani continuiamo a fare figure di sterco….che vergogna…
Luca, lasciare un partito non costa niente. (Di Pietro jr docet).
Lasciare il potere invece non lo fa nessuno. Il culmine della schifezza è rappresentato dal comportamento di D'onofrio a Pescara, con la complicità dell'IdV.
Travaglio tace.
Ma le elezioni sono lontane e gli italiani hanno la memoria corta.
ciao nicola
x camelot
che bella befana.
ciao
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