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sabato 3 gennaio 2009

Il comune senso dell'onestà

In Italia ha fatto scalpore ed è finita sui giornali la notizia che una commerciante (Tiziana Concu) ha trovato una busta contenente 160.000 euro e l'ha consegnata alla polizia.
Quando lessi questa notizia pensai che quella persona avesse fatto la cosa più ovvia da fare in simili situazioni, anche se potrebbe anche capitare invece il tipo che raccoglie e scappa via sperando che nessuno lo avesse visto.
Comunque brava signora Tiziana.

A me a fatto più breccia quanto riportato dal Daily Mail e dal Telegraph perchè il comportamento non riguarda un solo individuo ma coinvolge una comunità; ecco i fatti:
Mister Tom Algie, 47 anni, è titolare di un negozio la cui insegna è tutta un programma: «Practically Everything», «Praticamente Tutto». Nel senso che nel piccolo emporio, come in una bottega d’alchimista, i suoi compaesani sono soliti trovare ogni cosa, dalle pile alle scope, dalle pentole ai secchi per la spazzatura. Niente roba di lusso, tutti articoli di ordinaria quotidianità. «Chi vuoi che venga da noi a fare acquisti durante il periodo natalizio», avrà pensato il buon Tom, «tanto vale che chiudiamo e ce ne stiamo a casa anche noi a festeggiare in famiglia». Detto, fatto: practically closed. «Ci rivediamo dopo Capodanno e auguri a tutti». Ma Mister Algie, oltre che un buon uomo con la faccia da ragazzone inglese anni Settanta, è anche uno che ha a cuore la funzione sociale del proprio esercizio. «Metti caso che miss Peggy rimanga senza la carta per impacchettare i regali, o che al piccolo James si sgonfi il pallone. Sarebbero nei guai...».
Ed ecco il colpo di genio. «A pensarci bene - avrà detto Tom ai suoi esterrefatti commessi - è meglio fare così. Chiudiamo nel senso che non lavoriamo, ma lasciamo ugualmente aperto il negozio. Così se qualcuno ha bisogno, entra e prende ciò che gli serve. Basta che lasciamo un foglio dove la gente scriva quello che ha preso... Ah sì, e naturalmente anche un contenitore per i soldi...». Ora, siccome né il Daily Mail, né The Telegraph, i giornali che hanno riportato il clamoroso beau geste di Tom, fanno cenno al numero di birre che il commerciante si scola abitualmente, e siccome non risulta che il nostro eroe abbia vinto qualche milione di sterline al bingo, dobbiamo rassegnarci a registrare quanto segue.
Due giorni fa, fresco come una rosa, Tom torna fiducioso al «Practically Everything» e che cosa ci trova? Practically Everything, come ogni mattina. Nel senso che nessuno aveva rubato nulla. Anzi, nella «scodella dell’onestà» messa a disposizione della gentile clientela, c’erano la bellezza di 187,66 sterline e 2 euro, il corrispettivo, esatto al centesimo, degli acquisti effettuati.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un caso plateale, ma basta pensare ai distributori di giornali negli USA, dai quali si preleva liberamente il giornale e si lascia il corrispettivo in danaro. Civiltà che in Italia non sarà mai raggiunta, dove ognuno pensa solo a fottere il prossimo e a riempirsi le tasche.
Claudio

Anonimo ha detto...

Porca vacca!
A metà articolo stavo dando del beota al povero Tom...
Evidentemente qui in Italia si è sempre portati a pensare il peggio.
Chissà se giustificatamente o no?