E’ sorprendente la decisione assunta dall'Italia Dei Valori di appoggiare la ricandidatura alla Presidenza della Regione di Renato Soru, indagato per abuso d’ufficio e turbativa d’asta relativamente ad un appalto regionale da quasi 60 milioni di euro.
Ma ciò che è ancora più sconcertante sono le motivazioni con cui Antonio Di Pietro ha cercato di spiegare tale scelta. In pratica l’ex Pm di Mani Pulite ha candidamente ammesso che la situazione in cui è coinvolto Soru è la medesima che si è presentata in diverse Giunte della Campania ma che, a differenza di quanto accaduto oltre Tirreno dove Idv ha lasciato gli esecutivi in cui sono presenti esponenti del Partito Democratico sottoposti ad indagini dalla magistratura, in Sardegna il suo partito non negherà l’appoggio all’ex governatore semplicemente perché Soru è ‘diverso’.
Di certo con la sua visita in Sardegna, Di Pietro non ha rimediato una bella figura. Il campione della legalità ha dimostrato ancora una volta che basta poco per convincerlo a mettere da parte i suoi principi: la promessa di qualche poltrona ed ecco che, come per magia, Soru diventa improvvisamente un candidato presentabile.
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