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domenica 30 novembre 2008

Tra Finocchiaro e Letta, vince sempre Massimo

"Credo che fino ad oggi non ho fatto tutto ciò che si poteva fare per questo partito". Lo dice Massimo D'Alema il 29 novembre 2008.
Cosa vuole dire?
Cosa si rimprovera di non aver fatto o di aver fatto male?
Una cosa fatta male: Sicuramente si rimprovera di avere frenato la Finocchiaro costringendola a non partecipare alle primarie che poi incoronarono Veltroni.
Una cosa non fatta: Sicuramente si rimprovera di non avere dato un sonoro calcio in c..lo a Veltroni quando, non avendo fatto alleanze con Boselli, Diliberto, Pecoraro, Giordano e Mussi, si è andato ad alleare con Di Pietro. Non perchè questa alleanza non era opportuna, anzi era opportunissima (un magistrato è sempre utile, alnche a Massimo), ma perchè Veltroni non ha gli attributi per tenere Di Pietro legato a sè e non viceversa, come sta accadendo.
E ora?
Ora la Finochiaro, rispondendo ad una intervista a Faccia a Faccia sulla sua eventuale candidatura a segretario del PD ha detto: «Non so se lo farò, ma non lo escludo...».
E' a tutti noto che Anna Finocchiaro, legatissima a D’Alema, aveva un pò raffreddato il rapporto con il leader maximo dopo questi aveva bocciato la sua partecipazione alle primarie del PD ed analogamente alla carica di presidente della Repubblica (prima di Napolitano). Infatti la Finocchiaro all'epoca aveva detto: «Un uomo col mio curriculum, l’avrebbero già nominato presidente della Repubblica». Ma è altrettanto vero che il rapporto tra i due sia recentemente rinvigorito.
È ovvio che Max sia il vero interessato a defenestrare Veltroni e Finocchiaro è solo la pedina che, con buona pace del suo orgoglio femminista, l’autoritario Baffino muove a piacere.
Ma il Massimo nazionale non è abituato a puntare su un solo cavallo ed allora scalda anche Enrico Letta, fedelissimo di Veltroni ma che strizza l'occhio alla parte proveniente dalla Margherita che non ha alcuna intenzione di entrare nel partito socialista europeo e che invece rappresenta lo sbocco naturale per la componente ex comunista. Questa investitura mette i bastoni tra le ruote di Veltroni, intanto sta partendo la macchina propagandistica atta a "creare" l'immagine di Enrico Letta come L'Obama italiano.
In pratica si stanno preparando alla successione di Walter e, chiunque sarà, avrà vinto Massimo.

1 commento:

Anonimo ha detto...

non lo sopporto per la sua boria e la sua supponenza, ma d'alema è la sola testa pensante del pd
abbracci,clem