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sabato 8 novembre 2008

Gettare i rifiuti in strada: Si può fare

L'articolo 6 del decreto legge 172/2008, approvato di recente dal consiglio dei ministri, prevede il carcere per chi deposita in strada rifiuti ingombranti o speciali.
Ma in Campania sai quante leggi non vengono rispettate? E allora tutto è continuato come prima.
Ma il vento è cambiato (peccato che a dirlo è Veltroni per tutt'altri motivi) ed ora cinque persone sono finite in manette mentre si liberavano di rifiuti solidi. Una sesta persona è invece stata rimessa in libertà dal giudice che, dopo aver convalidato l'arresto, ha ritenuto di scarcerare l'indagato perché non sussistono i motivi della custodia cautelare.
Il primo ad essere arrestato dai carabinieri della compagnia Rione Traiano è stato un 32enne di Pianura, sorpreso mentre abbandonava in strada rifiuti ingombranti, urbani, speciali e solidi tra cui una cucina, bombole di gas e materiale ferroso arrugginito.
Nel quartiere Poggioreale, invece, i carabinieri della stazione San Giovanni a Teduccio hanno arrestato un 39enne e un 62enne: i due sono stati sorpresi dai militari mentre, da un furgone Piaggio, scaricavano buste di plastica, ferro, cartone, plastica, lattine e vetro direttamente sulla strada, in un'area non autorizzata per lo scarico.
Altri tre arresti sono stati effettuati dai carabinieri della compagnia Poggioreale. A finire in manette sono stati un 26enne, un 68enne e un 40enne, gestori di 2 box abusivamente costruiti in via De Roberto: senza alcuna autorizzazione hanno effettuato attivita' di deposito e raccolta di rifiuti speciali pericolosi e non (scarti di olio motore, pastiglie per freni, ecc.).
Ma, come sempre accade, quando le cose cominciano a funzionare, c'è sempre chi rema contro e quindi sono sorti dubbi di incostituzionalità del decreto. Il legale del primo degli arrestati, avvocato Massimo Bruno, sta infatti valutando la possibilità di sollevare una questione di illegittimità costituzionale nei confronti del decreto che prevede l'arresto per chi getta rifiuti ingombranti in strada. "Appare violato - spiega l'avvocato - il principio di uguaglianza tra cittadini italiani visto che la norma si applica solo in Campania".
Mi sembra giusto che venga corretta questa anomalia, così come mi sembra vergognoso avere una schiera di professionisti (gli avvocati) utili solo a utilizzare qualsiasi cavillo per giustificare ogni illegalità o ad inventarsi qualsiasi suggerimento per allegerire la pena al proprio assistito criminale.
Per esempio il rumeno (ma non è importante la nazionalità) che ha investito a Roma 13 persone alla fermata dell'autobus. Al processo il guidatore, ubriaco e sotto effetto di droga, ha detto di aver investito le 13 persone per scansare un pedone. Una versione chiaramente suggerita dall'avvocato, tanto ci vogliono delle prove per smentirlo e quando pure ci fossero, una bugia detta per scagionarsi mica è reato, nè per lui, nè per l'avvocato che gliele ha suggerita.
Conclusione: tra il popolo è diffusa la contro-legge: si può fare perchè la legge è incostituzionale.

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