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giovedì 20 novembre 2008

Anomalie di ordinaria amministrazione

Provincia di Caserta: ovvero una Provincia Sinistrata.
Sandro de Franciscis inizia il suo impegno politico nel 1990 nella Democrazia Cristiana.
Nel 1993 è tra i fondatori del Partito Popolare Italiano. Poi passa alla Margherita e, alle elezioni politiche del 2001 viene eletto deputato per la coalizione dell'Ulivo.
Nel 2003 decide di abbandonare la Margherita per passare all'Udeur.
E' eletto presidente della Provincia di Caserta nel 2005 con una coalizione formata da DS, Margherita, Udeur, Sdi e Prc.
Nel 2006 abbandona l'Udeur per entrare nel costituendo Partito Democratico come corrente a sè stante a supporto di Rutelli.
Con i noti fatti che hanno portato alla dissoluzione dell'Udeur (Lady Mastella story), De Franciscis si è trovato a "dover" ospitare in giunta quanti più Udeur possibile, e non solo al palazzo della Provincia ma anche nei tanti Comuni con amministrazioni di sinistra, rafforzando notevolmente il suo potere.
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/01/17/de-franciscis-da-alleato-nemico-caserta.html
Nel 2007 un'inchiesta colpisce il suo entourage nella persona di Anthony Acconcia, altro ex Udeur portato da De Franciscis alla carica di direttore generale della Provincia. Nell'inchiesta, oltre ad Antony Acconcia sono coinvolti più personaggi vicini a De Franciscis: ci sono Domenico Bove, Giacomo Caterino, Sergio Romano, Antonio Simeone, Nicola Lanni , Francesco Mastroianni, Pasquale di Lillo, Pasquale Palmeri. I reati contestati variano dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta alla truffa aggravata. Al centro dell'indagine un presunto giro di mazzette, scambi di favori, ditte agevolate e ditte escluse al di fuori dei regolamenti in materia di appalti pubblici. Questa non è una vicenda nuova, essa nacque da un avviso di garanzia, scattato nel marzo dello scorso anno che colpì Domenico Bove, (eletto nella lista della Margherita e poi transitato nell’Udeur), all'epoca consigliere provinciale e presidente della commissione Urbanistica dell’Ente di corso Trieste.
http://www.casertace.it/home.asp?ultime_news_id=3434
Ora un'altra tegola si abbatte sulla Provincia di Caserta: nell'ente campano presieduto da Sandro De Franciscis, per chiamata diretta, senza concorso o selezione pubblica, hanno trovato impiego (a vita) figli, cugini, nipoti, parenti, segretari di esponenti di primo piano del Partito democratico. Tutti assunti in quella società a intero capitale pubblico denominata Terra di Lavoro nata nel 1999 per stabilizzare 43 «lavoratori socialmente utili» in attività di manutenzione stradale eppoi convertita, con apposita modifica dello statuto nel 2008, in società che s'occupa anche di scuola, verifica d'idoneità delle caldaie e quant'altro.
Tra i primi a essere assunti c'è Valerio Ruggiero, segretario di quel presidente della Provincia De Franciscis che è anche presidente e componente del Cda della stessa società. Poi c'è Giovanni Rossano, consigliere comunale dei Ds a Marcianise. E c'è il figlio di Felice Del Monaco, lo storico tesoriere della Margherita e del Partito democratico. Assunto anche il figlio di Nicola Pacifico, già nella segreteria del senatore Geppino Santonastaso, sponsor di De Franciscis. Ha trovato posto pure Nicola Bernardo di San Felice a Cancello, imparentato col presidente del Consiglio provinciale, Pasquale De Lucia. Il cugino del consigliere provinciale Pd, Pietro Paolo Ciardiello, la figlia del consigliere provinciale Pd, Francesco Papa, la sorella di Michele Raccuglia (Ad di Italia Lavoro Spa che deteneva il 49 per cento delle quote di Terra di Lavoro), il figlio del consigliere provinciale Pd, Vincenzo Di Franco (eletto nella lista civica ispirata dal presidente), Cosimo Cecere, ex consigliere di Marcianise e fedelissimo di De Franciscis, il figlio di un impiegato alla Provincia e via discorrendo.
Oltre a trovare una collocazione a vita a parenti e agli amici degli amici, la Provincia non ha badato a spese per sedici collaboratori stanziando 400mila euro.
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=307389
Mi piace concludere con una frase della mia web-amica Fiore: "Purtroppo non si vergogna per niente e continua imperterrito tra l'indifferenza generale a spendere i "nostri" soldi". (frase giustamente diretta a Scajola per il ripristino del volo Roma-Albenga).
Mi piacerebbe anche pensare che un giorno "Annozero" o "Ballarò" o "Parla con me" potessero dare visibilità a questi avvenimenti, o ai 70 portaborse che sono diventati d'improvviso dipendenti a vita della regione Abruzzo, o alle tante "anomalie" che avvengono nelle amministrazioni pubbliche. Ma questo più che un pensiero è un sogno.

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