Ricordate Paopo Gentiloni Silveri?
Come no?
L'ex ministro delle comunicazioni ed ora responsabile dell'informazione del PD.
Non lo ricordate?
E' quello che, da ministro, aveva l'unico obiettivo di togliere le frequenze a Berlusconi per realizzare, diceva lui, un'informazione plurale. Senza capire, poverino, che per aumentare la pluralità devono essere aumentate le frequenze, come ha fatto poi Gasparri.
Adesso ve lo ricordate?
Ebbene, proprio questo tipino ha preso la penna ed ha compilato quattro cartelle su carta intestata al PD ed ha scritto al Garante delle Comunicazioni chiedendo di aprire un'indagine ed adottare le sanzioni conseguenti, non esclusa la chiusura della testata perchè lui ha scoperto che il quotidiano Il Giornale simpatizza per Silvio Berlusconi.
Per Gentiloni il fatto che un giornale scriva bene di Berlusconi e male della sinistra è inammissibile e da chiudere.
Di questo passo, prossimamente il PD chiederà l'interdizione dal voto per i tredici milioni di italiani che alle ultime elezioni hanno messo la croce sul simbolo del Pdl, dove c'era il nome di Silvio Berlusconi come Presidente.
Tredici milioni di corrotti e prezzolati di cui verrà presto chiesto l'arresto.
E' vero che Silvio Berlusconi ha un enorme conflitto di interessi, ma nel senso che ha gli stessi interessi della maggiornza degli elettori.
Si chiama democrazia e lei, caro Gentiloni Silveri, non può farci nulla. Si rassegni e cerchi almeno di essere un po' meno ridicolo.
Anzi, una cosa la potrebbe fare: mettere in campo un'alternativa di governo, un progetto, un qualcosa che la faccia preferire all'attuale governo e che piaccia talmente agli italiani da esprimerle una maggioranza di consensi al momento del voto.
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