Dall’ANSA apprendo che Italo Bocchino ha dichiarato che in caso di elezioni Berlusconi non potrà usare il nome e il simbolo del PdL “perché sono in comproprietà con Fini”.
La cosa interessante, però, è un’altra: Bocchino ha aggiunto che Berlusconi non potrà neanche utilizzare il nome “il vero centrodestra” perché, udite udite, “dal 17 maggio scorso ‘il vero centrodestra’ è stato registrato da noi all’ufficio marchi e brevetti di Roma.
Dal 17 Maggio: da subito dopo la vittoria del PdL e del centrodestra alle amministrative; dal 17 Maggio: mesi e mesi prima della rottura ufficiale col PdL e con Berlusconi e del patetico tentativo di accollarne la responsabilità (“che fai, mi cacci?”) a quest’ultimo.
A questo punto c’è ancora qualcuno, fra gli elettori del centrodestra, che dubita del fatto che la rottura sia stata voluta e progettata a tavolino da Fini, contro ogni buonsenso, contro gli interessi del centrodestra e dei suoi elettori e ancora prima contro gli interessi della governabilità e quindi del Paese?
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1 commento:
questo si era capito. e berlusconi che non accetta la realta'.
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