Non mi spiego come mai, per la prima volta negli ultimi anni, la notizia dell'iscrizione sul registro degli indagati di un politico importante come Gianfranco Fini non è trapelata.
E' stata comunicata solo adesso, quando il caso Montecarlo è stato archiviato.
Ormai era prassi che gli avvisi di garanzia e l'iscrizione nel registro degli indagati riguardante tantissimi altri politici, essenzialmente di centrodestra, finivano immediatamente sulla stampa (vedi l'inchiesta sulla cosiddetta P3, quella su Finmeccanica, oppure la «cricca di Bertolaso&Co» solo per citare i primi che vengono a mente).
Durante le indagini il procuratore in più occasioni ha fatto presente che il ruolo di Fini era assolutamente estraneo all'inchiesta di Montecarlo. E invece era indagato. Proprio come Silvio Berlusconi e il figlio Piersilvio nello stralcio dell'inchiesta sui diritti Mediaset, il cui invito a comparire (che porta la firma dello stesso procuratorfe e quella del suo aggiunto Laviani) è stata sbandierata ai quattro venti.
Come si spiega la fuga di notizie nel secondo caso, e il giusto riserbo nel primo da parte della stessa procura?
Forse perchè Fini non più alleato di Berlusconi? O forse perchè Di Pietro ne avrebbe urlato le dimissioni? O forse perchè in Italia questa è Giustizia.
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1 commento:
C'è ancora da dubitare di certa magistratura che fa solo politica?
Un ordine,non un potere,fuori da ogni controllo,sempre impunito per la serie di cazzate incredibili,che ricatta la politica e vuol dirigere il paese.
Ormai anche il mio gatto lo sa,con buona pace di un presidente di non si sa quale camera,forse quella da letto di Lady Elizabeth Macbeth,è anche lì c'è qualche dubbio...
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