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mercoledì 22 ottobre 2008

Da Mannino a Cosentino: La Storia si ripete

I giudici della seconda sezione della Corte d'Appello di Palermo hanno assolto l'ex ministro democristiano Calogero Mannino e condannato invece il Comune di Palermo (che si costituì parte civile: il sindaco era Leoluca Orlando) a pagare le spese di giudizio. Cioè pagano i cittadini
Mannino doveva rispondere di concorso in associazione mafiosa: era accusato di avere intrecciato rapporti con la mafia, traendo profitto dall'appoggio di alcuni boss.
L'inchiesta fu avviata oltre 14 anni fa, nel febbraio 1994. L'anno successivo Mannino venne arrestato e rimase in carcere per 23 mesi.
Da allora è stato un susseguirsi di processi e sentenze; ben quattro tra primo, secondo grado, Cassazione, e nuovo rinvio alla Corte d'appello; Oltre 300 udienze, 400 testimoni citati, decine di pentiti, da Tommaso Buscetta a Gioacchino Pennino.

Sono trascorsi 14 anni ma i metodi di lotta della sinistra non cambiano:
E' di oggi la notizia che Nicola Cosentino viene invitato a rassegnare le dimissioni da sottosegretario all’Economia, perché di fronte alle accuse di collusione con la camorra avanzate da alcuni pentiti la sua permanenza nell’esecutivo «lede il prestigio del governo e la dignità del Paese». Stessa tecnica che fu usata con Mannino che all'epoca era ministro.
La sollecitazione è stata espressa dal gruppo del PD al Senato che ha presentato al governo una mozione urgente, con il sostegno del capogruppo dell’Udc Gianpiero D’Alia, per invitare il deputato Pdl a lasciare gli uffici di via XX Settembre.
In settimana era stato Veltroni a chiedere le dimissioni del deputato di Casal di Principe. E ieri mattina Nicola Cosentino, tramite il suo avvocato Stefano Montone, ha formalizzato alla Dda di Napoli la richiesta di interrogatorio.
Passeranno altri 14 anni durante i quali i vari Travaglio (Il Monaco Lewinsky del Dio Pietro) continueranno ad utilizzare anche per Cosentino l'appellativo di indagato o inquisito, come hanno sinora fatto per Mannino.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

e la chiamano giustizia!
ciao
M

Anonimo ha detto...

il precedente commento è di Maralai
saluti
M