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giovedì 23 ottobre 2008

Vorrei incontrarti tra 40 anni

Tempo fa il Presidente Napolitano ha riconosciuto di aver sbagliato a giustificare l'invasione di Budapest da parte dei carri armati sovietici.
Ora è la volta del duro e puro, Fausto Bertinotti a recitare il suo mea culpa sulla primavera di Praga: In un convegno a Montecitorio per i 40 anni della battaglia per la liberalizzazione allora avviata da Dubcek e poi repressa da Mosca con i carri armati, l'ex leader di Rifondazione Comunista ha denunciato le responsabilita' di tutta la sinistra. Chiamati in causa soprattutto il Pci e i sessantottini, colpevoli di aver "lasciato soli" i dissidenti cecoslovacchi contro l'oppressione sovietica. "Praga - ha detto Bertinotti - non e' stata aiutata fino in fondo da chi poteva e doveva. La connessione con la primavera avrebbe chiesto una rottura drastica dei rapporti con chi aveva prodotto quell'invasione e quella distruzione".

Certo che se lo avessero capito allora sarebbe stato meglio per tutti.
Ma certi piccoli leader piazzaioli non avrebbero avuto la possibilità di mettersi in evidenza, di crescere, di diventare capi popolo del sindacato, di dedicarsi alla politica, di diventare parlamentari e magari Presidenti della Camera. No? Tanto poi basta pentirsi.
Oggi si usa, va di moda, anche se sei stato terrorista, anzi è un titolo preferenziale; si è in prima pagina sui giornali, si fanno conferenze nelle università, si scrivono libri, si è contesi ed intervistati nei vari talk show televisivi, si può entrare in Parlamento e diventare perfino segretari della Presidenza della Camera. Che vuoi di più?
Certo, impiegano un po' di tempo per capire di aver sbagliato e riconoscere i torti, possono passare anni o decenni. La media, a quanto pare, oscilla intorno ai 40 anni.
Sì, sono lenti a maturare e far funzionare tutte le connessioni neuronali. Però poi arrivano, dopo 40 anni, ma alla fine capiscono.
E la sinistra di oggi? Beh, anche oggi sono messi maluccio e continuano a campare con vecchi cascami ideologici, slogan e cortei. Ma prima o poi capiranno che sbagliano.
Quando? Ovvio, fra 40 anni!
(f.te Giano)

1 commento:

Anonimo ha detto...

"La connessione con la primavera avrebbe chiesto una rottura drastica dei rapporti con chi aveva prodotto quell'invasione e quella distruzione", che scherzi,
questo significava la fine del fiume di rubli dati al pci dall'unione sovietica, non puoi mordere la mano che ti nutre e che ti farà mangiare a sbafo fino al crollo del muro!