Nel decreto legge di modifica della legge Marzano per Alitalia c'è un emendamento il quale prevede, nel caso di amministrazione straordinaria, che i reati come ad esempio la bancarotta fraudolenta, la bancarotta semplice o il ricorso abusivo al credito, siano applicabili solo se la compagnia fallisce o nell’ipotesi di accertata falsità dei documenti. Questa norma fu messa per tutelare il commissario Fantozzi, ma di fatto la norma avrebbe un impatto anche sui casi Cirio e Parmalat, nei quali sono coinvolti anche Callisto Tanzi, Sergio Cragnotti e Cesare Geronzi.
E' una vergona che a pagare siano sempre i "soliti poveri Cristi".
Ora il ministro Giulio Tremonti è stato categorico: «E' un emendamento incompatibile con la linea del governo, qualora dovesse rimanere me ne andrei». E poi aggiunge: «O sparisce o mi dimetto». Poi fonti di governo hanno rassicurato che «L'emendamento sarà eliminato alla Camera».
Questa stupudagginr ha dato spago alle opposizioni:
La capogruppo del Pd al senato Anna Finocchiaro accusa: "Signor ministro, sono molto contenta della sua presa di posizione ma noi ce n’eravamo accorti e non siamo stati ascoltati."
Più duro Francesco Storace, segretario de La Destra: «L’annuncio di Tremonti è positivo, ma occorre sapere di chi è stata la manina».
E' ovvio che Di Pietro ci marcia e, oltre ad accollarsi il merito di avere scoperto il tranello (il che non è vero nda), grida: "Tremonti è stato trovato con le mani ella mermellata".
E' ovvio che l'emendamento sarà cancellato ma...... chi è stato a scriverlo? E' un emerito deficiente e Tremonti sarebbe stato più apprezzato (da me) se avesse detto "O lo cacciamo a calci o mi dimetto".
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