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sabato 18 ottobre 2008

Domande in cerca di risposte

Con il regolamento 856/84 fu introdotto nel Diritto Comunitario Europeo un limite ad ogni Stato europeo nella produzione del latte. Questo limite fu chiamato "quota latte". Nella versione sviluppata dalla Comunità europea, la quota latte è "una sorta di autorizzazione amministrativa a commercializzare il latte senza pagare tributo"; un allevatore può infatti produrre e commercializzare latte anche oltre la propria quota, salvo avere la consapevolezza di incorrere, così facendo, nel pagamento di un tributo molto elevato, tanto da rendere fortemente anti-economica tale produzione e relativa commercializzazione.
Da allora l'Italia, ogni anno, paga un tributo salatissimo. Quest'anno è di 160 milioni di euro.
Io mi sono sempre chiesto: "Che fine fa tutto questo latte che l'Italia produce "in più" rispetto a quanto stabilito in Europa?". Ma non ho mai trovato una risposta seria.
Se fossero veri "eccessi" tutti quelli prodotti in Italia dal 1984 ad oggi dovremmo avere dei laghi di latte, ma non li abbiamo.
Se fossero veri "eccessi", a fronte degli appelli delle varie organizzazioni internazionali che denunciano la tragedia della fame e della povertà che affligge centinaia di milioni di persone, le eccedenze di produzione latte si utilizzerebbero per dare un piccolo aiuto regalandolo ai poveri d'Italia che sarebbero felici di avere almeno il latte.
Se fossero veri "eccessi", l'ultima cosa che ci si aspetta è che poi si acquisti latte di altra provenienza. Giusto? Invece no, sbagliato. Ecco la notizia: "Cina: sequestro 10 ql latte a Napoli". Incredibile, vero? Non solo importiamo latte, ma importiamo quello cinese contaminato.
Qualcuno mi aiuti a capire.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la considerazione che fai è ottima, nicola.Le quote latte imposteci dall'Europa da un lato, l'invasione incontrollata e pericolosissima del latte cinese dall'altro.Questa Europa va ripensata e riformata in maniera radicale.Troppo lontana dal *sentire* dei cittadini.Sto già pensando di non andare a votare proprio alle elezioni europee dell'anno prossimo.Che cosa ha fatto l'Europa in questi anni per il cittadino europeo? E poi tutta questa demagogia sul razzismo italiano nei confronti degli extracomunitari (senza che l'Europa abbia elaborato una teoria comune sul tema)del debito pubblico italiano ed in queste ore la polemica strumentale sull'inquinamento.
un carissimo saluto, clem

Anonimo ha detto...

Ciao Clem,
io penso che dobbiamo andare a votare e non disperdere i voti.
Per questo motivo si vuole introdurre lo sbarramento al 5%.
Per avere un grupppo che conti qualcosa e non una serie di scalmanati buoni solo a portare in Europa i panni sporchi italiani e sputtanarci.
Per quanto riguarda il razzismo, hai ragione. E' solo demagogia, tanto cieca che NESSUNO (nemmeno dei nostri) non si presenta mai nei talkshow con i dati UFFICIALI EUROPEI sulla integrazione degli immigrati in Europa.
Questo è il link: http://www.integrationindex.eu/topics/2592.html
Se hai difficoltà ad aprire le mappe, ti posso costruire una tabella.
In sintesi i temi valorizzati sono:
Accesso al mercato del lavoro
Riunioni delle famiglie
Anti-discriminazione
Residenza
Participazione politica
Accesso alla nazionalità

Ti sorprenderai nello scoprire che UFFICIALMENTE sia al di sopra della media europea.