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domenica 14 febbraio 2010

Meditate

I dati del Rapporto Oasi 2009, studio sullo stato di salute della Sanità italiana , evidenziano ancora una volta l’enorme eterogeneità dei Sistemi Regionali Italiani.
Il dato che più balza all’attenzione degli addetti ai lavori è che oltre il 68% dell’intero debito sanitario nazionale del 2008 è incredibilmente costituito dal disavanzo accumulato da sole due regioni: Lazio e Campania.
Il debito sanitario laziale 2001-2008 ha raggiunto la cifra-record di 11 miliardi di euro, mentre il disavanzo 2001-2008 nella regione Camania ammonta “soltanto” alla paurosa cifra di 7 miliardi di euro.
Accanto a questi due esempi di cronica inefficienza vanno registrate altre realtà fortemente negative, come quelle della Puglia, dell’Abruzzo, della Calabria, della Sicilia , della Sardegna e della Liguria ( Regione che però ha fortemente limitato le perdite nell’ultimo quadriennio).

A fare da contraltare a tali incresciosi dati vanno registrate anche situazioni di pareggio di bilancio ( o addirittura di avanzo ) in altre Regioni.
Nel 2008, infatti, ben dieci sistemi sanitari regionali sono riusciti a chiudere il bilancio annuale in pareggio o in attivo: si tratta di Toscana, Emilia Romagna, Lombardia , Veneto , Province Autonome di Trento e Bolzano , Umbria, Marche, Piemonte , Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia.

Come possono essere spiegati questi dati così eterogenei e contrastanti? Va preliminarmente detto che gran parte della spesa sanitaria delle regioni “in rosso” è costituita da “Costi per prestazioni affidate all’esterno”, vale a dire spesa per la “Farmaceutica convenzionata”.

Meditate, gente.

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