Una vita "distrutta".
Parlo di Gaetano Caltagirone, che è morto a ottantanni, ma la sua vita si è spenta alla fine degli anni settanta per mano di un pm di cui oggi non si ricorda neppure il nome.
Gaetano era un imprenditore di successo che, a soli 48 anni, nel 1977, fu nominato Cavaliere del lavoro insieme ad Agnelli ed a Pirelli.
Poi però venne coinvolto in un'inchiesta giudiziaria, lo scandalo Italcasse, e l'8 febbraio del 1980 nei suoi confronti venne emesso un mandato di cattura, a cui seguirà la revoca della onorificenza, il fallimento dell'azienda ed il ritiro a vita privata.
Seguirono diversi anni di logoranti procedimenti e nel 1988 fu assolto da ogni accusa. Solo nel luglio scorso, dopo 28 anni, gli è giunta, la restituzione del Cavalierato del lavoro.
Una vita distrutta.
Tutta l'accusa poggiava su una leggenda delle cronache della Prima Repubblica che riportavano la seguente battuta, ''a Fra', che te serve?'', con cui si narra che l'imprenditore rispondesse alle telefonate di Franco Evangelisti, capofila della corrente Dc che faceva capo a Giulio Andreotti.
La vita di Caltagirone, innocente, fu irrimediabilmente distrutta.
Lo stesso si sta facendo oggi con Bertolaso e, a questo pm che oggi dice di stare solo svolgendo il suo lavoro, vorrei ricordare che il suo lavoro consiste nell'indagare e nel tenere segretate le risultanze delle sue inchieste. Se invece tutto si legge sui giornali, significa che lui sta facendo male il suo lavoro di pm, e benissimo il suo lavoro di cecchino.
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2 commenti:
Beh parlare di Caltagirone come un uomo "rovinato" mi sembra abbastanza azzardato...
x Alessandro
questo Gaetano Caltagirone è solo omonimo del suocero onnipotente di Casini.
Questo Gaetano qui fu costretto ad esiliare in Francia, dove è morto.
A 50 anni è stato arrestato, l'azienda è fallita, e lui era innocente.
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