Veltroni stava sbagliando con Alitalia e, per mettere i bastoni tra le ruote al governo, stava danneggiando l'Italia e gli italiani, finchè non si è accorto che l'opinione pubblica lo stava denigrando ed additando ed allora ha cambiato tattica.
Ma, come si dice dalle mie parti, a lavare la testa all'asino si spreca l'acqua ed il sapone, ed ora Veltroni sta facendo lo stesso errore con l'argomento Scuola. Anzi, la scuola è stata scelta come il terreno privilegiato per la battaglia politica contro il governo, demonizzando le iniziative del ministro e della maggioranza, terrorizzando le famiglie con false notizie (tempo pieno abolito, insegnamenti tagliati, insegnanti di sostegno licenziati, attacco alla scuola statale, ecc.), e strumentalizzando i bambini.
Veltroni e i suoi sembrano non capire che la scuola è come l'Alitalia, un carrozzone destinato al fallimento se non si interviene subito e a fondo. I provvedimenti presi finora - educazione civica, voto in condotta, pagelle con i voti, maestro unico,riorganizzazione dell'impiego dei docenti nelle scuole elementari, potenziamento del tempo pieno e mantenimento degli insegnati di sostegno e blocco della progressione della spesa vanno nella direzione di creare nel giro di pochi anni le condizioni per una scuola migliore, più capace di istruire ma anche di educare, con insegnanti riconosciuti nel loro ruolo sociale e meglio pagati. Sono provvedimenti facili da comprendere, apprezzati dai cittadini, che mettono la sinistra davanti a un bivio. Oggi l’alternativa è:
- collaborare in una riforma non più rinviabile oppure
- continuare a lasciare le cose come stanno e giungere alla bancarotta economica, formativa ma soprattutto educativa.
Veltroni ha scelto la seconda via contraddicendo le sue promesse elettorali di mutua cooperazione per fare insieme le riforme.
Anche qui i motivi del cambiamento sono due:
- La promessa elettorale valeva solo in caso di vittoria del csx, oppure
- Veltroni si sta accorgendo che Di Pietro, con il suo antiberlusconismo a tutto tondo, sta aumentando le simpatie ed i consensi, ed allora si butta nello stesso campo.
Indipendentemente da tutte queste considerazioni, i fatti (non le chiacchiere) di Alitalia, come l'euforia dei dipendenti per il mancato accordo, e quelli della scuola, dove nessuno verifica che quanto paventano i sinistri non è scritto nel decreto, mi fa concludere che i "coglioni" esistono davvero. Non ci volevo credere.
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2 commenti:
Sono berlusconiano, sono a favore di questo governo, ma non APRIORISTICAMENTE E IRRAGIONEVOLMENTE berlusconiano e filo-governativo.Altrimenti perchè oserei definirmi *liberale*? E allora raccolgo volentieri il tuo, invito, Nicola,L'invito che hai posto come *portale* del tuo blog,e cercherò, nel mio piccolo, di ragionare *liberale* come chiedi tu.E per farlo meglio credo sia giusto linkarti (oltre al fatto di aver letto proprio un bel)
Ciao, clem
Clem, sarai sempre il benvenuto. Qualsiaisi sia il tuo commento, se no che "liberale" sarei?
a rileggerci,
Ciao Nicola
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