“Ora siamo pronti a trattare” dice Guglielmo Epifani al Corriere della Sera (22 settembre).
Dopo il primo e il secondo tempo, i supplementari, i rigori, il tiro della monetina, ora Epifani scende in campo. Non solo, ma pretende di scegliere anche con chi parlare e con chi non parlare. Dice che si siede se a mediare è Fantozzi. Di norma la mediazione la fa il governo, ma lui ne sceglie uno che non rappresenta il governo.
E' come se, ad un rinnovo del contratto il presidente di confindustria dicesse che a rappresentare la CGIL non vuole Epifani, nè nessun altro della CGIL, ma sceglie lui il personaggio, tipo Follini, altrimenti non si siede al tavolo.
Povera Italia. chissà cosa direbbero i vari Lama, Trentin, ....... che facevano veramente "lotta di classe"
Per cortesia chiamate un'ambulanza
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