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martedì 30 settembre 2008

Professionisti della guerriglia e assessori per un giorno

I cittadini di Chiaiano e Marano che difendono il loro territorio hanno diritto a tutte le informazioni e, con i loro tecnici, a tutti i controlli necessari. E Bertolaso è tenuto a fornirli nel modo più ampio ed attendibile.
Ma la violenza riesplosa in questi giorni, una violenza programmata, preordinata ed attuata in forma di guerriglia vera e propria, fa capire che ci sono forze oscure che soffiano sul fuoco per ideologia e loschi interessi. Non a caso nella protesta sventolano bandiere "No Global" "No al Molin" "No Tav" "La Rete". E male fa il sindaco di Marano a confondersi con i professionisti della guerriglia e con i guaglioni dei clan.
Dinanzi a ciò il Comune, la Provincia, la Regione, sono assenti, sono ignominiosamente fuggiti per rintanarsi nei palazzi di un potere che garantisce una loro inutile, dannosa, perniciosa, sopravivenza. Nascosti, assenti, nulle e incapaci anche di vergognarsi sperano che lo Stato provveda con l’esercito. Siamo in una guerra nella quale loro hanno già disertato.
Il ministro Prestigiacomo ammonisce: «Pochi facinorosi creano un clima di tensione », mentre Nicola Dell’Acqua, dirigente dell’Ufficio del sottosegretario Bertolaso, ha accompagnato i giornalisti e le istituzioni nella cava presidiata per esporre lo stato dei lavori.
Dal canto suo, il sindaco di Marano, Salvatore Perrotta, ha nominato assessori “per un giorno” due tecnici (Ortolani e de Medici) in modo di consentire loro l’ispezione della cava.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come dico da anni il problema principale non è nei palazzi romani ma in periferia. Gli amministratori locali possono influenzare la politica con il loro comportamento. Anche nel mio comune abbiamo un gruppuscolo di sfaticati che hanno fondato un centro sociale il cui obbiettivo è occupare immobili. Da una sede di quartiere a una scuola (e il comune ha pagato luce, acqua, fogne ecc) ed ora ad una fabbrica da poco chiusa. I proprietari hanno denunciato l'occupazione ma per ora nè le forse dell'ordine nè la giunta (di centrosinistra, ovviamente) ha preso posizione se non a chiacchiere. Rispetto delle regole: ZERO. E' una Chiaiano in piccolo. Ah, sabato scorso è stata concessa dalle 15,30 la piazza principale, dove ha sede il comune, per una serie di concerti di musica (?) alternativa. Risultato: 9 ore di rumore assordante, giovani impasticcati e ubriachi, gente "normale" e turisti in fuga verso vie più tranquille. Unico ad applaudire alla "manifestazione" l'assessore di Rifondazione!
Claudio

Anonimo ha detto...

X Claudio, questo è il concetto di democrazia: io occupo tutto quello che posso e che non posso e, se a qualcuno non sta bene, è libero di andarsene altrove.
ciao