Impronte ai bimbi rom l' allarme dell' Europa
Repubblica — 28 giugno 2008 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA
ROMA - L' Unione europea è allarmata dalla decisione del ministro dell' Interno Roberto Maroni di schedare i bimbi rom. La presa di poisizione più pesante è stata quella del Consiglio d' Europa che ha sonoramente bocciato l' iniziativa. Ma la preoccupazione sembra condivisa dall' Europarlamento intenzionato a discutere il caso in una seduta straordinaria. Veltroni attacca, ma anche nel Pdl c' è chi prende le distanze dall' iniziativa. «Il fine non giustifica i mezzi, è una discriminazione inaccettabile. Dobbiamo trovare altri modi per togliere i bimbi rom dalle strade», ha detto il governatore del Veneto Giancarlo Galan.
Rom, l' Europa boccia l' Italia
Repubblica — 11 luglio 2008 pagina 1 sezione: PRIMA PAGINA
BRUXELLES - «È un atto di discriminazione diretta fondata sulla razza e l' origine etnica». Con questa argomentazione il Parlamento europeo ha bocciato la decisione italiana di rilevare le impronte ai rom. Il ministro dell' Interno Roberto Maroni: «Vado avanti, perché è una battaglia di civiltà».
Le misure sui Rom non sono discriminatorie, impronte incluse
La sinistra ha fatto il solito autogol: nella mattinata di giovedì, Michele Cercone, portavoce di Jacques Barrot, Commissario alla giustizia alla libertà e alla sicurezza dell'Unione Europea, ha comunicato alla stampa la piena condivisione delle norme emesse dal governo Berlusconi sui Rom sono perfettamente in linea con l'Europa: ''L'attenta analisi del documento ha consentito di constatare che né le ordinanze né le linee direttrici né le condizioni di esecuzione delle misure prese autorizzano la raccolta di dati relativi all'origine etnica o alla religione delle persone censite. Anche la raccolta delle impronte digitali viene fatta solo al fine di identificare persone che non è possibile identificare in altro modo. Un sistema valido in particolare per i minori nei confronti dei quali questi rilievi vengono effettuati solo nei casi strettamente necessari e come ultima possibilità di identificazione".
Dunque, gli allarmi, i pericoli Auschwitz e tutto quel monte di cretinate che per mesi ha occupato le prime pagine dei giornali italiani erano semplicemente balle, invenzioni, fuffa. Peggio, erano volutamente balle, invenzioni, fuffa, perché distorcevano la realtà delle misure prese, offrivano all'opinione pubblica informazioni false e distorte.
Una buona lezione, purtroppo senza esito. La sinistra italiana ormai è questo: accuse false all'avversario, demonizzazione, nessuna o poche proposte.
Sono proprio curioso di vedere quali tipi di ventose utilizzerà Repubblica per arrampicarsi sui vetri. Il mio parere su questa UE non cambia: sono una massa di parassiti totalmente inutili, che mangiano (abbondantemente) alle nostre spalle.Ma siccome sono sempre stati glorificati dalla sinistra, adesso voglio proprio vedere cosa dirà Repubblica.
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