Tratto da Maralai.
"Il candidato repubblicano alla Casa Bianca John McCain è in testa di quattro punti (50%) rispetto al suo rivale democratico Barack Obama (46%), secondo un sondaggio Usa Today/Gallup diffuso ieri, mentre secondo il sito www.realclearpolitics.com, la media dei sondaggi nell'ultimo periodo (dal 29 agosto al 7 settembre) assegna a McCain un vantaggio di un punto (46,7% rispetto al 45,7% di Obama). E' il risultato più importante ottenuto da McCain da gennaio ad oggi. Secondo il sondaggio, McCain ha ricevuto una significativa spinta verso l'alto dall'ultima convention repubblicana e dalla scelta come sua vice presidente del governatore dell'Alaska Sarah Palin".
Maralai osserva che a "ben" guardare il calo nei sondaggi di Barak Obama non ha avuto inizio con la scelta a vice presidente della (bella) governatrice Sarah Palin, ma con la visita di Veltroni in America al leader democratico, e a tutta l'enfasi e la spropositata fibrillazione manifestata dalla sinistra italiana e ai mezzi di informazione a senso unico, che aveva già incoronato presidente il giovane di colore. Veltroni aveva parlato del Pd italiano e portato all'America i saluti della sinistra italiana ma che, come ci dicono i sondaggi, molti americani hanno "toccato ferro" e "abbracciato" di corsa John McCain.
Io aggiungo soltanto che adesso Obama deve solo sperare in una telefonata di Berlusconi a McCain.
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