Gli agenti, in servizio di scorta ai convogli in arrivo e partenza alla stazione di Genova , li hanno intercettati mentre amoreggiavano in un sottopasso (lei un’italiana di 28 anni, abitante in provincia di Savona, lui un polacco 24enne senza fissa dimora in Italia).
Sono stati invitati a sistemarsi, lui i pantaloni, lei la gonna, e sono stati scortati al comando, identificati e denunciati per atti osceni. La donna è stata denunciata anche per non aver osservato un provvedimento della Procura della Repubblica di Savona, che le impedisce di lasciare il paese, nell’entroterra savonese, nel quale risiede.
Usciti dagli uffici della Polizia Ferroviaria i due, come se nulla fosse successo, si sono nuovamente concessi delle effusioni, e gli agenti li hanno dovuti interrompere per la seconda volta. In questa circostanza, però, hanno rimediato anche un deferimento a piede libero per minaccia e resistenza a pubblico ufficiale, per aver cercato di aggredire i poliziotti intervenuti a bloccare le loro performance.
Io non capisco di legge, ma se questi non fanno neppure una notte in gattabuia, perchè mai non dodrebbero farlo anche una terza volta e perchè la donna non dovrebbe nuovamente allontanarsi da Savona e continuare a beffeggiare le forze dell'ordine?
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