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domenica 27 aprile 2008

Alitalia

* 5 miliardi gia' spesi dalla Stato, cioe' da noi;
* altri 300 milioni stanziati per dare ossigeno e sopravvivere per un paio di mesi, sempre a carico dei contribuenti;
* una compagnia aerea che perde quando vola;
* che si dice italiana ma italiana non e' perche lo Stato possiede il 49,9% delle azioni, il che significa che la maggioranza delle azioni e' in mano non pubbliche;
* terreno di caccia di partiti e sindacati;
* servizi scadenti;
* personale burocratizzato.
Mi chiedo perche' mai non si segue l'esempio di Swissair e si portano i libri contabili in tribunale, azzerando il tutto e ricominciando daccapo.
Tra l'altro il fallimento di Swissair ha portato ad un procedimento giudiziario a carico di 19 ex-dirigenti della compagnia, fra questi anche gli ultimi tre presidenti del gruppo, due responsabili delle finanze e i membri del consiglio d'amministrazione dell'epoca.
E in Italia?
Dovevamo regalarla alla Francia. E adesso dobbiamo fare una cordata, ma quasta cordata non è la solita corda al collo degli italiani?
Speriamo di no.
Io avevo creduto nella cessione alla Francia, che sarebbe stato il primo passo per far gestire le nostre aziende pubbliche a chi lo sa fare meglio di noi; Sarebbe stato un grande gesto di umiltà. E poi sarebbe venuto il tempo di passare la scuola alla Germania, l'inps all'Inghilterra ed il governo ad uno stato islamico.

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