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martedì 29 aprile 2008

Dalle parole ai fatti


L'esito del ballottaggio romano registra la vittoria, considerevole anche da un punto di vista numerico, di Gianni Alemanno nella corsa al Campidoglio.
Gli elettori pare abbiano smesso di votare per mera fede politica o per pura abitudine ed iniziano a considerare le circostanze concrete, scegliendo in base alle situazioni reali e valutando il voto alla luce delle possibili prospettive. In buona sostanza, sembra che molti abbiano di deciso di abbandonare la tecnica del cosiddetto voto a scatola chiusa.
A Roma come in tutta Italia, infatti, il Popolo della Libertà ha ottenuto la maggioranza dei consensi perché ha saputo dimostrarsi, a livello programmatico, più sensibile verso le aspettative della gente.
Che Roma vivesse un periodo di incuria e degrado è un fatto tristemente noto da alcuni anni. La città risulta particolarmente inquinata e soffocata dal traffico, la sporcizia impera nelle periferie e il senso di sicurezza pare svanito da tempo, anche se Veltroni ha sempre cercato di vendere l'immagine di una Roma da bere, allegrotta e spumeggiante tra notti bianche estive e festival del cinema. I romani, in occasione di queste elezioni, hanno potuto redigere un accurato bilancio di quasi vent'anni di amministrazione del centro-sinistra: la giunta Carraro, le due giunte Rutelli e le due giunte Veltroni che si succedettero dal 1989 ad oggi ed hanno voluto voltare pagina, concludere l'esperienza comunale del centro-sinistra, e dare fiducia ad una squadra politica diversa che dovrà, passando dalle parole ai fatti, assumere le iniziative necessarie a fronteggiare i problemi che la capitale lamenta da troppo tempo.

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