Alla vigilia delle ultime elezioni, il caro amico Ernani mi inoltrò un elaborato di studenti di economia che praticamente si può sintetizzare in: L'Unione risana la situazione economica che Berlusconi invece ha sempre portato al disastro.
Non posso fare a meno di evidenziare che adesso L'Europa ha comunicato l'esito delle sue analisi e, “contrariamente a quel che si è sempre detto, l’Italia non è uscita dai parametri di Maastricht (3 per cento di rapporto deficit/pil) nel 2005 (con Berlusconi) bensì nel 2001, ossia nell’ultimo anno in “carico” al vecchio governo di centrosinistra“.
“L’Europa se n’è accorta solo alcuni anni dopo perché le revisioni contabili sono lente e ci sono voluti diversi anni per scoprire che il deficit del 2001 non era dell’1 per cento (come sostenuto dal centrosinistra) bensì del 3,1“.
“Nel frattempo il governo Berlusconi aveva riportato il deficit al di sotto del 3 per cento nel 2002".
Poveri ragazzi, avevano dedicato tanto spazio del loro elaborato a dipingere Prodi come il "Salvatore" e Berlusconi come lo "scialacquatore". E adesso chi glielo dice che era tutta una burla?
Intanto un'altra menzogna sta per essere scoperta: “L'Istat certificò che il centrodestra aveva lasciato il deficit del 2006 al 4,4 per cento, ma, sempre L'Istat sta evidenziando che dentro quel 4,4 ci sono due decisioni contabili arbitrarie (sentenza Iva e accollo del debito delle Ferrovie), senza le quali il deficit del 2006 (anno berlusconiano) sarebbe risultato pari al 2,5 per cento, al netto del decreto Visco-Bersani”.
“L’Istat ha già certificato l’erroneità della prima decisione e ridotto il deficit del 2006 dal 4,4 per cento al 3,4".
“Anche in questo caso dovremmo dunque concludere che è l’ultima Finanziaria di Giulio Tremonti ad averci fatti rientrare nei parametri di Maastricht, e che in questi due ultimi anni non c’è stato alcun risanamento dei conti pubblici: il deficit era al 2,5 per cento nel 2006 (anno berlusconiano), è sceso all’1,9 nel 2007, ma, secondo le ultime stime, tornerà in prossimità del 2,5 per cento nel 2008“.
In conclusione “Il deficit strutturale lasciato da Berlusconi - al netto di una tantum e del rimborso Iva per le auto aziendali, di competenza dell’esercizio 2006 -, era pari al 2,4% (nel rapporto deficit/Pil)”.
“Adesso, invece, il Fondo Monetario Internazionale, stima che il Partito democratico e la Sinistra l’Arcobaleno ci lascino un deficit pari al 2,5% (in rapporto al Pil). Insomma, con loro il deficit è rimastop costante, se non aumentato dello 0,1%”.
Caro Ernani: dove sta il risanamento?
Tutto ciò per dire cosa?
Solo per confermare che il centrosinistra - spalleggiato dalla Stampa di Regime - ha raccontato una quantità industriale di menzogne agli italiani! E tutto ciò, evidentemente: è di una immoralità senza eguali!
Ma ci sono stati comunque tanti creduloni.
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