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domenica 13 settembre 2009

Obama: "Vattene in Russia"

Quanto si deve soffrire per cambiare qualcosa.

In USA ci sono 47 milioni di americani che non hanno coperura sanitaria. Il programma elettorale di Obama aveva come principale obiettivo quello di dare copertura sanitaria a tutti i cittadini. Cosa buona e giusta.
Il problema è che gli americani che hanno già la copertura sono molti di più e non vogliono che le cose cambino, specialmente se l'estensione devesse avvenire a loro spese.
E allora circa 100.000 persone (i giornali americani sono più seri di quelli italiani, non si inventano le milionate di persone) si sonbo inventati la prima rivolta conservatrice contro la riforma della sanità.
Senza rompere alcuna vetrina, senza incendiare nessuna macchina e senza cercare la guerriglia con i polizziotti. Sono stati solo agitati cartelli in cui il presidente veniva paragonato a Hitler, Che Guevara, Mao Tzetung e così via, con lo slogan ripetuto come un tormentone “Vattene in Russia!”.
Il problema più serio per Obama è che può essere portato in tribunale. L’accusa forse più pericolosa è che Obama stia violano la Costituzione.
Il presidente ha nominato infatti ben 32 "persone"(da quello che si interessa del ramo auto a quello per la riforma delle borse). Queste "persone” non devono passare all’esame del Congresso, né devono rispondergli. Queste figure sono nettamente in contrasto con la Carta Costituzionale.

PS. Il nostro Presidente Napolitano perchè non telefona ad Obama e gli ricorda di rispettare il Parlamento (che in USA si chiama Congresso)? Lo spieghi a lui che "non c'è altro luogo in cui si incarni il principio della rappresentanza".
Noi in Italia lo sappiamo, come lo sapeva Prodi con i suoi decreti-legge (e Napolitano era presidente).
E meno male che aveva chiarito di essere il presidente di tutti gli italiani.
http://www.corriere.it/politica/09_settembre_12/napolitano_ruolo_parlamento_14e9ddbe-9f86-11de-962b-00144f02aabc.shtml

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