Inizia un nuovo anno scolastico.
Tra novità introdotte, riforme annunciate e proteste organizzate o “spontanee” sembra a volte passare in secondo piano la riflessione sul significato e sul metodo dell’educazione.
Brava la Gelmini che è riuscita a riportare ciò che conta al centro del dibattito: l'istruzione, gli studenti, la capacità degli insegnanti.
Fino ad ieri era solo inquadrato come un serbatoio di precari. Per il bene di chi?
Brava la Gelmini, che è stata obbligata a fare tutto da sola, contro l'ostinata ottusità del sindacato e dell'opposizione che, unite dalla stessa ragione, non hanno voluto contribuire a questo cambiamento.
Qual è questa ragione? Mantenere il potere nel proprio orticello, a discapito dell'istruzione, degli studenti, delle insegnanti capaci.
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