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domenica 6 settembre 2009

Nel regno di vendola 2

In Procura proseguo­no gli interrogatori di indagati e persone informate dei fatti e mercoledì scorso la pm antima­fia Digeronimo è andata a Mila­no per un interrogatorio top se­cret. La scottante inchiesta del­la Procura antimafia che al mo­mento conta quindici indagati vengono ipotizzati i reati di as­sociazione per delinquere fina­lizzata alla corruzione, concus­sione, falso, truffa, abuso d’uffi­cio e voto di scambio con l’ag­gravante, per alcuni indagati, di aver favorito il potente clan mafioso barese degli Strisciu­glio.
Sto parlando della Regione Puglia. Il fascicolo d’inchiesta che racchiude più filoni d’indagine punta ora a varcare i confi­ni regionali ed emerge che il terremoto giudiziario ora punta diritto a Roma.
In pratica la pm Desirè Digeronimo sta verificando degli elementi che puntano ora ai politici nazionali di centrosinistra che, attraver­so esponenti pugliesi dello stesso colore avrebbero benefi­ciato di generose somme di de­naro.
In pratica ci sarebbe stata una triangolazione di consistenti flussi di denaro tra imprenditori, politici locali e nazionali. Con il tramite - se­condo la Procura - dell’ex asses­sore alla sanità Alberto Tede­sco, ora senatore del Pd. Gli oc­chi sono puntati su cinque par­titi: Pd, Prc, sui Socialisti Auto­nomisti di Tedesco sul partito del governatore Vendola, Sini­stra e Libertà, e sulla Lista Emi­liano del sindaco di Bari Miche­le Emiliano. Soldi in cambio di appalti.

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