Tra i consulenti dell'ente guidato da Antonio Bassolino ci sono anche un esperto di olio di oliva e un assaggiatore di formaggi e miele. Non manca, inoltre, un esperto di difesa personale, uno di cucito e più componenti di una commissione sulla danza. L'ammontare complessivo delle consulenze è di 30 milioni, riferiti alle diverse articolazioni degli assessorati, i beneficiari sono circa 700. Il consulente campano più remunerato ottiene 270 mila euro, quello più povero deve accontentarsi di 93.
Costa 15 mila euro "l'individuazione di metodiche per test di algoritmi di controllo integrato con sistemi informativi", 4 mila euro, invece, la schedatura di vocabolari tedeschi. Mentre tra le attività richieste c'è anche, con viva sorpresa di chi legge, un "supporto agli organi di direzione politica".
Troppe? Necessarie? Costose? Utili? Alla Regione Campania giurano sulle virtù ineliminabili di assaggiatori, pedagogisti e cucitori.
Come Sindaco di Napoli è stato quasi un esempio per tanti amministratori in Italia. Come governatore ha toccato il fondo, perchè, pur di governare, ha lasciato che tutti, ma proprio tutti partecipassero alla distribuzione di prebende sotto forma di incarichi per lo meno strani. Pur di governare ha accettato e si è piegato a qualsiasi ricatto clientelare di tutte le componenti politiche. Che delusione.
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