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mercoledì 9 settembre 2009

La causa sbagliata

Toh, il fustigatore Di Pietro è sotto inchiesta.
Niente di grave, solo una questione di volgari rimborsi elettorali, denari, pecunia, grana, soldi, spiccioli, qualche milionata di euro. Quisquilie!
Però la Corte dei Conti ha deciso di vederci chiaro.
Storia vecchia, ma stranamente nessuno ne parla.
Troppo occupati a stare dietro alle escort, a lanciare allarmi sul pericolo di un nuovo fascismo, sul regime, sulla libertà di stampa. E poi, siamo sinceri, non è così importante, mica riguarda Berlusconi. Infatti, non ne parla il Corriere, né Repubblica e nemmeno, pensate, il TG1.
Strano che Repubblica non lanci una protesta, insieme ai corifei di sinistra, perché il TG1 non parla dell'inchiesta su Di Pietro. Eppure la questione è interessante, davvero molto interessante, per capire il perché qualcuno decide di dedicarsi alla politica e di fare il tribuno della plebe.
Anche perché quei milioni di euro di rimborsi elettorali li paghiamo noi cittadini.
Ora, se veramente finiscono nelle casse di un partito e servono a recuperare le spese elettorali, ancora ancora, con tutte le riserve del caso, si potrebbe capire. Ma se quei milioni finiscono nelle tasche personali di un politicante, beh, allora il discorso è un altro. Tutti i particolari in cronaca: "Rimborsi elettorali all'IDV: Di Pietro sotto inchiesta".
Giano
Adesso io chiedo, se qualcuno (tutti i sinistri) sostiene che Feltri abbia pubblicato alcune cosine private di Boffo per opera di Berlusconi per vendicarsi degli articoli apparsi sull'Avvenire, se qualcuno sostiene che sempre Feltri abbia pubblicato alcune cosine private di Mauro per opera di Berlusconi per vendicarsi degli articoli apparsi su Repubblica, perchè nessuno osa pensare che anche la magistratura stia operando per mano di Berlusconi per vendicarsi delle infamie che dice Di Pietro?
Risposta: perchè Feltri è al servizio di quella causa sbagliata mentre la magistratura è al servizio della causa giusta.

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