martedì 10 febbraio 2009
La Storia.
Povero Napolitano, costretto "per protocollo" a commemorare le foibe, dice che non si possono cancellare le sofferenze di tanti italiani innocenti che furono infoibati tra il 1943 e il 1945 dal regime comunista di Tito. Ma subito ridimensiona e chiarisce che la Storia la fa chi vince: "non ha a nulla a che vedere col revisionismo storico, col revanscismo e col nazionalismo".
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2 commenti:
Anche in Ungheria la storia la fecero chi vinse (i carrarmati dell'URSS al cui intervento Napolitano plaudì)
ciao,clem
Povero Napolitano, lui comunista DOC ha fatto un grosso sforzo per parlare di foibe, dopo che per 60 anni i comunisti avevano fatto di tutto per evitarne qualsiasi riferimento. Però non ce l'ha fatta e ha dovuto comunque parlare di fascismo, dittatura ecc. quasi come scusante ai crimini di Tito.
Claudio
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